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Tag: Lehman

Il Punto

Giusto dieci anni fa falliva Lehman Brothers. Da allora salvataggi, ricapitalizzazioni e nuove regole che hanno fatto salire il costo dell’attività bancaria. Ma la finanza – specie quella non regolata – è rimasta rischiosa. Sui nostri istituti pesano troppi titoli pubblici e crediti deteriorati in portafoglio, oltre all’errata applicazione retroattiva del bail-in.
Nei primi cento giorni di governo, tante chiacchiere ma zero provvedimenti per aiutare un’economia in rallentamento. Occorre invertire la tendenza con una strategia chiara per ridare fiducia agli investitori e rassicurare gli italiani. Nel frattempo la maggioranza licenzia il presidente Consob Mario Nava e l’esecutivo si esercita con armi di distrazione di massa come la proposta di chiusura domenicale del commercio. Che favorirebbe una platea di dipendenti e piccoli esercenti (oltre al commercio on-line) a discapito di milioni di consumatori e delle aziende della distribuzione moderna.
Da Francoforte niente sconti. Il presidente della Bce Mario Draghi, ricordando i danni delle parole estive della politica italiana, ha per ora confermato le previsioni di crescita dell’Eurozona e l’intenzione della Bce di concludere il programma di acquisto di titoli alla fine del 2018.
Il Parlamento di Strasburgo ha approvato la direttiva europea sul copyright, un punto a favore per i produttori di contenuti on-line rispetto alle grandi piattaforme che distribuiscono (motori di ricerca e social network). Un riequilibrio forse necessario. Ma ora la normativa Ue dovrà essere validata dai parlamenti nazionali.
Sul sistema pensionistico continuano a pesare dubbi di sostenibilità sul lungo periodo. Ma il governo insiste a concentrarsi su obiettivi elettoralistici di breve termine: quota cento per andare in pensione, pensione di cittadinanza, taglio delle pensioni d’oro.

Una lettera di Carlo Favero su vaccini e referendum, cioè sulla difficoltà di sviluppare un dibattito pubblico informato.

Il Punto

Molti brindano al progetto di fusione tra Deutsche Bank e Commerzbank. Due fra le banche più esposte al rischio nell’Eurozona. Che non ha davvero bisogno della nascita di un colosso da 2.300 miliardi di attivo. Con seri problemi di antitrust e di rischio sistemico. Pare comunque che non si faccia. Meglio così. Cade in questi giorni l’anniversario del fallimento di Lehman Brothers che otto anni fa diede il via alla crisi finanziaria. La Fed avrebbe potuto salvare la banca. Ma prevalsero le scelte del segretario al Tesoro di allora, Henry Paulson, che non voleva essere ricordato come Mister Bailout.
Nel nostro paese ci sono meno omicidi che in Francia o in Germania. Eppure gli italiani sentono un forte senso di insicurezza. Molto influenzato dalla rappresentazione della realtà fornita dai media. Per capire se effettivamente la sicurezza è aumentata o diminuita bisogna guardare i dati del passato e degli altri paesi.
La promessa del governo è che rapidamente scenderanno da 9 mila a mille le società partecipate dal settore pubblico. Lo strumento è il testo unico approvato in agosto. Ma proprio qui, tra le pieghe di disposizioni, eccezioni e fumosità da Azzeccagarbugli, si annidano tranelli che non fanno ben sperare.
Trovare in Italia un lavoro con un dottorato di ricerca nel cv è più facile che con la laurea. Ma quasi un terzo di chi ottiene il titolo e non rimane in università afferma che il pezzo di carta non gli è stato utile. Abbiamo cioè pochi dottori di ricerca (sotto la media Ocse) ma – paradossalmente – troppo istruiti.
Ringraziamo i lettori-sottoscrittori de lavoce.info che hanno partecipato al convegno annuale svoltosi mercoledì scorso. A disposizione di tutti i materiali di discussione presentati dai cinque relatori.

Nel momento della scomparsa di Carlo Azeglio Ciampi, la redazione de lavoce.info ricorda l’uomo che, ricoprendo le più alte cariche istituzionali, ha saputo guidare il paese con alto senso dello stato, con visione europea, grande onestà e intelligenza.

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