Egregi Signori, faccio riferimento all’articolo “Manager di società pubbliche: quattro criteri per capire” del prof. Roberto Perotti e che contiene alcune frasi relative a Consap spa e a me stesso che credo siano, almeno per ciò che mi riguarda, solo parzialmente informate. Al riguardo, pensando di fare cosa di qualche utilità, porto all’attenzione il mio cv e una nota Ansa relativa al bilancio Consap per l’anno 2012, il migliore da sempre della storia della società.
Mauro Masi, Amministratore Delegato di Consap S.p.A.
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Overquaranta
Masi, vuole che le mandi un centinaio di curricula di manager a spasso?
Simona Lucherini
Chiamarlo cv è eccessivo. E’ sufficiente leggere l’incipit: chi gliela spiega la differenza tra una biografia pubblicata sul sito aziendale e il curriculum vitae?
GiovanniS
Da un plurititolato (ed esageratamente pagato) amministratore delegato mi aspettavo una scrittura più fluida.
Enrico
Tutto nel pubblico. E comunque niente di super, sarà tutto verificabile? I cv sono tutti super, non ho mai visto qualcuno scrivere: “ho fatto questo ma non ne ho presa una”
Federico
Un curriculum soprattutto di un presidente o direttore generale si presenta dando una sintesi di quello che si è fatto, imparato, utilizzato, la performance del dipartimento/unità/gruppo grazie al proprio contributo, i progetti portati a termine e l’impatto che essi hanno avuto sull’organizzazione e crescita aziendale o del prodotto o ancora della unit di cui si è fatto parte. Elencare nominato, fatto direttore, membro, etc. non fa capire molto, soprattutto a un headhunter del settore privato. Come dice il lettore Enrico, è tutto pubblico (italiano); non conosco molte figure del settore pubblico italiano (anzi non me ne viene in mente nessuna se non banchieri o finanzieri) che siano passate ad aziende private che sbavavano per averle, meno che meno straniere!
gabriella
Le precisazioni di Masi appaiono inutili in relazione al criterio 1 (in un confronto con le aziende pubbliche britanniche non c’è cv che tenga per giustificare compensi così elevati) e al criterio 3: la retribuzione variabile evidenzia una logica ben connessa al criterio 2, l’esperienza passata dei manager pubblici. Spesso e volentieri, i manager pubblici sono stabiliti per “simpatie” politiche e non certo per le stratosferiche competenze dei soggetti. Per quanto riguarda quello che Masi definisce il suo cv, osservo che l’incipit con “Cavaliere di Gran Croce della Repubblica Italiana (dal 22/04/2004)” è piuttosto inusuale, ma, riconosco la mia ignoranza e chiedo: per i manager pubblici italiani le regole per scrivere i cv sono forse diverse da quelle chieste dalle Università americane per una selezione di Ph.D? In ogni caso, il compenso di Masi e degli alti dirigenti pubblici, non dipende dall’aver bene operato, ma, evidentemente, dalle note Ansa, ed è impensabile per un comune italiano. E poi ci chiediamo perché i giovani ed anche i meno giovani se ne vanno, e chi non lo può fare sogna di farlo e subisce rassegnato.
S_T
Fumo negli occhi. Ad Harvard faccio ricerca da due anni. Il Diploma alla Harward Law School presso il Salzburg/Seminar non è altro che un miniseminario di due giorni. Idem per gran parte delle altre cose.