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Occupazione: l’eredità del governo Renzi

Gli interventi sul mercato del lavoro sono la vera eredità del governo Renzi. Se l’obiettivo di Jobs act e nuovo contratto a tutele crescenti era ridurre l’occupazione precaria, i risultati sono soddisfacenti. Se invece si voleva aumentare il numero dei giovani al lavoro, gli esiti sono deludenti.

Il Punto

Il ministro Poletti difende la sostenibilità delle nuove misure sulle pensioni. Che non convincono, però, l’Inps, preoccupato dalla creazione di “debito implicito”: provvedimenti come questi, con costi limitati nel breve termine, possono domani far aumentare fortemente gli oneri sulle generazioni future.
Dai dati sul lavoro di dicembre 2016 si vede che il Jobs act – con 242 mila nuovi posti di lavoro rispetto ai 12 mesi precedenti (+1 per cento) – ha in effetti creato occupazione. Ma tutta la crescita ha riguardato gli over 50 e non i giovani che delle nuove opportunità avrebbero dovuto beneficiare in modo particolare.
In attesa del 7 febbraio, prima giornata contro il bullismo, ricordiamo che in quinta elementare 4 ragazzi su 5 lamentano di esserne bersaglio proprio a scuola. Il fenomeno è in crescita, più diffuso tra maschi e tra studenti provenienti da un contesto sociale debole, specie se d’immigrazione. Il decreto sui nidi, i “servizi educativi integrati alla scuola per l’infanzia”, riconosce l’importanza di iniziare al più presto il percorso educativo. Ma i 229 milioni annui stanziati sono una goccia nel mare dei bisogni territoriali. C’è chi non è abbastanza povero per godere di accesso gratuito e non abbastanza ricco per pagarlo a cuor leggero.
Per combattere il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale, il Nobel Joseph Stiglitz e l’esperto di anti-corruzione Mark Pieth hanno stilato una serie di suggerimenti per le autorità di tutti i paesi. Dalla lotta ai prestanome alla protezione dei “whistle-blower”, dallo scambio di dati fiscali ai limiti sull’uso di contante.

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L’occupazione nel 2016 è cresciuta. Merito del 2015*

Gli occupati sono significativamente aumentati nel 2016. Ma si tratta di una crescita che è stata sostanzialmente “generata” nel 2015. Perché gli incentivi varati per quell’anno hanno avuto successo, con un forte impatto sulla domanda di lavoro. Quelli per il 2016 sono stati un premio alle aziende.

Il Punto

Il mercato del lavoro nel 2016 – in 11 mesi su 12 – ha messo a segno un aumento di occupati. Tutti posti di lavoro dipendente il cui livello è ritornato ai massimi del fatidico 2008. La decontribuzione ha funzionato sul 2015, mentre per l’anno appena finito si è risolta in un regalo a chi avrebbe assunto comunque. I voucher hanno avuto una larga diffusione. Così larga da far pensare ad abusi. Ma hanno una loro funzione: è il caso di rivederne le regole piuttosto che abolirli come chiede la Cgil. Delimitarne l’uso senza incoraggiare il sommerso è difficile.
Arriva la pronuncia della Consulta sulla costituzionalità dell’Italicum. E apre nuovi scenari sul sistema elettorale con cui andremo a votare. Complicata la ricerca di un accordo dall’assetto tri-quadripolare del sistema politico e dalla presenza di piccole formazioni fortemente ostili alle soglie di sbarramento.
Il ricco contribuente estero che prende la residenza in Italia può versare 100 mila euro per estinguere ogni pretesa del fisco italiano sul suo tesoretto estero. Così per 15 anni. Lo stabilisce la legge di bilancio 2017 che introduce questa imposta sostitutiva e forfettaria. In forte odore di incostituzionalità e di dumping fiscale.
Nella nomina degli organi societari delle quotate da qualche tempo c’è la tendenza degli investitori istituzionali a votare le liste proposte dai soci di maggioranza. Un’astuzia per svolgere un ruolo di governo-ombra delle imprese? O un riconoscimento agli amministratori che si mostrano più trasparenti e aperti?
Confermati, nella legge di bilancio 2017, i tradizionali incentivi fiscali per la ristrutturazione di immobili.  Per favorire la sostenibilità ambientale e la sicurezza – anzitutto antisismica – delle case. Un’analisi fatta sul territorio toscano individua gli elementi che incoraggiano o meno a mettere in cantiere questi interventi.

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Non è un mercato del lavoro per giovani

La disoccupazione giovanile continua a essere un problema irrisolto in Italia. Se in generale l’occupazione aumenta, seppur lentamente, non si può dire altrettanto per le fasce d’età più giovani. Neanche il Jobs act ha dato gli effetti sperati. Il problema della lunga transizione scuola-lavoro.

Occupazione: un inaspettato sole di fine estate

L’occupazione ha continuato a crescere anche nel secondo trimestre. Si tratta per lo più di contratti a tempo indeterminato. Buone notizie anche per i giovani. Ma le preoccupazioni in vista dell’autunno non mancano: dal Pil fermo alla fine degli incentivi, passando per il referendum costituzionale.

