Gli ingenti acquisti di gas naturale per gli stoccaggi, un autunno mite e una forte riduzione dei consumi di energia hanno permesso ai paesi Ue di vivere l’inverno senza razionamenti. Non è detto che nel 2024 le condizioni siano altrettanto favorevoli.
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Aumenta la dipendenza della Germania dalle importazioni cinesi, non solo nel settore dei macchinari, ma anche nella chimica. Si tratta di un fenomeno transitorio, legato alla situazione economica e geopolitica dell’Europa, o di un cambiamento strutturale?
I dazi Usa contro la Cina hanno danneggiato soprattutto i consumatori americani, mentre aumentano commercio internazionale ed esportazioni di altri paesi. Sono effetti da valutare con attenzione prima di avviare nuove crociate.
Le esportazioni del Regno Unito verso l’Unione europea sono scese in modo netto. Pur tra mille cautele, il motivo sembra essere la Brexit. Per le importazioni dalla Ue, il calo è minore grazie al regime speciale in vigore fino a luglio. Ma dopo?
Il Wto rappresenta il più importante foro negoziale per le relazioni commerciali multilaterali a livello internazionale. Da alcuni anni però il suo ruolo viene messo in discussione. E anche l’elezione del nuovo direttore diventa così un banco di prova.
Perché tante polemiche sul Memorandum of Understanding tra Italia e Cina? La firma di un paese fondatore della Nato e dell’Unione europea è un successo per la politica estera cinese. Per il nostro paese sono chiari i costi politici, meno i benefici.
L’accesso limitato al mercato interno garantito dalla Cina era probabilmente giustificato nel 2001 quando Pechino ha aderito al Wto. Ora, però, la situazione è completamente cambiata. E per l’amministrazione Trump le alternative ai dazi erano ben poche.
Se il Regno Unito lascerà la Ue senza un accordo, i commerci tra le due aree avverranno in base alle regole del Wto. E i dazi ricadranno anche sui beni intermedi importati per essere poi riesportati. Cambieranno le scelte di localizzazione produttiva?
Lo scontro politico e diplomatico tra Italia e Francia può mettere a rischio i solidi rapporti economici tra i due paesi. Di mezzo ci sono miliardi di import-export e di investimenti finanziari e nell’economia reale. Insomma, il gioco non vale la candela.