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Sommario 6 marzo 2007

In Italia non c’è mai stata così tanta frammentarietà nel quadro politico come oggi: 23 partiti in Parlamento e 11 nella coalizione di maggioranza. E la spesa pubblica non è mai stata così alta. Non è un caso. E’ colpa di una legge elettorale e di regole di finanziamento dei partiti che incentivano la creazione di one-man party. Per questo è fondamentale cambiare la legge elettorale. In Parlamento sono state presentate ben due proposte per introdurre il quoziente familiare in sostituzione delle detrazioni d’imposta per carichi familiari. Entrambe avvantaggiano i nuclei con redditi medio-alti e alti. E disincentivano il lavoro femminile. Un tale sistema, inoltre, solleva complesse questioni amministrative, gestionali e giuridiche. L’equità si potrebbe raggiungere con altri metodi, più efficaci e meno costosi. L’aumento dell’addizionale Irpef per i comuni è una via obbligata, se non vogliono continuare a fare affidamento sugli oneri di urbanizzazione dissestando le proprie finanze e l’ambiente. Il progetto edilizio sull’area della vecchia fiera di Milano dismessa ha un valore di 2 miliardi di euro e viene presentato come un caso esemplare di collaborazione pubblico-privato. In realtà sembra impostato solo a beneficio del profitto privato, mentre sulla collettività gravano costi in termini finanziari e di qualità della vita. Bertinotti e Marini hanno designato i due nuovi commissari dell’Antitrust venendo meno a due principi sanciti dal disegno di legge governativo di riforma delle authority: evitare la nomina ad un’authority di componenti di un’altra e rafforzare le competenze specifiche delle autorità di regolamentazione.

Sommario 27 febbraio 2007

E’ un paese ancora meno governabile quello che esce dalla crisi politica di questi giorni. Senza una riforma della legge elettorale rischiamo di perdere anche il bipolarismo faticosamente costruito in questi anni.  Significherebbe togliere ai cittadini la libertà di scelta tra piattaforme diverse e impedire l’alternanza dei governi. 
Il 2007 e’ l’anno delle pari opportunita’. A che punto siamo? Le disuguaglianze salariali tra uomini e donne in Europa sono ancora molto forti. In Italia un po’ meno, ma solo perchè sono solo le donne più istruite a lavorare e la mobilita’ accentua invece di ridurre le diseguaglianze di genere. In Europa, aumentano le disuguaglianze tra cittadini e immigrati e tra immigrati medesimi che sono discriminati in modo diverso nell’accesso a molti servizi sociali. Gi aiuti pubblici sono bassi anche per i cittadini italiani quando ci sono non autosufficienti in famiglia. L’assistenza di una persona non autosufficiente costa in media 18mila euro l’anno. Oltre un terzo di questa cifra rimane a carico della famiglia.

Aggiornamento: Allegro ma non troppo di Giuseppe Pisauro

Sommario 20 febbraio 2006

E’ passato un mese dalla scomparsa di Riccardo Faini. Ha lasciato un vuoto enorme. Cerchiamo di colmarlo con i suoi scritti e con i ritratti di colleghi e amici; ma anche le testimonianze di lettori, studenti e di quanti altri hanno avuto la fortuna di incrociarlo nella vita.

Il ministro Bersani vuole introdurre nell’ordinamento la class action in tempi brevi e ben sette proposte giacciono in Parlamento. Ma non basterà una legge per diffondere in Italia questa forma di tutela dei consumatori. Dal punto di vista del diritto antitrust, poi, non sembra questo lo strumento giusto. E chi pagherà il costo dell’indagine e della raccolta di prove? Se i tribunali italiani adottassero un semplice decalogo che aumenta la produttività, la durata media di un giudizio civile potrebbe diminuire di circa un quarto in pochi anni. L’esempio di Torino. La Consob ha sanzionato il gruppo Agnelli per aver tenuto all’oscuro il mercato di notizie rilevanti. Ricostruiamo una vicenda grave e complessa, volutamente fatta passare in secondo piano dai media. Un euro investito per migliorare il sistema paese, abolendo lacci e lacciuoli, potrebbe ridurre l’evasione fiscale più di quanto possa fare un euro in meno chiesto ai contribuenti. Un confronto internazionale.

Andrea Ichino commenta l’intervento di Carlo Dell’Arringa sulla riforma della PA.
Richard Portes ricorda Riccardo Faini.

