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Sommario 26 aprile 2006

La fusione tra la spagnola Abertis e l’italiana Autostrade allarma molti politici nostrani, timorosi di perdere un altro campione nazionale. Ma invece di preoccuparsi dei “campioni” nazionali o europei che siano, bisogna tutelare il mercato, e regolare in modo stringente il settore, sia quando gli operatori sono nazionali che quando sono multinazionali. Intanto, Anas decide sul rinnovo di due concessioni autostradali senza ricorrere a una trasparente procedura di gara. E Il Comune di Bologna si accinge ad introdurre il “ticket” di ingresso nel centro storico, che, anziché regolare efficacemente il traffico, sembra un regalo a chi ci vive. E non si tratta di ceti popolari.

Molte preoccupazioni dall’estero sui nostri conti pubblici. Non rischiamo di uscire dall’euro, ma ci vuole un governo subito per far risalire l’avanzo primario. Qualche innovazione istituzionale (spacchettamento del Ministero dell’Economia, indipendenza dell’Istat, rafforzamento del servizio bilancio del Parlamento) può servire mentre non c’è bisogno di una commissione anche con nomi altisonanti.

Rifacciamo due conti sul voto. Non sono aumentati i votanti. Solo i voti validi.

Sommario 20 Aprile 2006

Non è per niente preoccupante il fatto che il paese sia spaccato in due. Avviene in tutti i sistemi bipolari. Il problema è che la legge elettorale ci ha consegnato una maggioranza che non ha i numeri per governare con tranquillità in una delle due Camere. Bisogna tornare al maggioritario. La finanza pubblica non permette al nuovo governo di sterilizzare con tagli fiscali gli effetti del caro-petrolio. In ogni caso è meglio liberalizzare il settore e procedere a un riodino organico della tassazione dell’energia.

L’agenda del nuovo governo sarà dominata dalla necessità di emendare i non pochi difetti della legge di tutela del risparmio e di recepire la controversa direttiva europea in materia di offerte pubbliche di acquisto. Tra i temi che dovranno essere affrontati: l’importanza del microcredito in un mondo che tende sempre più ad essere dominato dai grandi conglomerati finanziari, le perplessità sollevate dalle recenti norme anti-scalata che i difensori ad ogni costo dei privilegi nazionali vorrebbero mantenere o addirittura rafforzare. In ogni campo, ma soprattutto in quello finanziario, l’autodisciplina è tanto importante quanto le norme imperative. E’ una partita che si gioca sul nuovo codice di autodisciplina delle società quotate, su come la corporate governance delle banche può tutelare i risparmiatori da conflitti di interesse sempre più ampi e pervasivi e sul comportamento delle associazioni di categoria di fronte alle violazioni di loro associati.

Andrea Montanino commenta “Dopo il voto” di Tito Boeri, proponendo al governo di rinegoziare il Programma di stabilità.

Sommario 13 Aprile 2006

Una volta di più, chi ha cambiato le regole elettorali all’ultimo momento ha perso le elezioni.  Prendendo gli stessi voti, con le vecchie regole, avrebbe vinto.  Nonostante questa nuova legge elettorale che promuove l’ingovernabilità e impedisce ai cittadini di selezionare la classe politica, abbiamo un vincitore. Avrà una maggioranza risicata al Senato e di fronte a sè un compito molto difficile: far ripartire l’economia riducendo ii disavanzo strutturale dei conti pubblici. Lo scenario internazionale potrebbe agevolare il compito, ma sono molte le insidie legate al caro-petrolio. Mentre una Grosse Koalition rischierebbe di paralizzare l’azione riformatrice con veti incrociati. 

Il primo voto degli italiani residenti all’estero è stato decisivo. Ma è giusto che chi non paga le tasse sia rappresentato in Parlamento? A proposito di tasse, non si è parlato d’altro sul finire della campagna elettorale. Ma non è detto che la maggioranza degli italiani preferisca pagarne di meno, rinunciando ai servizi pubblici finanziati con il loro gettito.

Nei giorni scorsi abbiamo superato i 35.000 iscritti alla newsletter. Per meglio gestire i contatti con i lettori, ci siamo spostati su di una piattaforma più grande. Ci scusiamo per eventuali disagi che il trasloco del sito ha causato. Continuate a sostenerci!

