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Più ispezioni e più mirate per ridurre gli incidenti sul lavoro

Qualsiasi campagna per ridurre gli incidenti sul lavoro non può prescindere dalla prevenzione e dal rafforzamento dell’attività ispettiva. Cinque anni dopo la sua istituzione è tempo di ripensare all’idea di un unico Ispettorato nazionale del lavoro, il cui fallimento era stato preannunciato.

Il Punto

La cosiddetta “flat tax” del governo prevede Iva forfettaria estesa ai ricavi fino a 65 mila euro con aliquota unica al 15 per cento e – fino a 100 mila – imposta sostitutiva del regime ordinario. Incentivi all’elusione che riducono le entrate dello stato e sono ingiusti verso chi non è lavoratore autonomo. Parlando di iniquità, ne crea anche il reddito di cittadinanza. Uguale per tutti malgrado il diverso costo della vita tra metropoli e provincia oltre che tra Nord e Sud. E poi c’è la contabilizzazione della pensione civile per disabili come reddito ai fini Isee, l’indicatore usato per determinare il nuovo sussidio.
Tra le opposte fazioni contro o pro immigrazione andrebbe sperimentata una via di mezzo nei confronti sia dei richiedenti asilo che dei migranti economici. Tra l’altro, programmando flussi di lavoratori stranieri da determinati paesi e investendo di più sull’integrazione (corsi di italiano e mediatori culturali).
È una vera rivoluzione – non una semplice evoluzione tecnologica – quella che si preannuncia con la rete mobile 5G, piattaforma per il nuovo ecosistema digitale costituito da servizi innovativi nella “data economy”: trasporti, industria, media, entertainment, energia, sanità, agricoltura. E in un futuro vicino, la 5G tv.
All’esame del Parlamento la riforma di gestione e regolazione del settore idrico. Con un forte ridimensionamento del ruolo dell’autorità indipendente (Arera), si rischia di tornare agli anni Ottanta, fermando un faticoso processo di modernizzazione. A danno di cittadini e casse dello stato. Un’authority quasi sconosciuta è invece l’Ispettorato nazionale del lavoro nato quattro anni fa. Ha concentrato funzioni di vigilanza del ministero del Lavoro, dell’Inps e dell’Inail. Ma non è mai decollato. Le previste nuove assunzioni e risorse economiche aiuteranno ma c’è ancora molto da fare, a partire da una riforma del sistema sanzionatorio. Sullo sfondo, i dati sugli infortuni sul lavoro sono peggiorati nell’ultimo anno.

All’Ispettorato del lavoro manca ancora il salto di qualità*

La legge di stabilità 2019 prevede nuove assunzioni e risorse economiche per l’Ispettorato nazionale del lavoro. È un primo passo, ma c’è ancora molto da lavorare se si vuol far decollare il progetto di una efficace vigilanza sul mercato del lavoro.

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