I cambiamenti climatici non si sono fermati con la pandemia. E dunque anche in una situazione economica molto difficile il problema non può essere ignorato. L’Europa ne è consapevole e con il Next Generation EU apre grandi opportunità di rinnovamento.
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Il Recovery Plan è il più importante piano di politica economica degli ultimi trenta anni. Ma la sua seconda versione è un documento politico senza analisi economica, con obiettivi contraddittori e che non corrisponde a quanto chiede la Commissione.
Le classificazioni usate per definire e valutare le politiche economiche appaiono obsolete. Se decidesse di classificare come investimenti alcune spese oggi definite correnti, l’Unione europea dimostrerebbe che i suoi valori stanno veramente cambiando.
Non basta indicare i settori sui quali riversare le risorse del Next Generation Eu. Per il successo del piano di rilancio è altrettanto cruciale “come” si spendono i fondi. Ed è qui che entra in gioco la valutazione, un concetto poco amato in Italia.
Il successo del programma di investimenti NextGen è legato al miglioramento della capacità del settore pubblico di realizzare i progetti. Urge ripensare l’intera struttura, a partire dalla separazione delle carriere di manager e professionisti.
Nella bozza del Pnrr a “Istruzione e ricerca” sono destinati 19,2 miliardi. Per evitare l’eccessiva frammentazione delle risorse, si deve partire da un’analisi attenta delle cause dei problemi e su questa base formulare proposte per risolverli.
Il Piano italiano per il Next-Generation EU dedica 4,2 miliardi a iniziative volte alla parità di genere. È una somma sufficiente? Solo per aumentare l’offerta di asili nido servirebbe uno sforzo maggiore, che però sarebbe ampiamente ripagato.
Solo 9 miliardi alla sanità nel Piano da finanziare con il Recovery Fund. Gli altri fondi necessari andranno presi a prestito. Ma il Ssn sarà capace di generare le risorse per ripagare il debito? Servono gli investimenti giusti e un cambio di paradigma.
Il Piano di ripresa e resilienza è ben fatto. Ma tanti sono i progetti da realizzare e le risorse da spendere in poco tempo. Trovare la governance adatta ed evitare i rischi di possibili fibrillazioni politiche richiede un consenso ampio nella società.
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