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Tag: rifiuti

Il Punto

Dopo la Francia, l’Italia abbandona unilateralmente gli obiettivi di saldo strutturale e di rientro del debito imposti dall’Europa. Per il 2015 la legge di stabilità conterrà tagli di spesa per soli 5 miliardi (rispetto ai 20 miliardi annunciati) e più poco più di 1 miliardo di inasprimento delle tasse. Si punta tutto sui risparmi legati alla riduzione degli interessi sui titoli di stato, che andrebbero invece utilizzati per ridurre il debito. È una manovra molto rischiosa. Come reagirà Bruxelles all’abbattimento dei suoi paletti? E, quel che più conta, come reagiranno i mercati?
È un ammasso di frammenti spesso incoerenti il nostro sistema di welfare. Sostegno ai più poveri, al costo dei figli, conciliazione lavoro-famiglia: salvo che per la sanità, pressoché tutte le politiche sociali sono per chi ha un lavoro e appartiene a una categoria, anziché essere dirette ai cittadini in quanto tali. Bene dunque che Renzi abbia annunciato una riforma complessiva del welfare. Meglio ancora se la farà al più presto.
Sulla qualità della vita degli italiani ha un ruolo importante la (scarsa) efficienza dei trasporti pubblici locali. Generalmente scadenti e fortemente dipendenti dai contributi pubblici. Manca lo stimolo della concorrenza. Ma come incentivare gli operatori? Vediamo un esempio virtuoso: gli autobus di Londra.
Nel decreto Sblocca Italia una norma dice che gli impianti di incenerimento (localizzati per lo più al Nord) sono autorizzati a operare al limite massimo della capacità per assorbire le eccedenze di rifiuti di altre regioni (più che altro quelle del Sud). Esaminiamo vantaggi, svantaggi e possibili correttivi.

Rifiuti: bruciarli meglio, per bruciarne meno

Gli inceneritori di rifiuti potranno operare al limite massimo della capacità e assorbire le eccedenze di altre Regioni. Con alcuni correttivi, la maggiore flessibilità dei flussi destinati ai diversi impianti può dare diversi vantaggi. Indispensabili rete nazionale di ultima istanza ed ecotassa.

L’agenda energetica e ambientale per Letta

Ripartire dal lavoro dei saggi è l’impegno del nuovo Governo. Su energia e ambiente significherebbe realizzare un programma vasto, per uno sviluppo più equo e sostenibile. Dalla sicurezza del territorio alla bonifica dei siti inquinati, ci sono comunque emergenze che non possono più essere eluse.

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