Aggiornamento: Andrea Montanino commenta “Dopo il voto” di Tito Boeri.

Sommario 6 Aprile 2006

Domenica e lunedì (fino alle 15) si vota. Finalmente. Per valutare parole, promesse e omissioni dei programmi elettorali offriamo ai nostri lettori un doppio sguardo: sul passato, riassumendo i dati macroeconomici delle ultime due legislature. E sul futuro, confrontando il costo degli impegni presi (fin qui) dalle due coalizioni. E riproponiamo tutte le schede di analisi dei programmi elettorali. Una ricerca mostra, peraltro, che c’è un eccesso di ottimismo nelle valutazioni dei cittadini sulla situazione dell’economia e su quella loro personale. 

La rubrica “Vero e falso” si arricchisce di nuove “perle” in queste ultime ore di campagna elettorale.  E vi proponiamo un gioco sulla scelta dei candidati.

Da martedì dobbiamo tornare a occuparci di proposte concrete per rilanciare l’economia del paese. A partire da un nuovo assetto del settore dei servizi pubblici locali.

Sommario 4 aprile 2006

Andremo a votare con un sistema elettorale che comunque renderà la vita difficile a chi dovrà governarci. E non potremo esprimere preferenze, selezionare la classe politica, che manterrà perciò un rapporto ancora più labile con gli elettori.  Documentiamo come fare il deputato significhi aumentare i propri redditi, soprattutto nel caso dei liberi professionisti.

Ancora due schede sui programmi elettorali. Sul federalismo fiscale si parla molto di solidarietà e poco di autonomia. Il Polo si dimentica la devolution. E l’Unione vuole concertare anche con gli enti locali. Non si sta esagerando? Sul lavoro, la Casa delle Libertà non dice nulla, l’Unione promette ammortizzatori sociali e l’abolizione di alcune figure contrattuali introdotte dalla legge 30.

Polo e Unione propongono entrambi di ridurre tasse o cunei ma sono avari di proposte su come finanziare i tagli. Ma forse una soluzione c’è: non dimentichiamoci della tassazione ambientale, a cominciare dalla carbon tax; queste tasse possono non solo finanziare tagli di altre tasse, ma anche migliorare il clima. A proposito di imposte, la ventilata abolizione dell’Ici sulla prima casa costerebbe molto ai Comuni, ma avrebbe dubbi effetti distributivi e stimolerebbe ben poco l’economia.

Un nuovo aggiornamento della rubrica “vero e falso”.

Un confronto fra le due ultime legislature e i programmi delle due coalizioni.

Sommario 1 Aprile 2006

L’immagine internazionale dello stato della libertà di informazione in Italia non è affatto buona. Per cominciare, si potrebbe applicare seriamente il codice di autoregolamentazione, che impone di informare il lettore sulla struttura proprietaria dell’impresa. Del tema dell’informazione il programma della Casa delle libertà non si occupa. Il programma del centrosinistra è per molti versi convincente, ma resta una forte ambiguità sul ruolo della Rai.

 

La qualità del sistema dell’istruzione è un fattore fondamentale di crescita. Nel programma della Cdl sembra che la questione si riduca al sostegno alle famiglie. L’Unione vuole portare a sedici anni l’obbligo scolastico e rafforzare l’autonomia scolastica. Per l’università, in entrambi i programmi è difficile trovare proposte realmente innovative. Anche in questa campagna elettorale, raramente il dibattito parte dai dati, a ciò contribuisce la debolezza della ricerca empirica in Italia.

 

Nuovo aggiornamento della rubrica “vero o falso” su come pensano gli italiani: ancora in lire o in euro?

Sommario 30 marzo 2006

I tre zeri, della crescita del Pil, della produttività e delle ore lavorate nel 2005 dovrebbero suggerire alle due coalizioni di porre al centro dei programmi le politiche per lo sviluppo. Non è così. Ma, a differenza di altri campi, si nota anche qualche convergenza.

Tra pochi giorni sarà pubblicata la Relazione trimestrale di cassa. Ce n’era bisogno per dare una iniezione di realtà alla campagna elettorale. Arriverà, ancora una volta, in ritardo. Doveva uscire a fine febbraio.

