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sommario 31 ottobre 2003


Dovrebbe pensarci il Governo. Ma continua a non fornire informazioni sugli effetti della riforma previdenziale depositata al Senato sulle prestazioni future di diverse tipologie di contribuenti. Dopo avere discusso vantaggi e svantaggi del bonus fiscale, proviamo allora a stimare cosa accadrà alle pensioni di chi nel 2008 non avrà ancora maturato i requisiti per fruire della pensione di anzianità. E torniamo anche a interrogarci su come il mercato del lavoro potrà assorbire chi sarà obbligato a continuare a lavorare.

Il Governo allarga le maglie del condono edilizio. Il capo della Protezione Civile, Guido Bertolaso ne discute le implicazioni sui bilanci futuri e illustra la proposta di istituire un’assicurazione contro le calamità naturali

sommario 25 ottobre 2003

A un mese dalla scomparsa, questo numero de lavoce è dedicato alla memoria di Franco Modigliani. Lascia in noi un grande vuoto, come economista, maestro e amico. Lo ricordiamo ripercorrendo alcuni dei suoi contributi fondamentali per l’analisi del risparmio, dei mercati finanziari, della macroeconomia e della politica economica. Le idee di Modigliani hanno contribuito in maniera significativa alla teoria economica e al progresso sociale. Speriamo che non vengano mai dimenticate.

sommario 23 ottobre 2003


Il sindacato italiano è il più vecchio d’Europa. Nel 1995 ha mostrato grande lungimiranza accettando una importante riforma pensionistica, ma questa toccava solo marginalmente i diritti dell’iscritto mediano al sindacato. Oggi, invece, è sul piede di guerra. Ma non ha torto il sindacato a lamentare che la riforma proposta dal Governo altera le stesse regole del metodo contributivo, allora accettate da tutti, sindacato compreso.
Più figli aiuterebbero a migliorare gli equilibri previdenziali. Ma non saranno certo i bonus da mille euro ad aumentare la fertilità. Troppo bassi per incidere davvero sulla scelta di avere figli. Tra l’altro, i fondi sono stati sottratti dalla riforma degli ammortizzatori sociali, resa ancor più necessaria dal probabile inasprimento delle condizioni d’accesso alle pensioni d’anzianità e dallo stesso dirottamento del trattamento di fine rapporto verso i fondi pensione.
Molti inquietanti interrogativi sul caso Cirio. Non solo in virtù del comportamento delle banche capaci di rifilare i debiti a tanti piccoli risparmiatori. Una luce sinistra sul nostro diritto societario. E la riforma in atto non sembra destinata a migliorare le cose.

Abbiamo superato i 10.500 iscritti alla newsletter. Grazie a tutti i lettori per la fiducia accordata. Li aspettiamo il 17 novembre alle 10 presso l’Università Cattolica di Milano, Largo Gemelli 1, per un confronto su informazione ed economia.

sommario 21 ottobre 2003


Non è solo questione di risorse. Per sostenere la ricerca in Italia occorre soprattutto costruire una cultura del metodo scientifico e rimuovere molti vincoli. Quello più importante che sta oggi di fronte alla ricerca economica applicata è l’accesso a dati individuali. Permetterebbero, tra l’altro, una valutazione seria degli effetti delle politiche. Senza violare la privacy. Una proposta di legge e un codice deontologico affrontano questo problema. Sapendo che è una battaglia ancora di retroguardia. Mentre da noi si frappongono ostacoli di ogni tipo per limitare l’accesso alle informazioni statistiche e consentire di svolgere analisi rigorose su problemi di grande rilevanza pratica (pensioni, salute, povertà, disoccupazione, etc.), il premio Nobel per l’economia viene per la seconda volta attribuito a scienziati che hanno passato la vita a “a sporcarsi le mani coi dati”.

Da venerdì 24 ottobre la legge Biagi sarà a tutti gli effetti in vigore. Quale futuro si prospetta per quella giungla di lavori che va sotto il nome di collaborazioni coordinate e continuative? Ne discutono Pietro Ichino e Paolo Sestito. Una scheda per riassumere questa parte della nuova normativa.

sommario 16 ottobre 2003

Gli europei (non solo gli italiani!) continuano a pensare che l’inflazione sia più alta di quella ufficiale. Non è un problema di statistiche né di approssimazioni nel cambio lira-euro. È solo il risultato di un lento processo di apprendimento. Importante accelerarlo educando tutti a fare calcoli in euro. Altrimenti la convergenza fra inflazione percepita ed effettiva avverrà a prezzi più alti per tutti.
Una proposta di legge di AN concede il diritto di voto agli immigrati alle amministrative. Ottimo. Ma è un passo ancora insufficiente, anche in un’ottica europea. Utile rivedere assieme le normative sulla concessione della cittadinanza italiana.
Il super-bonus per chi continua a lavorare, il cosiddetto “regalo in busta paga” previsto dalla riforma sulle pensioni, in realtà sembra un malus. Calcoli attuariali mostrano che non è affatto conveniente. A meno di avere redditi particolarmente alti.
Viceversa i Poveri non hanno molti difensori in questo paese. Nonostante le molte promesse, nessun impegno di spesa nella Finanziaria per il reddito di ultima istanza, la principale misura per contrastare la povertà.

