L’acquisizione del 9 per cento nel capitale di Commerzbank da parte di Unicredit ha riacceso il dibattito sulle possibili nuove fusioni bancarie in Europa, in particolare su quelle transfrontaliere. Quale atteggiamento adotterà la Bce verso l’operazione?
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Socio al 10 per cento, Leonardo del Vecchio vuole raddoppiare la quota in Mediobanca. Che non è più il “salotto della finanza” ma ha il 13 per cento di Generali. Il mercato, tuttavia, non capisce la strategia dell’operazione.
Chi vincerà gli Europei di calcio che si aprono oggi in Francia? Il verdetto del modello messo a punto da Unicredit è spietato: sarà la nazionale di casa ad aggiudicarsi il torneo, battendo l’Inghilterra. I bookmaker, invece, puntano sulla Germania. Per l’Italia pronostici da metà classifica.
È la legge che ci consegna la definizione di consigliere indipendente nel cda delle società quotate. E a quella bisogna rifarsi per evitare giudizi sommari, perché non si tratta di una patente che rende alcuni amministratori più affidabili di altri da guardare con sospetto. Il caso Unicredit.
Il Cda di Unicredit si appresta a licenziare l’amministratore delegato, imputandogli alcune decisioni non condivise. Ma in un classico caso di porte girevoli all’italiana, sembra poi volergli affidare la presidenza della banca. Conseguenze di un sistema pietrificato, nonostante le riforme.
Il 31 maggio di ogni anno il governatore della Banca d’Italia espone le sue Considerazioni finali. Un discorso che dovrà fare i conti con i problemi caldi del credito: le quattro banche saltate e salvate, la possibile revisione del “bail-in”, i tanti miliardi di crediti incagliati, l’imparzialità della vigilanza europea. Nel frattempo, l’ad di Unicredit Ghizzoni viene messo alla porta dal Cda. Anche se, con il sistema delle porte girevoli del nostro sistema bancario, lui stesso o una consigliera indipendente potrebbero rientrare come presidenti.
È allo studio del governo l’Ape, Anticipo pensionistico per i lavoratori che vogliono andare in pensione dopo i 63 anni senza aver maturato 42 anni di contributi. Sarà un prestito garantito dallo stato. In contropartita, una riduzione dell’assegno, più contenuta per chi si trovi in circostanze di bisogno.
Toccano picchi epocali le domande di asilo ai paesi europei. Senza risposte politiche congrue ed efficienti. Scoraggiando le richieste infondate si potrebbe dare una prospettiva di rapido ricollocamento ai veri profughi. Aumentando però – sotto la guida Ue – capacità di accoglienza e risorse nei singoli stati.
Si fa presto a dire “produrre meno petrolio per fronteggiare il calo della domanda e il crollo dei prezzi”. In realtà chiudere i pozzi è complesso, costoso e mette a rischio le concessioni. A essere tagliati o rinviati a tempi migliori sono invece i piani di sviluppo e la ricerca. Col rischio di futuri squilibri di segno contrario.
In alcune grandi città in cui si sceglierà il sindaco il 5 giugno i partiti hanno fatto fatica a designare un candidato. A complicare le loro scelte il fatto che competenza e lealtà verso il capo non sempre vanno insieme. Se però vogliamo amministratori migliori occorre mettere in secondo piano gli interessi di bottega.
Dal 2 al 5 giugno il Festival dell’Economia di Trento che include una serie di incontri con gli economisti de lavoce.info. Tema di questa undicesima edizione: “I luoghi della crescita”.
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