L’invecchiamento della popolazione mette a rischio la sostenibilità del sistema pensionistico. Occorre incentivare il prolungamento dell’attività lavorativa e controllare meglio le uscite anticipate. In più servono politiche di sostegno alla natalità.
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Cresce la quota di lavoratori che usufruisce dei permessi retribuiti garantiti dalla legge 104. Li richiedono in prevalenza le donne. Mentre le differenze territoriali non seguono il tradizionale divario Nord-Sud. Per l’assistenza servono più strumenti.
L’invecchiamento della popolazione spinge al ribasso i tassi di interesse reali. La crescente scarsità della forza lavoro riduce infatti la domanda di investimenti, mentre l’allungamento dell’aspettativa di vita porta le famiglie a risparmiare di più.
La proposta di Letta di una dote per i giovani da finanziare con un aumento delle imposte di successione riapre il dibattito sull’equità generazionale. Come scongiurare un’eccessiva concentrazione di ricchezza. Tra gli effetti del progressivo invecchiamento della popolazione c’è il anche calo dei tassi di interesse reali. Le ragioni? La crescente scarsità di forza lavoro e la maggiore propensione al risparmio. Per rimediare alla crisi dell’istruzione professionalizzante in Italia, il Pnrr si propone di investire sugli Istituti tecnici superiori. Nel Piano però manca ancora il necessario coordinamento tra Its e università.
La questione della sospensione dei brevetti sui vaccini è più complessa di quanto possa sembrare. E nella “diplomazia vaccinale” tornano ad avere un ruolo centrale le organizzazioni internazionali. Oltre a giovare all’ambiente, la transizione ecologica può trasformarsi in un’opportunità economica per molti paesi emergenti. È il caso della Cina, che sulle energie rinnovabili sta facendo passi in avanti.
Per i club secessionisti che avrebbero dato vita alla Superlega di calcio, le sanzioni minacciate dall’Uefa violerebbero la legge antitrust. Un paradosso, trattandosi di alcune delle società più potenti al mondo.
È online la decima puntata de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info: “La politica monetaria che verrà”, ospiti Angelo Baglioni e Tommaso Monacelli. Venerdì parleremo di integrazione e gestione dei fenomeni migratori.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
“Il ritorno dello stato: imprese, comunità, istituzioni”. Sarà questo il tema del Festival dell’Economia 2021, in programma a Trento dal 3 al 6 giugno. Qui tutti gli eventi. Cinque i Forum organizzati da lavoce.info: salute, welfare, stato imprenditore, mobilità sostenibile e infrastrutture digitali. E i nostri redattori dialogheranno con alcuni dei ministri invitati.
Il censimento cinese fotografa una popolazione che invecchia rapidamente: una condizione da paese avanzato per un’economia per molti versi ancora in via di sviluppo. Un quadro demografico che rischia di causare problemi economici rilevanti.
Pechino ha subito meno contraccolpi dalla crisi pandemica rispetto al resto del mondo ed è tornata a correre, grazie soprattutto agli stimoli fiscali e alla domanda esterna. Ma preoccupano il calo della produttività e l’invecchiamento della popolazione.
Germania e Italia condividono il primato di paesi più anziani d’Europa. Nel 2015, però, Berlino ha aperto le porte all’ingresso di profughi, spesso giovani. È una precisa scelta politica che dà vantaggi demografici, ma non è esente da problematiche.
I cambiamenti demografici hanno effetti sull’andamento dell’occupazione. Il numero di occupati sale negli ultimi anni anche perché cresce quello degli ultracinquantenni. Nelle classi più giovani invece la dinamica della popolazione ha ricadute diverse.
L’invecchiamento della popolazione è una tendenza mondiale. Però l’Italia è tra i paesi che più l’hanno accelerata. È soprattutto la persistente bassa fecondità che continua ad alimentare i nostri squilibri demografici. E ci sarà un prezzo da pagare.
I lavoratori domestici – badanti comprese – sono in Italia oltre 2 milioni, molti dei quali stranieri. E quasi il 60 per cento non è in regola. Ricorrere come in passato a una sanatoria non basterebbe a garantire benefici sostenibili a lungo termine.