Nasce l’Agenzia nazionale per le politiche attive del lavoro, arriva l’assegno di ricollocazione e mutano alcune caratteristiche del rapporto pubblico-privato nella fornitura dei servizi. Cosa determinerà il successo dei nuovi strumenti e quale sarà il costo per lo Stato.
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A partire dal primo maggio 2015 la Nuova assicurazione sociale per l’occupazione (Naspi) prenderà il posto sia dell’Aspi, sia della mini-Aspi. L’innovazione principale riguarda l’abbattimento dei requisiti contributivi e di anzianità assicurativa, che vengono portati rispettivamente a 30 giornate di lavoro effettive nei 12 mesi precedenti l’inizio del periodo di disoccupazione e a 13 settimane di contributi versati negli ultimi quattro anni.
Ammortizzatori sociali: cosa va bene e cosa no
Di Ugo Trivellato
il 27/02/2015
in Commenti e repliche
Lo schema di decreto legislativo sugli ammortizzatori sociali, approvato dal Consiglio dei ministri il 24 dicembre 2014, ha dovuto attendere 20 giorni, e accogliere alcune modifiche volte ad assicurarne la copertura finanziaria, per la “bollinatura” da parte della Ragioneria generale dello Stato e il successivo inoltro al Parlamento. È stato poi approvato dal Consiglio dei ministri il 22 febbraio senza modificazioni, a quanto si apprende dal comunicato della presidenza del Consiglio.
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