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Le diseguaglianze che mettono a rischio la democrazia

I tumulti di Washington hanno acceso i fari sul funzionamento delle istituzioni quando i livelli di diseguaglianza sono elevati. Per evitare che il fenomeno possa mettere a rischio la democrazia bisogna riconoscere le cause del malcontento.

Con la crisi del Wto è in gioco il multilateralismo

Il Wto rappresenta il più importante foro negoziale per le relazioni commerciali multilaterali a livello internazionale. Da alcuni anni però il suo ruolo viene messo in discussione. E anche l’elezione del nuovo direttore diventa così un banco di prova.

Illusione Biden per l’Europa

La presidenza Trump non è stata una parentesi. Anche con Biden non si tornerà al disegno multilaterale di Obama. L’Europa dovrebbe tenerne conto e proseguire sulla strada dell’autonomia strategica dagli Stati Uniti, in economia come nella geopolitica.

Il Punto

Partiamo da un bilancio della presidenza Trump per capire cosa potrà accadere dopo il voto. Qualunque sarà il risultato delle elezioni Usa, sarà difficile ricostruire la coesione sociale nel paese. Intanto il nuovo piano quinquennale varato dal Partito comunista cinese è all’insegna della “circolazione duale”: ricerca dell’indipendenza hi-tech all’interno, riscrittura dei rapporti di forza all’esterno.
Sulla tassazione dei giganti del web continua lo scontro tra “paesi-vittima” e “paesi-profittatori”, con l’Ue chiamata a dare il buon esempio. A partire dalla direttiva della Commissione, mai andata in porto. Su un’altra proposta di direttiva della Commissione, quella sul salario minimo, non sono mancati dubbi e critiche. Anche perché la situazione di partenza nei diversi stati membri è molto diversa.
In un Parlamento dallo spazio politico ristretto, non è difficile individuare maggioranza e opposizione alla luce dei voti espressi. Un’analisi del comportamento dei parlamentari, utile per prevedere eventuali trasformismi futuri.
In un decennio l’Italia guadagna otto posizioni nel Gender Equality Index, ma resta 14esima in Europa in fatto di uguaglianza di genere. Dove siamo migliorati e dove c’è ancora tanto lavoro da fare. 

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici”. Alla vigilia delle elezioni Usa vi proponiamo sei grafici speciali sui quattro anni di presidenza Trump.
Continua la nostra collaborazione con Economia24, la trasmissione economica di RaiNews24: questa settimana, eccezionalmente di giovedì, Massimo Bordignon commenterà le previsioni economiche della Commissione europea.

Usa, dopo il 3 novembre niente sarà come prima

Bisogna partire dal bilancio della presidenza Trump per capire cosa potrà accadere negli Stati Uniti dopo il voto. Sarà comunque difficile ricostruire la coesione sociale. E lo stesso risultato delle elezioni potrebbe essere messo in discussione.

Il Punto

Ingenti trasferimenti monetari agli stati ma meno spese per i beni pubblici europei: il compromesso raggiunto sui fondi NextGen rischia di segnare un passo indietro nell’integrazione? Dove non sembrano esserci stati passi in avanti è nel Patto per le migrazioni della Commissione europea, ancora legato a una visione dei migranti e dei rifugiati come costo e non come risorsa. Intanto, le decisioni della Federal Reserve rendono ormai inevitabile una svolta espansiva anche da parte della Banca centrale europea. Che potrebbe però richiedere una revisione dei trattati.
L’interconnessione tra Usa e Cina va ben oltre le semplici relazioni commerciali. Ma è difficile pensare a un futuro per il multilateralismo in questo periodo di guerra fredda.

Spesso un grafico vale più di tante parole: seguite la nostra rubrica “La parola ai grafici“. Da oggi questa e altre rubriche saranno incluse direttamente nella newsletter, che ha una veste grafica rinnovata.

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Il Punto

Complice la recessione figlia della pandemia, il debito pubblico italiano salirà di venti punti percentuali. Come farlo calare? Dipenderà tutto dall’uso che si farà dei fondi previsti dall’Europa. Intanto, sembra finalmente giunto il momento della tanto annunciata riforma dell’Irpef. Più che sul numero delle aliquote, però, sarebbe utile concentrarsi su una visione d’insieme coerente. Per far sì che i beneficiari del reddito di cittadinanza trovino un impiego non basta certo un’app. E se si vuole contrastare il lavoro nero, meglio la formazione obbligatoria e i lavori di pubblica utilità.
Se né Trump né Biden possono dire di essere usciti vincitori dal primo duello tv per le presidenziali Usa, uno sconfitto c’è ed è il dibattito pubblico americano, mai così aspro e polarizzato.

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Trump all’attacco dell’Oms. Con quali conseguenze?

L’annuncio di Trump di un taglio dei contributi Usa all’Oms, pur motivato da alcuni comportamenti dell’Organizzazione, avrebbe gravi conseguenze in una situazione come quella di oggi. Soprattutto per il peso degli Stati Uniti nel bilancio dell’agenzia.

Il Punto

Il Meccanismo europeo di stabilità viene descritto dalla Lega come uno strumento che ha sempre espropriato gli italiani a vantaggio delle banche tedesche e francesi. Per 60 miliardi, dice il deputato del Carroccio Claudio Borghi. Con un po’ di calcoli si vede invece che i miliardi sono meno di tre. Il fact-checking de lavoce.info passa al setaccio le (erronee) dichiarazioni al riguardo di Matteo Salvini e Giorgia Meloni, leader di Fratelli d’Italia.
È bassissimo – lo dicono i test Ocse-Pisa – l’apprendimento nelle scuole italiane, con enormi differenze tra Nord e Sud. Per rimediare si può ridefinire il sistema dell’obbligo, con cinque anni di elementari e cinque di medie. E poi un triennio di superiori focalizzato su percorsi specifici e con classi organizzate per materie. Per eliminare i divari tra indirizzi scolastici, territori e generi, c’è anche da imparare dalle politiche mirate fatte da altri (Estonia, Singapore, Germania) sulla qualità degli insegnanti.
Con l’acquisto di Gedi (Repubblica, Stampa e altri media) la famiglia Agnelli – attraverso Exor – torna a investire nel difficile settore dei giornali. Dov’era rimasta solo con il 43 per cento dell’Economist: quota di maggioranza ma non di controllo perché l’indipendenza del settimanale è tutelata rispetto agli azionisti. Chissà se Exor applicherà le stesse garanzie anche alle testate di Gedi.
Nei prossimi anni il mondo avrà bisogno di sempre più energia, +1 per cento l’anno. Rinnovabili e gas copriranno buona parte della nuova domanda. Ma non basterà: carbone e petrolio continueranno a crescere e inquinare. I paesi con piani ambientali dovranno rafforzarli. Nella speranza che gli Usa tornino sui loro passi. Le borse vanno avanti a scossoni a seconda degli annunci di Donald Trump su imminenti accordi o nuove guerre commerciali Usa-Cina. Certo i due decreti a favore del movimento democratico di Hong Kong complicano le relazioni bilaterali.

Il podcast de lavoce.info
Il nuovo podcast lavoce in capitolo. Parliamo di “Favorire l’immigrazione legale”, con Paolo Pinotti.

Tra Usa e Cina c’è di mezzo Hong Kong

Un accordo per chiudere la guerra commerciale tra Usa e Cina è sempre più lontano. Non solo gli americani non hanno alcun interesse a concluderlo, ma forse oggi non ci sono neanche le condizioni per ipotizzarlo. Il rischio è che il conflitto si allarghi.

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