Sommario 14 febbraio 2007

Gli arresti dei giorni scorsi hanno portato alla scoperta di piani per un attentato contro Pietro Ichino, uno di noi. Speriamo che l’operazione delle forze dell’ordine segni una svolta decisiva e consenta finalmente in Italia di discutere dei problemi e delle riforme del mondo del lavoro senza la minaccia intollerabile della violenza. A Pietro, che in questi anni non si è mai fatto intimidire, va tutta la nostra solidarietà.

La crescita del Pil a fine 2006 dice che la ripresa dell’economia italiana si è consolidata. Ma non è il momento di accontentarsi. Se l’ambiente internazionale diventasse meno favorevole ci ritroveremmo in difficoltà, senza aver completato le riforme necessarie. A cominciare dalle liberalizzazioni nell’energia e nei trasporti. Anche il sistema delle farmacie continua ad essere anticoncorrenziale. L’Antitrust lo ha segnalato, mentre una sentenza della Consulta va in senso contrario. Il decreto Bersani dovrebbe allora essere completato. Senza dimenticare le politiche di sviluppo per il Mezzogiorno anche questo governo cade nell’equivoco. Invece di preoccuparsi della capacità di spesa, meglio farebbe il Governo a controllarne la qualità. Con il sistema contributivo, le pensioni sono destinate a diminuire progressivamente. E non basterà la compensazione del secondo pilastro. Occorreranno allora continui aumenti dell’età di pensionamento che serviranno anche a sostenere la crescita della nostra economia.

Sommario 12 febbraio 2007

Gli arresti di domenica hanno portato alla scoperta di piani per un attentato contro Pietro Ichino, uno di noi. Speriamo che l’operazione delle forze dell’ordine segni una svolta decisiva e consenta finalmente in Italia di discutere dei problemi e delle riforme del mondo del lavoro senza la minaccia intollerabile della violenza. A Pietro, che in questi anni non si è mai fatto intimidire, va tutta la nostra solidarietà.

Aggiornamento: Francesco Daveri commenta le stime Istat sulla crescita del Pil.

Sommario, 7 febbraio 2007

Alla vigilia dell’apertura del tavolo sulla riforma della pubblica amministrazione discutiamo due possibili strategie per combattere la sua evidente inefficienza. Da una parte, si tratta di valutare l’operato dei singoli creando una cultura della valutazione e della trasparenza. Con un’Autorità indipendente che garantisce. Dall’altra, bisogna cambiare gli incentivi delle amministrazioni, subordinando la concessione di incrementi retributivi alla qualità dei servizi erogati ai cittadini e, nel caso di amministrazioni senza un contatto diretto col pubblico, alla riduzione di esuberi identificati dall’esecutivo. Contrariamente a quanto previsto dall’accordo siglato il 18 gennaio sul pubblico impiego, bisogna anche permettere ai dirigenti di distribuire questi premi ai dipendenti in modo selettivo. La dinamica delle retribuzioni di fatto del settore pubblico mostra invece premi dati a pioggia a tutti, con un’accelerazione della crescita salariale negli ultimi anni rispetto al settore privato.
FondInps2, il fondo che gestirà i futuri Tfr dei lavoratori di imprese con oltre 50 addetti che non opteranno per un fondo pensione, è stato costruito in modo tale da durare a lungo, ostacolando il decollo della previdenza complementare.
La nuova organizzazione della vigilanza sui mercati finanziari realizza una reale semplificazione. Al posto del Cicr, però, istituisce un Comitato per la Stabilità che desta alcune perplessità.

Sommario 29 gennaio 2007

Per una volta un Governo ha voluto dare retta all’Antitrust: il pacchetto liberalizzazioni varato dall’ultimo Consiglio dei ministri risponde a molte raccomandazioni dell’Authority. Ragione in più per non rimandare ulteriormente la riforma delle autorità di regolamentazione dei mercati: servirà a colmare le non poche omissioni nel processo di liberalizzazione.
Dopo l’allarme sui conti delle Ferrovie, è arrivato l’aumento della tariffe. Ma si è ignorata la procedura e non si è considerata la scadente performance di Trenitalia. Bisogna ora definire il meccanismo tariffario futuro e istituire un’Autorità di regolazione indipendente. E mentre l’Italia si divide sull’alta velocità, la tecnologia apre nuove prospettive. Per esempio treni passeggeri leggeri con linee ad hoc che liberino l’attuale rete a favore del traffico locale merci. Che cosa ostacola la costruzione di nuove autostrade? La carenza di fondi pubblici, certo, ma anche le imposte sui pedaggi. Se lo Stato vi rinunciasse, molte opere potrebbero essere autofinanziate. Nel settore delle “utilities”, le fusioni di concessionari dovrebbero mirare a economie di scala o di scopo con vantaggi anche per i consumatori. Occorre evitare le posizioni dominanti e tutelare l’utenza tramite il controllo tariffario e di accesso alle reti. Una lettera aperta all’amministratore delegato di Fs, Mauro Moretti: il risanamento dell’azienda può partire da una riflessione sulle norme di sicurezza, oggi molto restrittive.

