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Un mese di pandemia: a che punto siamo

La diffusione del coronavirus ha causato una pandemia che ha interessato in sequenza prima la Cina, poi Italia e Spagna e ora gli Stati Uniti. Le varie fasi dell’emergenza sono associate all’adozione e ai ritardi di attuazione delle politiche di contenimento.

Crolla l’occupazione sotto la minaccia del virus

Per i dati italiani bisognerà aspettare maggio, ma alcuni numeri da America e Nord Europa possono dare una prima idea dell’impatto devastante che il coronavirus avrà sul mercato del lavoro di tutte le economie colpite.

Liquidità in dollari, ossigeno per l’economia mondiale

Come in ogni momento di crisi, anche in questi giorni la domanda di attività in dollari, considerati moneta rifugio, è aumentata. Ecco perché le principali banche centrali del mondo si sono coordinate per garantire liquidità nella valuta americana.

La salute è un bene pubblico. Ma non negli Usa

Le cifre su possibili contagi e morti negli Stati Uniti a causa del coronavirus sono impressionanti. L’epidemia mette a nudo tutti i gravi limiti di quel sistema sanitario e di welfare. E rivaluta l’importanza dei servizi sanitari nazionali universali.

Il Punto

L’8 Marzo che cade nel mezzo della chiusura delle scuole per arginare l’epidemia del coronavirus mette ancor più in evidenza la difficoltà di conciliare lavoro e famiglia. Senza un cambio culturale e politico le donne che diventano madri continueranno a guadagnare e lavorare meno di quanto potrebbero. I divari di genere – appena illustrati dai dati Eurostat – cominciano già al nido dove, secondo ricerche recenti, i bambini sembrano avvantaggiarsi dell’apprendimento più delle bambine.
La necessità di fronteggiare il Covid-19 riguarda anche i banchieri centrali che – partendo da tassi a zero o poco sopra – devono combattere il calo della domanda causato dall’incertezza. Per sbloccare il sistema è cruciale garantire alle banche la liquidità da indirizzare alle imprese strozzate dall’emergenza. L’epidemia fa anche ripensare al ruolo della sanità privata. Nel nostro sistema sanitario, strutture pubbliche e private accreditate – entrambe oggetto di tagli di budget negli scorsi anni – sono ora chiamate a garantire cure intensive e posti letto per pazienti infettivi. Mostrando che sanno collaborare.
Davanti alla tragedia dei profughi respinti alla frontiera greca, la Ue di Ursula von der Leyen sceglie una realpolitik che di fatto ammaina la bandiera dei diritti umani. E appare al traino delle decisioni del presidente turco Erdogan che usa migliaia di disperati d’ogni età come una minacciosa bomba umana contro l’Europa.
Dopo il super martedì – con primarie in 14 stati – la corsa alla candidatura democratica contro Trump si è ristretta a due: Bernie Sanders e Joe Biden. Il secondo ha recuperato abbondantemente il ritardo accumulato, ma è possibile che alla convention di luglio nessuno arrivi con la maggioranza in tasca.

Il Punto

L’industria italiana è spesso data per morta. Non è così. Ci sono casi di successo e di insuccesso in differenti settori. E gli esiti variano anche tra le aziende all’interno dei vari settori. Uno di quelli che non se la passa bene è il trasporto aereo. Nel quale proprio in questi giorni è emerso il fallimento dell’avventura imprenditoriale di Air Italy, la compagnia che ha volato meno di due anni. E che fa il paio con Alitalia, società tenuta in vita con l’iniezione periodica di soldi pubblici garantiti da governi di ogni colore.
Nel Piano Sud del governo emerge una visione dei problemi del Mezzogiorno fondata sull’idea che per risolvere tutto basti velocizzare la capacità di spesa delle risorse pubbliche. E che ignora i successi di alcune imprese private che potrebbero essere replicati.
Si basa su una progressività solo apparente la tassazione Irpef. In realtà, per le famiglie, il prelievo fiscale sale rapidamente fino a 100 mila euro di reddito e poi precipita. Per lo più colpendo i redditi da lavoro e premiando le rendite. Tutto il contrario di quanto si fa in paesi come Francia e Regno Unito.
Parlare bene in pubblico aiuta a scuola, nel lavoro e nei rapporti sociali. A beneficiarne sono però più gli uomini che le donne – più spesso riluttanti a esprimersi, a meno che non abbiano madri che lavorano. Un chiaro segno del peso degli stereotipi sul ruolo femminile.
Democratici sempre più a sinistra e repubblicani sempre più conservatori: la politica Usa negli ultimi 30 anni si è polarizzata, causando momenti di blocco della vita istituzionale. Frequente, per esempio, la mancata approvazione del budget e lo “shutdown” del governo, con uffici pubblici chiusi e dipendenti senza stipendio.

Polarizzazione politica: la lotta continua che blocca gli Usa

Dagli anni Novanta, la società americana vive una forte polarizzazione delle posizioni politiche degli elettori e dei loro rappresentanti. Ciò ha progressivamente portato allo stallo del governo. E potrebbe determinare la lacerazione del tessuto sociale.

Primo round a Trump nella guerra commerciale con la Cina

Stati Uniti e Cina hanno firmato un accordo che mette fine alla guerra commerciale. Per l’amministrazione americana è un indubbio successo. Senza una riforma del Wto, però, per il sistema multilaterale degli scambi potrebbe rivelarsi una vittoria di Pirro.

L’economia iraniana dopo le nuove sanzioni

Gli Stati Uniti hanno deciso di imporre nuove sanzioni all’Iran, che si sommano a quelle già introdotte nel 2018. Teheran è riuscita a resistere ai provvedimenti del passato, ma non è scontato che possa farlo ancora a lungo.

L’eredità di Paul Volcker

Alla guida della Fed negli anni Ottanta, Paul Volcker ha sconfitto l’inflazione. Il suo pensiero e azione erano infatti retti dalla ricerca del bene comune. Proprio quei valori che oggi la politica, non solo americana, mette sempre più in discussione.

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