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Tag: questione meridionale

Il Punto

Oggi è la Giornata delle donne e delle ragazze nella scienza, nata per combattere gli stereotipi che vogliono il genere femminile “meno portato” per queste materie. In economia le cose non vanno meglio, visto che poche ragazze scelgono questo corso di studi benché apra buone prospettive di lavoro, reddito e carriera. Una ricerca suggerisce che per superare il divario di genere nelle materie economiche bisogna intervenire presto, all’inizio delle carriere scolastiche, puntando sulla matematica. Il lavoro delle donne si intreccia con la questione meridionale perché un più basso livello di istruzione delle ragazze del Sud e la mancanza di servizi alle famiglie comportano una scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro, ostacolando la crescita del Mezzogiorno. Tra le proposte di riforma dell’Irpef circola anche quella di azzerare o dimezzare l’imposta per i giovani. Ma è un’idea che produrrebbe effetti regressivi. L’altissima quantità di elettricità consumata dalle blockchain è uno spreco o è energia ben spesa? Dipende dal giudizio che si ha sull’utilità di queste tecnologie.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”.

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Lavoro femminile e questione meridionale: incroci pericolosi

La scarsa partecipazione femminile al mercato del lavoro è uno degli elementi alla base della bassa crescita del Mezzogiorno. La Calabria rappresenta una delle regioni più problematiche. Mancanza di servizi alle famiglie e minore livello d’istruzione sono tra gli ostacoli a uno sviluppo duraturo e diffuso.

Due Italie non solo nei salari

Le differenze del costo della vita tra Nord e Sud Italia sono fra le più alte al mondo. Perché allora non si verifica un esodo verso il Meridione dei dipendenti pubblici? Perché bisogna considerare anche la qualità dei servizi e le opportunità di lavoro.

Tra Nord e Sud un divario che rischia di diventare un abisso

Le differenze territoriali del mercato del lavoro si sono accentuate dopo la grande recessione. Non solo al Sud l’occupazione è più scarsa rispetto al Nord, ma è anche meno intensa in termini di ore lavorate. Ed è sempre meno stabile e sempre meno qualificata.

Il Punto

Dopo 300 giorni di “cambiamento” sbandierato senza cambiare granché, il governo prepara un decreto per sostenere l’economia: dall’attivazione degli investimenti già finanziati a un taglietto del cuneo fiscale, più altre misure non rivoluzionarie che si potevano fare otto mesi fa. Mentre il ministro dell’Interno (e di Tutto il Resto) promette una flat tax al 15 per cento sul reddito delle famiglie che guadagnano meno di 50 mila euro. Per gli altri tutto come oggi. Fanno circa 17 miliardi di entrate in meno. Vediamo chi guadagna e chi perde.
La morte di Alan Krueger, brillante economista e consulente di Clinton e Obama, lascia un grande vuoto nella cultura e nella politica. È stato l’esempio di come uno studioso possa mettere la sua capacità di analisi dei dati a disposizione di chi deve prendere decisioni che condizionano il benessere di tutti.
Con la riforma dei servizi idrici presentata in Parlamento – che vuole “attuare il referendum del 2011” – torneremmo allo stato sia padrone che gestore dell’acqua, come prima del 1994, cioè quando gli acquedotti perdevano acqua da tutti i buchi.
Scuola e università sono le aree di maggior peso che il federalismo differenziato trasferirebbe a Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna. Ad esse andrebbe un terzo dei 34 miliardi annui destinati alle regioni ordinarie. Le regioni ricche dovrebbero caricarsi parte delle spese trasferite con un’adeguata compartecipazione. In ogni caso meglio evitare di peggiorare il divario Nord-Sud che, come ci insegna la storia, nasce in tempi lontani, subito dopo l’Unità d’Italia. E che nessuno ha saputo ridurre.
Salvini rivendica di avere quasi azzerato sbarchi e morti in mare. In realtà i risultati ottenuti – nel bene e nel male – sono il frutto degli accordi con autorità e milizie libiche del governo Gentiloni-Minniti. Di suo il ministro dell’Interno ha completato l’opera e di fatto messo fuori legge (lo fa anche oggi) l’attività di salvataggio delle Ong che prestano aiuto ai naufraghi.

Patrizio Tirelli risponde ai commenti al suo articolo “Ridurre il debito con il consenso dei cittadini”.

Con la presentazione di una ricerca di Massimo Bordignon e Piergiorgio Carapella, illustrata su lavoce.info, si terrà a Roma martedì 26 marzo il convegno “Quali idee per la nuova Europa? Ricette a confronto”.

Questione meridionale, problema di tutta l’Italia

La scarsa produttività del lavoro nel Sud è dovuta anche a problemi strutturali. La strategia più efficace è dunque una politica di investimenti per migliorare capitale umano, efficienza della burocrazia e trasporti, oltre al rispetto delle regole.

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