Le banche sono fondamentali per tornare a crescere. La Casa delle libertà insiste sullo sviluppo della Banca del Sud e sulla libera, immediata e gratuita portabilità dei conti correnti. L’Unione, invece, si concentra sulla necessità di tutelare meglio i risparmiatori e sulla concorrenza fra banche; che potrà giovarsi del passaggio dei poteri antitrust sulle banche all’Agcm.

Un nuovo intervento sulla proposta di riduzione del cuneo contributivo. E un aggiornamento alla rubrica “vero e falso” sul deficit pubblico e cambio lira/euro.

Sommario 27 marzo 2006

Cosa dicono i programmi delle due coalizioni su privatizzazioni e liberalizzazioni? Parlano poco delle prime, ma sottolineano l’importanza delle seconde. Un tema trattato in modo più esteso dall’Unione, che però non arriva a proporre l’abolizione degli ordini professionali; un punto in comune: entrambi sostengono che privatizzare senza liberalizzare è stato un errore.

Non c’è solo ideologia nelle piazze francesi. Come in Italia, i giovani temono di rimanere intrappolati in una sequenza di contratti temporanei inframmezzati da periodi di disoccupazione. Invece di nuovi contratti flessibili, si dovrebbe prospettare un percorso di ingresso ai contratti permanenti.

Si discute molto in questi giorni di tassazione delle attività finanziarie, spesso però l’informazione è stata parziale o fuorviante. Proviamo a fare chiarezza sul tema, sfatando alcuni luoghi comuni.

Il “patriottismo economico” non basta a fermare la seconda fase di integrazione europea, volta a costruire un mercato unico in servizi, governance, basi imponibili, diritti e obbligazioni. Per questo spaventa gli Stati membri nei quali è più forte la tradizione del controllo.

 

Aggiornamento: I tempi della Relazione” di Riccardo Faini

Sommario 23 marzo 2006

Una lettera aperta della redazione al Financial Times: bene che si presti più attenzione alle fonti statistiche, per non offrire un’immagine distorta del nostro paese. Si apre il Consiglio Europeo. Si parlerà di protezionismo? Speriamo di sì perchè la difesa dei “campioni nazionali” sta facendo molte vittime e impedisce di identificare “giochi a somma positiva” a livello europeo.  
Continuiamo l’analisi dei programmi elettorali. Trasporti e infrastrutture: molte reticenze da entrambi gli schieramenti. Silenzio sul futuro di Alitalia. Il centro-sinistra propone la costruzione di un’autorità sui trasporti. Energia e ambiente: poche riflessioni strategiche sulle fonti energetiche. Il centro-destra non sembra dare alcun peso all’ambiente, il centro-sinistra non dice con quali strumenti verranno raggiunti gli obiettivi (molto ottimistici) del programma. Molte omissioni anche nella cooperazione allo sviluppo: il centro-destra non dedica al tema neanche una riga. Nuovo aggiornamento di “Vero o falso“: sulle infrastrutture troppa e reiterata disinformazione.
Marco Ponti replica a “I benefici della Tav” di Giuseppe Pennisi e Massimo Centra.

Sommario 20 marzo 2006

Dovrà De Villepin, come Balladur, cedere alle pressioni della piazza e cancellare la sua riforma del mercato del lavoro? Nell’attesa di saperlo, forniamo alcune stime degli effetti occupazionali della riforma. E ci poniamo le vere domande sulle implicazioni della riforma.
Esaminiamo i programmi elettorali sulla giustizia. Nel programma della Casa della Libertà si accenna solo alla separazione delle carriere. Che ne sarà della riforma dell’ordinamento giudiziario? Speriamo che non venga attuata così perchè è piena di difetti di progettazione. Nel programma dell’Unione, molti principi condivisibili, ma solo principi. Temi importanti vengono perciò ignorati dalla campagna elettorale come l’iter di definizione delle controversie, la modernizzazione del mercato dei servizi legali, che sta subendo la colonizzazione degli studi anglosassoni. Pubblichiamo un intervento di Alberto Marcheselli sulla sicurezza sociale ed efficacia della giustizia.
Un altro tema ignorato dalla campagna elettorale è il debito degli enti locali. Ci vuole un nuovo patto di stabilità interno.
Aggiorniamo la rubrica “Vero o Falso?” con una discussione sull’effetto del cambio lira-euro sull’inflazione. Grazie ai lettori per le loro segnalazioni.

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