La Commissione europea ha gestito i negoziati con le case farmaceutiche per la fornitura dei vaccini anti-Covid. I contratti conclusi derogano però dalle stesse norme europee sulla trasparenza. L’emergenza sanitaria non è una giustificazione.
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La speranza di uscire presto dalla pandemia è legata allo sviluppo di un vaccino. Le aziende farmaceutiche potrebbero però imporre prezzi troppo alti, anche per la frammentazione della proprietà intellettuale. Due iniziative per scongiurare i rischi.
Quali politiche adottare per affrontare la ripresa della pandemia? Se una completa separazione per fasce di età è di difficile attuazione, si può procedere per gradi. Scongiurando così un lockdown totale. Grandi speranze ha suscitato la notizia dell’efficacia del vaccino sperimentale Pfizer-Biontech. Attenzione però ai rischi legati ai brevetti, a partire dal prezzo che le aziende decideranno di imporre. A fare le spese della pandemia è anche la statistica: l’indice dei prezzi, per esempio, non riesce a tener conto dei cambiamenti improvvisi nei consumi. Con conseguenze rilevanti sui salari.
Nuove prospettive si aprono per i rider dopo la decisione di JustEat di inquadrarli come dipendenti. Resta però necessaria una deroga rispetto alla disciplina generale del lavoro subordinato. Con il dl “semplificazione” molti comportamenti negligenti dei funzionari della Pa saranno derubricati in nome dello snellimento burocratico. Ma il rischio è di favorire ulteriori sprechi e inefficienze.
Sbaglia chi pensa che, con la vittoria di Biden, gli Stati Uniti torneranno al multilateralismo di Obama. Ecco perché l’Europa deve proseguire sulla strada dell’autonomia strategica dagli Usa.
Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.
Continua la nostra collaborazione con Economia24, la trasmissione economica di RaiNews24: nell’ultima puntata Pietro Ichino ha parlato di politiche attive del lavoro, blocco dei licenziamenti e contratti dei rider.