Il divario retributivo si manifesta in vari aspetti della vita sociale ed economica, dai ruoli di leadership alle opportunità professionali. Ma una delle sue espressioni più evidenti è la persistente disuguaglianza nelle retribuzioni di uomini e donne.
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La Corte di giustizia ha stabilito che anche i datori di lavoro domestico devono avere un sistema di rilevazione dell’orario svolto dal lavoratore, per tutelarne i diritti. Come evitare che si trasformi in un peso burocratico aggiuntivo sulle famiglie.
Il governo lavora a un decreto con uno sconto temporaneo sulle bollette energetiche di famiglie e imprese. Costerà allo stato circa 3 miliardi. Il prezzo del gas è però nettamente diminuito dal picco di febbraio 2022, altre voci guidano i rincari.
I governi degli ultimi anni hanno cercato di ridurre il cuneo fiscale e aumentare i salari netti dei lavoratori dipendenti con riforme che hanno pesato non poco sul bilancio pubblico. I risultati ci sono stati. Poi, è arrivata la fiammata dell’inflazione.
La riforma della giustizia del 2012 doveva ridurre i tempi dei procedimenti, ma ha prodotto conseguenze inaspettate sul sistema bancario, con un aumento dei crediti deteriorati. L’efficienza del sistema giudiziario è cruciale per la stabilità economica.
La rivalità tra cuochi italiani e francesi è leggendaria. Se ci affidiamo ai numeri della Guida Michelin, la Francia è in vantaggio, con più ristoranti stellati. Ma l’Italia risponde con un’esperienza più accessibile, che suscita anche più entusiasmo.
Il numero di disoccupati che in Italia utilizzano Internet per cercare lavoro è raddoppiato negli ultimi anni. L’abitudine si è diffusa in modo omogeneo tra diversi gruppi della popolazione. Ma i vantaggi non sono così forti come si potrebbe pensare.
Il problema della carenza di medici di famiglia non è tanto nei numeri. Conta di più l’orario di lavoro, il fatto che lavorano da soli e che ci sono dottori con troppi pazienti e altri che ne hanno troppo pochi. Una soluzione semplice ci sarebbe.
Dalla fine della crisi Covid, l’occupazione è cresciuta molto in Italia. Eppure, il confronto con gli altri paesi ci relega ancora all’ultimo posto in Europa per tasso di occupazione, instabilità del posto di lavoro e part time involontario delle donne.