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Tag: procedura d’infrazione

Stabilimenti balneari: che tipo di gara organizzare

La Commissione europea ha aperto una procedura d’infrazione contro l’Italia per la proroga al 2033 delle concessioni balneari. Un’assegnazione per gara comporta però problemi specifici in questo campo. Ecco un meccanismo che ne risolverebbe molti.

Il Punto

Cittadini con redditi medio-bassi, i gilet gialli in Francia chiedono un prezzo più basso del carburante e meno tasse. Il presidente Macron – nella difficoltà di salvaguardare insieme l’equità e l’ambiente – fa qualche concessione. Ma a che prezzo? Intanto, l’allentamento del rigore di bilancio della Francia potrebbe giovare al nostro governo impegnato in un negoziato con la Ue sull’orlo della procedura d’infrazione. Un accordo eviterebbe altri guai sui mercati finanziari. Ma il braccio di ferro è soltanto rimandato a primavera.
Mentre l’euro sta per compiere 20 anni (anche se la circolazione della moneta seguì di tre anni), il presidente della Bce Mario Draghi ricorda che, purtroppo, non tutti i cittadini ne hanno beneficiato. Con ciò identificando, senza dirlo, una delle cause dell’esplosione di populismo ed euroscetticismo. Eppure la moneta unica è stata un argine contro la crisi e la politica della Bce – pur azzerando gli acquisti netti di titoli sui mercati – sarà orientata ad assecondare la crescita nel 2019.
In vista dell’eco-tassa a cui pensa il governo, facciamo un confronto dei carichi fiscali sulle auto nei principali paesi europei. Su acquisto e possesso del veicolo pesano di più in Italia e Regno Unito che in Francia e Germania. E questi due paesi premiano le elettriche e le ibride.
I compiti a casa fanno bene agli studi? Un po’ sì ma senza eccessi. La questione però non si risolve con una circolare del Miur come vorrebbe il ministro Bussetti. Ciò che fa davvero male all’apprendimento sono le pause troppo lunghe nel calendario scolastico. Ci sarebbero da adottare soluzioni già sperimentate.
I roghi ai magazzini stipati di rifiuti sono solo una faccia della medaglia: oltre ai comportamenti criminali abbiamo anche regioni più che virtuose nel trattamento della spazzatura. Che mediamente, però, per quasi un quarto finisce in discarica, mentre la Ue chiede di scendere sotto il 10 per cento entro il 2035. Bisogna darsi una mossa.
A tre anni dall’arrivo di Netflix e dei suoi concorrenti, sta cambiando il modo di “consumare” tv in Italia. I numeri dicono che nel 2020 la tv broadband sarà la modalità principale di accesso ai contenuti televisivi per 8,5 milioni di abitazioni. Perché sfrutta meglio le opportunità offerte dall’evoluzione tecnologica.

Il Punto

Mentre Germania e Francia provano a dare concretezza alla proposta di Macron per rilanciare l’Europa (un bilancio comune per l’Eurozona, con fondi per lo sviluppo a chi è in regola), il governo Conte va avanti ad attuare la manovra bocciata dalla Ue. Probabilmente partirà la procedura di infrazione, forse un po’ attenuata dai marginali e poco credibili correttivi proposti dall’esecutivo. Nella finanziaria 2019 c’è un bel regalo per tanti lavoratori autonomi e imprese individuali: il regime di tassazione dei “minimi” viene esteso a tutti gli indipendenti sotto 65 mila euro di ricavi. Risultati sicuri: perdita di gettito per lo stato, ingiustizia rispetto a dipendenti e pensionati, incentivo per le imprese a rimanere piccole. Anche l’anticipo dei pensionamenti con “quota 100” sarà un probabile regalo ai 475 mila aventi diritto, finanziato come in passato dai più giovani. Con “coperture” temporanee e nuove iniquità anche a carico delle donne (del tutto trascurate in questa legge di bilancio). In ogni caso si può stimare che la bassa crescita e l’alta disoccupazione degli ultimi 20 anni abbiano già ridotto l’importo della pensione futura rispetto al 1995, anno di avvio del sistema contributivo, quando si puntava su un Pil in aumento all’1,5 per cento annuo.
Bel sogno (o pura propaganda) proclamare, come Di Maio, “rifiuti zero, tutto riciclato”. In un futuro possibile si dovrà sempre bruciare una parte di spazzatura. In paesi come Germania, Svezia, Olanda tra un terzo e metà finisce nei termovalorizzatori. Che producono energia e sono a bassa influenza camorristica.
Con la controversa nomina a Ceo di Tim, Paolo Gubitosi trova sul proprio tavolo vari dossier delicati. A partire dallo scorporo della rete, potenziale infrastruttura a controllo pubblico che ingolosisce la politica ma anche asset strategico e unico per l’ex TelecomItalia, grande società oggi zavorrata dai debiti.
Nulla di nuovo nella pretesa del ministro dell’Interno Salvini di rafforzare “finalmente” le forze di polizia con circa 6 mila nuove assunzioni. Era già previsto nei programmi del governo Gentiloni.

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