Aggiornamento: Sud chiama sud di Federico Bonaglia e Andrea Goldstein
Come riordinare i servizi pubblici locali di Franco Osculati e Andrea Zatti

Sommario 25 gennaio 2007

Grazie per le testimonianze su Riccardo che ci arrivano. Ci sono di grande aiuto. Molte sono di suoi studenti, a dimostrazione di quanto fosse generoso e disponibile con tutti.

A un mese dall’avvio dell’operazione Tfr, mancano ancora i moduli che permettono ai lavoratori di scegliere. Per favorire una scelta informata da parte degli 11 milioni di lavoratori coinvolti, forniamo una valutazione della scelta di lasciare il futuro Tfr in azienda oppure conferirlo a un fondo pensione: il montante derivante da un fondo chiuso, a parità di contribuzione, è sempre preferibile al Tfr, soprattutto per i giovani. Le misure che la Finanziaria ha previsto a compensazione delle imprese per la perdita del Tfr sembrano più che adeguate. Dopo l’istituzione del fondo di tesoreria presso l’Inps, il settore pubblico resta l’unico attore che potrebbe essere interessato al mancato decollo della previdenza integrativa. Più donne che lavorano e più figli contribuirebbero a migliorare anche i conti della previdenza pubblica. Una recente indagine campionaria spiega perchè in Italia si rinuncia spesso ad avere un secondo bambino e sia così difficile conciliare famiglia e lavoro.

L’equità in tre riforme di Massimo Baldini e Paolo Bosi.

Sommario 20 gennario 2007

Riccardo se ne è andato quasi senza voler disturbare. Discreto e misurato, come era nel suo rapportarsi con gli altri e nell’affrontare i contraddittori più accesi. Come forse nessuno di noi, sapeva unire al rigore scientifico – dimostrato nei suoi contributi all’analisi degli aspetti internazionali dello sviluppo economico e della migrazione – la capacità di misurarsi su problemi concreti. Per questo, all’estero come in Italia, è stato chiamato ad incarichi di grandissimo rilievo: economista alla Trade Policy Division della Banca Mondiale, direttore esecutivo per l’Italia nel board del Fondo Monetario Internazionale, direttore per l’Analisi Economica al Tesoro e, più recentemente, consigliere economico del Ministro dell’Economia.
E’ stato per noi un collega serio e brillante e un amico fraterno, con un  forte senso dello humor, sempre capace di ridere e di farci sorridere. Ci mancherà.

Sommario 19 gennaio 2007

Molti Comuni stanno aumentando le addizionali Irpef e Irap, come consentito dalla Finanziaria.  Questo conferma che, come da tempo previsto su questo sito, anche i tagli di spesa degli enti locali si tradurranno in maggiori prelievi.  Non è però detto che le addizionali colpiscano i cittadini con redditi più bassi, anche perché la spesa comunale ha sovente fini sociali. Presto valutazioni più approfondite. Lo scarso ricambio generazionale nel mondo del lavoro è da molti considerato un serio ostacolo alla crescita economica. In realtà il problema è quasi sempre l’inamovibilità, non l’età avanzata. Chi sa accettare il cambiamento, rimane sul mercato. Occorre migliorare le opportunità per gli “over 50” anziché spingerli a ritirarsi dalla vita attiva. Nel metodo pensionistico contributivo bisogna aggiornare annualmente e in modo automatico i coefficienti per garantire l’equità delle prestazioni. I dieci ultimi bilanci del Gruppo Autostrade mostrano indici di redditività in crescita costante. Ad eccezione dell’unico indice che viene usato per calcolare i pedaggi – e farli aumentare. L’Authority per i trasporti è più che mai urgente.

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