sommario 14 ottobre 2003

Ci risiamo. Con la definitiva approvazione da parte del Consiglio dei ministri della “bozza di Lorenzago” siamo alla terza proposta di riforma costituzionale del presente Governo, ciascuna in contrasto con quella precedente. Questo mentre l’attuazione della riforma che c’è, quella del Titolo V approvata nel 2001, viene lasciata alle sentenze della Corte costituzionale. I commenti su quest’ultima fatica dell’esecutivo si sono concentrati essenzialmente sul premierato. Ma la vera novità è rappresentata dall’introduzione del Senato federale. Che in realtà, per le regole di rappresentanza previste, federale non è. E che, se fosse attuato, creerebbe problemi enormi di coordinamento con l’altra Camera, con il rischio di minare alla base il funzionamento dell’intero sistema. Forse, più che di grandi riforme, avremmo bisogno di interventi di più basso profilo, ma in grado di migliorare la capacità decisionale dei Governi. I paesi più avanzati offrono una pletora di possibilità tra cui scegliere. Conviene rifletterci, nell’attesa della prossima proposta di riforma costituzionale.

sommario 9 ottobre 2003


La manovra economica del governo si basa largamente sui condoni. Ma davvero questi portano nuovo gettito? Uno studio sull’Iva negli ultimi 15 anni rivela che i condoni hanno sempre portato a una riduzione del gettito di lungo periodo. La novità di quest’anno è comunque il condono edilizio. Qui i rischi non sono solo quelli di perdita di gettito futuro; come sottolinea il Capo Dipartimento della Protezione Civile, molti degli edifici abusivi sono costruiti senza tener conto delle caratteristiche fisiche del territorio e comportano dunque rischi seri per la collettività. C’è anche da chiedersi come mai l’abusivismo sia una componente strutturale dell’economia italiana; un’analisi dimostra come questo prenda fiato soprattutto in periodi di crisi economica. Il condono edilizio tuttavia non avrà vita facile; molte regioni hanno preso contromisure per bloccare il provvedimento ed un’analisi della giurisprudenza costituzionale mostra come sia incerto il risultato dello scontro. E l’incertezza da sola potrebbe essere sufficiente a scoraggiare molti dall’aderire.

sommario 6 ottobre 2003

Su grande richiesta dei nostri lettori, ci occupiamo di ambiente.  Partendo dal riscaldamento terrestre, un tema di cui la Presidenza italiana della UE non può disinteressarsi.  A dicembre si terrà a Milano un vertice importante per l’avvenire del Protocollo di Kyoto. L’Unione si è impegnata unilateralmente a diminuire le emissioni di gas serra a partire dal 2005.  Ma procedere unilateralmente aumenterebbe ancor di più i costi economici della riduzione delle emissioni.  E rischierebbe di renderle inefficaci dato il forte rischio di carbon leakage, lo spostamento di emissioni di anidride carbonica dall’Europa ad altri paesi che non hanno sottoscritto l’accordo.  Ben farebbe, dunque, l’Italia a chiedere alle Nazioni Unite di rispondere alle obiezioni mosse dalla Comunità scientifica internazionale ai rilievi dell’Ipcc (Intergovernmental panel on climate change) sull’entità e cause dell’aumento della temperatura terrestre.  Utile anche documentare costi e benefici rispetto allo status quo delle politiche di riduzione delle emissioni.

Avvisiamo i nostri lettori che da oggi è possibile scaricare anche una versione PDF degli articoli.

sommario 2 ottobre 2003

La riforma previdenziale proposta dal Governo non è né equa né graduale. Vi è il rischio che il passaggio della patata bollente al prossimo Governo lasci poi tutto come prima. Non a caso si parla già di una verifica nel 2007, appena prima dell’introduzione delle misure più impopolari. Nel dibattito sulla riforma si tende spesso a dimenticare un lato del triangolo: la domanda di lavoro delle imprese. Il brusco allungamento della vita lavorativa comporta una crescita del costo del lavoro. Questo può portare ad una diminuzione della domanda di lavoro, spiazzando i lavoratori più giovani e quelli con contratti temporanei. Questo non significa che non si debbano fare le riforme, ma solo che bisogna farle meglio, con maggiore gradualità e partendo più presto possibile.

Per lavoce.info un’anticipazione importante dal Rapporto dell’ European Forecasting Network (EFN), le principali novità sulla congiuntura e le previsioni macroeconomiche per l’area euro. Sono compatibili con quelle del nostro Governo? Ai lettori l’ardua sentenza.

sommario 30 settembre 2003

Questa Finanziaria avrebbe dovuto coniugare interventi di risanamento dei conti pubblici nel lungo periodo, con misure di sostegno alla crescita.  Per non farci perdere il treno della ripresa.  Invece fa esattamente il contrario.  Per contenere il deficit del prossimo anno ipoteca i bilanci futuri. Invece di sostenere la crescita, introduce programmi simbolici e rifinanzia programmi di dubbia efficacia, come la legge 488.  Mentre la riforma pensionistica sembra solo un modo per passare la patata bollente al prossimo Governo. 

Il blackout di domenica 28 settembre è stato, in realtà, il blackout di un’intera classe politica.  Squallido il  rimpallo di responsabilità di questi giorni fra maggioranza e opposizione. Entrambe hanno colpe.  Per anni si è tenuta la testa sotto la sabbia.  E non si intravvedono soluzioni: devolution e disegno di legge Marzano rischiano solo di aggravare il problema.

La scomparsa di Franco Modigliani lascia un grande vuoto nella comunità scientifica.  E fra chi deve governare l’economia, non solo in Italia.  Il modo con cui il grande scienziato è stato ricordato in questi giorni dalla stampa internazionale.

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