Il nuovo scudo anti-spread prevede condizioni severe per il suo utilizzo. Occorrerà rispettare tutte le regole europee e dimostrare di avere un debito sostenibile. Il Consiglio Bce si riserva ampi margini di discrezionalità.
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In quasi tutti i processi inflazionistici i prezzi dei singoli prodotti variano a ritmi molto differenti tra loro, con effetti sull’economia reale. Non è possibile agire utilizzando un unico strumento di politica economica, come i tassi di interesse.
L’aumento dei prezzi delle materie prime energetiche e dei beni alimentari comporta una perdita di consenso per i governi nei paesi democratici e malcontento e rivolte in quelli autocratici. Solo la cooperazione internazionale può arginare la spirale.
Nel 2021, la povertà assoluta in Italia è rimasta stabile: un dato allarmante, considerando i massimi raggiunti nel 2020. Si tratta di un risultato dovuto a forti differenze territoriali, con il Nord in maggiore ripresa.
La Fed ha stabilito un aumento di 50 punti base del tasso di riferimento sui federal funds e ha annunciato l’avvio della riduzione del proprio bilancio. È un chiaro segnale che l’inflazione non è più considerata temporanea. Che farà ora la Bce?
Nel breve periodo gli effetti degli aumenti dei prezzi energetici su famiglie e imprese si possono contenere con trasferimenti e interventi sulle accise. Ma nel lungo periodo bisogna pensare a soluzioni strutturali che non aggravino l’indebitamento.
La guerra in Ucraina ha inevitabili conseguenze su crescita, commerci e inflazione a livello mondiale. Ma cosa succederà quando sarà terminata? Alle previsioni fosche si contrappongono scenari più ottimistici, di continuità con l’ordine attuale.
In Europa torna lo spettro della stagflazione: uno scenario di bassa crescita e alta inflazione. Per evitare il peggio occorre che le banche centrali agiscano sulle aspettative e sul tasso di interesse reale. Due lezioni dagli anni Settanta.
Il Parlamento discute la delega sulla riforma fiscale. Il nostro paese ha un sistema fiscale ben poco progressivo, tanto che il 5 per cento più ricco dei contribuenti finisce per pagare aliquote inferiori rispetto al restante 95 per cento della popolazione. Lo dimostra uno studio, che dà anche alcuni suggerimenti su come intervenire per aumentare l’equità. Contro la ripresa dell’inflazione non serve un calmiere dei prezzi, è più utile favorire la concorrenza attraverso una campagna di informazione verso i consumatori. Anche i media possono aiutare a prevenire la violenza di genere: una ricerca sulle chiamate al numero di assistenza rivela che la notizia di un femminicidio accresce la percezione del rischio e spinge altre vittime di violenza domestica a chiedere aiuto. L’attivismo in associazioni ambientali e culturali non solo ha effetti positivi sul benessere dei singoli, ma rispecchia anche una costruttiva partecipazione alla vita politica. I robot sostituiranno nel prossimo futuro intere categorie di lavoratori? Nuovi studi rimandano un quadro più ottimistico, a patto però di investire sul capitale umano della forza lavoro. Il timore di un grave incidente nucleare, risvegliato dalla guerra in Ucraina, ha portato anche da noi alla ricerca affannosa di farmaci contenenti iodio. Ma la loro assunzione indiscriminata è inutile e anzi può provocare danni.
Spesso un grafico vale più di molte parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici“. Questa settimana abbiamo realizzato una serie di grafici sulle stime dell’impatto delle sanzioni alla Russia.
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