L’Europa ha sviluppato il suo welfare state grazie alla protezione militare garantita dagli Usa? È una tesi infondata e la Svezia lo dimostra. Il paese è entrato nella Nato nel 2024. Prima ha scelto una spesa di qualità, in campo sociale e nella difesa.
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Il gioco falco-colomba mostra che per spezzare una guerra commerciale si deve rendere costoso l’atteggiamento aggressivo. Solo quando le conseguenze negative del conflitto appaiono chiare a tutti, si apre la possibilità concreta di accordi collaborativi.
Nel tentativo di trovare un equilibrio tra contenimento della spesa farmaceutica e garanzie di ritorni all’industria per la ricerca, si sono sviluppati modelli di pagamento innovativi. Messi ora a rischio dalle decisioni dell’amministrazione Usa.
Le città santuario che negli Usa proteggono gli immigrati dalla deportazione e la legge sul fine vita della Toscana hanno qualcosa in comune: nei sistemi decentralizzati i governi locali possono rappresentare un contropotere rispetto a quello centrale.
Benché abbia una forte capacità innovativa, l’Europa è in ritardo rispetto a Usa e Cina in campo tecnologico. Perché investe poco sulle prime fasi di sviluppo delle idee. Per i progetti ad alto rischio e lunga gestazione è cruciale il sostegno pubblico.
L’Iva è diventata un bersaglio negli Stati Uniti: il presidente la equipara a un dazio, alcuni commentatori la ritengono un incentivo alle esportazioni. Ma come la sales tax Usa, l’imposta europea non fa distinzioni sulla provenienza delle merci.
Il 5 novembre l’America vota per eleggere il nuovo presidente. Nonostante tutto, l’andamento dell’economia continua a essere uno dei fattori che determinano le scelte dei cittadini. Vale allora la pena analizzare i programmi economici dei due candidati.
Grazie a una serie di relazioni privilegiate con governi autocratici, Putin ottiene un doppio risultato. Spinge verso la recessione i paesi occidentali, Europa in testa. Salva dalla crisi l’economia russa, permettendole per ora di resistere alle sanzioni.
La crisi del sistema bancario americano sembra rientrata, e con essa il pericolo di contagio internazionale. Restano però tre debolezze delle banche regionali Usa, che possono ridurne la redditività e, in qualche caso, metterne a rischio la sopravvivenza.