Benché abbia costi evidenti, la sospensione delle attività lavorative riduce i contagi e i decessi da Covid-19. E gli effetti positivi si fanno sentire anche nelle aree vicine. Ecco perché le scelte dovrebbero essere prese a livello centrale.
Tag: pandemia Pagina 9 di 11
Una pessima gestione della pandemia e delle sue conseguenze economiche, lo spettro di una Brexit senza accordo e le aspre lotte nella cerchia del primo ministro non minano la popolarità del governo Johnson. Perché anche l’opposizione è alla deriva.
A qualsiasi età si può imparare qualcosa di nuovo. Lo dimostra il gruppo di persone di più di 80 anni che nel 2019 ha seguito un corso sull’uso dei social media. E con le nuove conoscenze hanno affrontato meglio l’isolamento sociale durante il lockdown.
La condivisione dei dati e la ricerca multidisciplinare tra economisti ed epidemiologici sarebbero di grande aiuto per affrontare le scelte imposte dal diffondersi del Covid-19. Serve una modellistica che includa aspetti epidemiologici ed economici.
Le pandemie del passato ci aiutano a capire quali potrebbero essere gli effetti redistributivi del Covid-19. È vero che la peste nera ridusse la disuguaglianza, ma in altri casi non è stato così. E dopo la spagnola povertà e disparità aumentarono.
Bisogna partire dal bilancio della presidenza Trump per capire cosa potrà accadere negli Stati Uniti dopo il voto. Sarà comunque difficile ricostruire la coesione sociale. E lo stesso risultato delle elezioni potrebbe essere messo in discussione.
Misure restrittive temporanee e adottate per singoli comuni o sistemi locali del lavoro possono aiutare a ridurre la diffusione del coronavirus senza penalizzare troppo l’attività economica. Lo mostra uno studio sulle zone rosse istituite il 9 marzo 2020.
Anche negli Stati Uniti la pandemia cambia l’attitudine verso la sicurezza sociale. L’esposizione oggettiva o percepita al Covid-19 fa aumentare il sostegno ai programmi pubblici di assistenza sanitaria e protezione sociale. I risultati di uno studio.
Conoscere il numero di persone entrate in terapia intensiva nelle 24 ore è fondamentale per capire l’evoluzione dei contagi. Ma il dato non è pubblico. Diventa così difficile stabilire se le misure di contenimento già adottate siano state o meno efficaci.