Arrivata nel nostro paese un decennio fa, Netflix ha via via conquistato nuove fasce di pubblico, finché la pandemia non l’ha resa quasi “indispensabile”. Ecco cosa se ne scriveva su lavoce.info nei giorni in cui iniziava il suo “viaggio in Italia”.

Dieci anni con Netflix

Dieci anni fa, Netflix faceva il suo ingresso in Italia, in sordina, tra dubbi, incertezze e nello scetticismo generale dell’establishment televisivo.

Era un nuovo servizio, in streaming, che attraverso un abbonamento a pochi euro al mese, molto meno di quello che un utente poteva pagare per avere Sky, la principale pay tv nazionale, offriva film e serie online.

Nonostante fosse già un operatore affermato negli Stati Uniti e con buone prospettive nel Nord Europa, pochi avrebbero scommesso su una sua affermazione nel nostro paese, caratterizzato da una bassa copertura della banda larga e una forte resistenza della domanda ai servizi tv e video via Internet. Non a caso, l’Italia è stato uno degli ultimi paesi nel Vecchio Continente in cui Netflix è stato lanciato.

Dieci anni dopo, i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Netflix, leader mondiale di video streaming, con oltre 300 milioni di abbonati e il 20 per cento del traffico internet a livello globale, in Italia conta 5,4 milioni di abbonati (più di Sky) e 730 milioni di ricavi (2024). I suoi contenuti, un catalogo di oltre 8mila titoli solo in Italia, sono diventati popolari non solo tra le giovani generazioni e sono tra i più visti a livello mondiale: Squid Games, Stranger Things, La casa di carta, solo per citare alcune tra le serie più conosciute.

Netflix ha cambiato il modo con cui si guarda e si consuma la televisione in tutto il mondo, dopo la pandemia anche in Italia.

Per il decennale del lancio di Netflix in Italia, riproponiamo questo articolo, pubblicato il 23 ottobre 2015 su lavoce.info.

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