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Otto grafici sui dazi statunitensi

Donald Trump, il presidente degli Stati Uniti, ha annunciato nuovi dazi sulle importazioni, colpendo inizialmente la Cina con una dazio del 10 per cento e minacciando misure simili per Canada, Messico e Unione europea. Messico e Canada sono i principali partner commerciali degli Stati Uniti e dipendono fortemente da questo mercato, con oltre il 70 per cento delle loro esportazioni dirette lì. La Cina, invece, ha ridotto la sua dipendenza dagli Usa a seguito della guerra commerciale iniziata nel primo mandato di Trump. Infine, nel 2023 gli Stati Uniti sono stati il principale mercato di sbocco dell’Unione europea, con la Germania e l’Italia tra i maggiori esportatori. Il commercio tra Italia e Stati Uniti, in particolare, è cresciuto costantemente, con esportazioni italiane pari a 67,3 miliardi di euro e un saldo commerciale positivo di 42,1 miliardi.

I dazi potrebbero avere in generale conseguenze economiche significative, aumentando i prezzi negli Stati Uniti e riducendo il commercio internazionale. Ne parliamo in questa serie di grafici.

L’economia europea nella guerra dei dazi

È probabile che l’amministrazione Trump imponga dazi anche sulle esportazioni europee negli Usa. Nello scenario peggiore la Bce potrebbe trovarsi a fronteggiare contemporaneamente il rallentamento dell’attività economica e il rialzo dell’inflazione.

Gas, il prossimo inverno potremmo essere meno fortunati

Gli ingenti acquisti di gas naturale per gli stoccaggi, un autunno mite e una forte riduzione dei consumi di energia hanno permesso ai paesi Ue di vivere l’inverno senza razionamenti. Non è detto che nel 2024 le condizioni siano altrettanto favorevoli.

Per la Germania la Cina è sempre più vicina

Aumenta la dipendenza della Germania dalle importazioni cinesi, non solo nel settore dei macchinari, ma anche nella chimica. Si tratta di un fenomeno transitorio, legato alla situazione economica e geopolitica dell’Europa, o di un cambiamento strutturale?

Chi vince e chi perde nella guerra commerciale Usa-Cina

I dazi Usa contro la Cina hanno danneggiato soprattutto i consumatori americani, mentre aumentano commercio internazionale ed esportazioni di altri paesi. Sono effetti da valutare con attenzione prima di avviare nuove crociate.

Tutta colpa della Brexit

Le esportazioni del Regno Unito verso l’Unione europea sono scese in modo netto. Pur tra mille cautele, il motivo sembra essere la Brexit. Per le importazioni dalla Ue, il calo è minore grazie al regime speciale in vigore fino a luglio. Ma dopo?

Il commercio internazionale in sei grafici

Con la crisi del Wto è in gioco il multilateralismo

Il Wto rappresenta il più importante foro negoziale per le relazioni commerciali multilaterali a livello internazionale. Da alcuni anni però il suo ruolo viene messo in discussione. E anche l’elezione del nuovo direttore diventa così un banco di prova.

Italia-Cina: quel Memorandum è un pasticcio

Perché tante polemiche sul Memorandum of Understanding tra Italia e Cina? La firma di un paese fondatore della Nato e dell’Unione europea è un successo per la politica estera cinese. Per il nostro paese sono chiari i costi politici, meno i benefici.

Se le buone ragioni di Trump scardinano il Wto

L’accesso limitato al mercato interno garantito dalla Cina era probabilmente giustificato nel 2001 quando Pechino ha aderito al Wto. Ora, però, la situazione è completamente cambiata. E per l’amministrazione Trump le alternative ai dazi erano ben poche.

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