Il Punto

Sul mercato del lavoro scendono gli inattivi e aumentano gli occupati, anche quelli tra i 15 e i 34 anni. Insomma un secondo trimestre sorprendentemente positivo. Ma con il Pil a crescita zero l’aumento dei posti di lavoro non può durare.
Matteo Renzi parte lancia in resta contro le slot machine promettendo misure draconiane. Speriamo che alle parole seguano i fatti e tutto non si stemperi nell’ambiguità dello stato che da una parte fa campagne contro la ludodipendenza, dall’altra incassa una bella fetta dei profitti del gioco d’azzardo.
In vista della Legge di bilancio – che potrebbe includere modifiche delle aliquote Iva legate alle “clausole di salvaguardia” – vale la pena vedere come ha funzionato lo “split payment”, introdotto nel 2015 per eliminare l’evasione di questa imposta da parte dei fornitori della Pa. A conti fatti sono arrivati 2,2 miliardi di gettito in più.
La bassa spesa per asili e scuole materne obbliga le nonne a fornire un welfare supplementare. Messo in crisi, però, dall’innalzamento dell’età di pensione, come rivelano i numeri di una ricerca. Nel Fertility day sarebbe stato meglio parlare di investimenti pubblici negli strumenti di conciliazione lavoro-famiglia.
Frenare le migrazioni investendo nei paesi da cui originano? Si è già tentato, spesso con risultati fallimentari a tutto vantaggio dei regimi corrotti. Per impostare in maniera diversa il rapporto con l’Africa occorre coinvolgere le multinazionali e aprire maggiormente l’Europa ai prodotti africani.
Con l’affermazione del movimento Occupy nelle elezioni locali, Hong Kong è ridiventata una spina nel fianco del governo di Pechino. Che deve essere molto cauto nell’imporre il proprio dirigismo perché l’ex protettorato britannico rimane il principale crocevia dei flussi finanziari da e per la Cina.

Gabbie salariali: il caso è chiuso*

Le moderne tecniche statistiche permettono di rispondere a quesiti a lungo dibattuti. Come le gabbie salariali, il sistema di differenziazione territoriale delle remunerazioni in vigore nel secondo dopoguerra. Uno studio suggerisce che l’effetto sull’occupazione di quegli anni sia stato modesto.

Selfie in chiaroscuro della società italiana

Dal Rapporto Inps 2016 emerge non solo la perdita di milioni di posti di lavoro, ma anche come la crisi abbia ridotto il numero delle imprese e indotto una loro maggiore concentrazione. Così la ripresa dell’occupazione è lenta e spesso part-time. Modello insostenibile per la non autosufficienza.

Il Punto

Indebolito dal primo turno delle elezioni amministrative, il premier Matteo Renzi si trova un’altra gatta da pelare. Il bonus di 80 euro – suo grande successo del passato – è stato un regalo temporaneo per un milione e mezzo di cittadini – quelli agli estremi della fascia dei beneficiari. Chi stava in alto e chi troppo in basso si è ritrovato a non averne più diritto una volta fatti i conti sui redditi effettivamente percepiti.
In vista della legge di stabilità 2017, si parla di un’altra voluntary disclosure per regolarizzare capitali illegalmente detenuti all’estero. La prima, nel 2014, ha fatto emergere 60 miliardi (35 in meno dello “scudo” del 2009) con un gettito di 3,8 miliardi. Una sua ripetizione rischia però di annacquare la lotta all’evasione.
Da inizio 2016 rallentano le assunzioni a tempo indeterminato. Pesano la riduzione degli sgravi contributivi e la più lenta crescita del secondo semestre 2015. Rispetto a gennaio 2014, nel mercato del lavoro rimangono 500 mila occupati stabili in più. E una disoccupazione in lento calo.
Laburista sganciato dal vertice del partito, origine pakistana e islamico, da un mese sindaco di Londra, Sadiq Khan è quanto di più diverso si possa immaginare dal premier Cameron. Eppure insieme hanno fatto un comizio contro l’uscita del Regno Unito dalla Ue. Brexit divide i simili. Il rischio Brexit unisce i diversi.
Banche e imprese industriali europee, anche italiane, hanno pagato multe salate al governo Usa per violazione delle sanzioni contro paesi nella loro lista nera (come Iran, Cuba, Sudan). Le misure contro la Russia potranno portare altre grane alle nostre aziende che vi sviluppano un volume d’affari di 21 miliardi.
La cura dell’epatite C è stata rivoluzionata da un nuovo farmaco salvavita. Ma il suo prezzo è talmente alto che in Italia viene somministrato solo a pochi su un milione di malati. Chiamiamolo farmaco salva-poche-vite, allora.
Al Festival dell’Economia di Trento, appena concluso, si sono tenuti tre forum sotto la testata de lavoce.info. Ecco i video di questi dibattiti.

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