Lavoce.info

Tag: immigrati Pagina 4 di 5

Il Punto

Il neo-presidente Trump accusa la Cina di manipolare il cambio delle valute. Sbaglia. Il relativo deprezzamento dello yuan rispetto al dollaro non è frutto delle politiche di Pechino. Deriva piuttosto dal ruolo di assicuratore dei portafogli mondiali svolto dalla moneta Usa.
Risorge la Sen, Strategia energetica nazionale, rimasta quasi lettera morta dal 2013 e adesso in parte superata. Giusto riproporla, tenendo conto di vari elementi di novità: il proliferare di imprese private nel settore, i vincoli europei, l’altalena dei prezzi, lo sviluppo tecnologico.
Con l’Italicum si può votare subito, dice la Consulta che boccia il ballottaggio e mantiene il premio di maggioranza per chi prende almeno il 40 per cento dei voti. Problemino: la coesistenza tra il Consultellum così disegnato per la Camera e il proporzionale senza premio di maggioranza vigente al Senato.
Le polemiche sui rifugiati offuscano i numeri veri dell’immigrazione in Italia. I profughi sono 175 mila mentre gli stranieri regolari sono 5 milioni. Il saldo tra quanto beneficiano dal welfare e quanto pagano di tasse è positivo, per le casse dello stato, tra 1,8 e 2,2 miliardi di euro. Ma in Tv si sente dire che approfittano di noi.
A lungo è prevalsa la convinzione che il made in Italy a basso contenuto tecnologico bastasse a garantire benessere. Così ci ritroviamo un’industria manifatturiera in affanno rispetto al resto dell’Europa. Diventa cruciale recuperare il divario tecnologico, specie per le Pmi. Il programma Industria 4.0 cerca di farlo.
La rigida applicazione del patto di stabilità interno ha portato gli enti locali a tagliare drasticamente gli investimenti (-17 miliardi rispetto al 2009). Ora le varie iniziative legislative del passato governo danno maggiori spazi di azione, ma finanziare il necessario rilancio delle spese in conto capitale rimane difficile.

Sostieni lavoce.info
Lavoce.info vive ed è indipendente grazie al sostegno delle migliaia di suoi lettori. Vi chiediamo una piccola-grande donazione secondo le vostre possibilità. Agli amici che ci manderanno almeno 100 euro offriremo nel 2017 la partecipazione al nostro convegno annuale a porte chiuse.

Non solo profughi: l’economia degli immigrati

Alcuni numeri aiutano a mettere nella giusta prospettiva quella che spesso viene definita “emergenza immigrazione”. I costi sostenuti dalla pubblica amministrazione per gli stranieri residenti in Italia sono ampiamente compensati da tasse e contributi versati dagli stessi lavoratori stranieri.

Il Punto

2017, primo anno di Trump e avvio della Brexit vera. Con Usa e Regno Unito obbligati a crescere e a importare di più, a beneficiarne potrebbe essere la Ue. Molto però dipende dalle decisioni delle multinazionali e dalla capacità dei governi dell’Europa continentale di attrarne gli investimenti.
Archiviata come gaffe ministeriale la frase del ministro Poletti sui giovani che emigrano “e in molti casi è bene che rimangano dove sono”, mettiamo a fuoco il problema attraverso i numeri. Che dal 2009 si sono impennati. Sono per lo più persone istruite in cerca di prospettive migliori. Molti dal Sud. Dove non ritornano.
Il ministro degli Interni Minniti annuncia un giro di vite sugli stranieri non in regola: molte più espulsioni e riapertura dei Cie. Ma passare ai fatti è un’impresa titanica. Per contrastare l’irregolarità meglio puntare su corridoi umanitari con una selezione alla partenza, riaprire i flussi per tipo di lavoro, organizzare rimpatri volontari assistiti.
Grande economista e vero scienziato sociale interessato al dialogo tra discipline, Anthony Atkinson ha gettato le basi della moderna teoria della misurazione della disuguaglianza, riportandola ai suoi fondamenti etici. Con il chiodo fisso di politiche di welfare per contrastare povertà e iniquità e di un’Europa che metta al centro le persone e il loro benessere. Lascia un’eredità scientifica fondamentale e – a chi ha avuto l’onore di lavorare o studiare con lui – il ricordo di una grande carica umana.
Tra Natale e l’Epifania lavoce.info ha aggiornato quotidianamente il sito con nuovi articoli. Parlando di Monte dei Paschi, corporate governance, oro delle banche centrali, qualità dell’istruzione, politiche demografiche, alternanza scuola-lavoro, lotta ai cambiamenti climatici, scuole paritarie.

Buon 2017 a lettori e autori!

Tre nuovi ingressi in redazione: Paolo Balduzzi, Silvia Merler e Alessandro Santoro che i lettori de lavoce.info già conoscono attraverso numerosi loro interventi. Ci daranno contributi originali e di alto livello rispettivamente su temi politico-istituzionali, banca e politica monetaria, fisco e finanza pubblica. A Paolo, Silvia e Alessandro un caloroso benvenuto. 

Ecco i numeri della delinquenza in città

Dal 2004 a oggi, la percentuale di stranieri sul totale dei denunciati nel complesso è rimasta stabile, ma è cresciuta molto per due reati: gli scippi e le rapine agli uffici postali. Il fenomeno riguarda in particolare le grandi città del Centro-Nord e alimenta le preoccupazioni dei cittadini.

Perché l’Europa deve cambiare politica sui rifugiati

La politica di asilo dell’Unione Europea non riesce a proteggere chi ha più bisogno di aiuto. Lo dimostra la crisi provocata dalla guerra in Siria e dall’esodo del suo popolo. Serve un’autorità sovranazionale che redistribuisca migranti, oneri e risorse, con il sostegno dei cittadini europei.

La crescita demografica perduta

L’Italia ha attraversato varie fasi di crescita della popolazione nel secondo dopoguerra. Per la prima volta nel 2015 si è registrato un declino. Lieve di per sé, ma preoccupa il fatto che i dati reali sono sensibilmente peggiori rispetto alle previsioni. Perché è un errore ignorare la demografia.

Così la povertà ostacola l’integrazione degli stranieri

La presenza di immigrati non incide molto sulla spesa pubblica italiana. Tuttavia, per quanto riguarda reddito e patrimonio il divario tra famiglie italiane e straniere è ancora ampio. Ed è per questo che sono soprattutto le seconde a beneficiare delle misure di welfare decise da governo e regioni.

Rifugiati: quanto fa male la retorica della paura

Gli sbarchi dei richiedenti asilo non erano un effetto di Mare Nostrum. Infatti continuano con l’operazione Triton. È diminuito, invece, il rispetto dei diritti umani. Intanto, riparte la campagna della paura. Mentre i numeri confermano che l’Italia accoglie molti meno rifugiati di altri paesi.

Come cambia il manifatturiero con il lavoro degli immigrati

L’afflusso di manodopera straniera non ha ripercussioni esclusivamente sul mercato del lavoro, ma può anche influenzare le scelte in termini di intensità di capitale umano e fisico, livelli di automazione e specializzazione delle imprese manifatturiere italiane.

Il ruolo delle mafie negli sbarchi di immigrati

Il flusso di migranti e profughi sulle coste italiane alimenta senz’altro organizzazioni mafiose di varia nazionalità, consentendo profitti non lontani da quelli del narcotraffico. Ma se la ‘ndrangheta sembra avere un ruolo chiaro nella logistica degli arrivi, Cosa Nostra appare più defilata.

Pagina 4 di 5

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén