Davvero “entrando nell’euro abbiamo perso la sovranità monetaria”? Ci si dimentica che prima era comunque il marco la moneta di riferimento. E oggi la valuta di riferimento non è governata solo dalla Bundesbank. Come spieghiamo in una nuova puntata dello speciale “€uro pro e contro”. Il nostro tasso di cambio sarà sempre per noi sopravvalutato fino a quando non riusciremo ad aumentare la produttività. Un grafico documenta i ritardi dagli altri paesi euro e dagli Stati Uniti. E se i costi della permanenza nella moneta unica non saranno trascurabili, quelli di un suo abbandono sarebbero molto più alti. Parola di un economista mai tenero nei confronti dell’euro.
Si basa su tre principi molto generici la riforma della pubblica amministrazione annunciata dal Governo per giugno: attenzione sulle persone, riorganizzazione, trasparenza e semplificazione. Vediamo se sono solo parole vuote. L’idea di legare i premi dei burocrati alla crescita del Pil è priva di senso. Tanto varrebbe dare loro biglietti della lotteria.
Renzi prova a rimettere mano alle norme sull’apprendistato dopo il fallimento della riforma di Berlusconi. Perché non prende esempio dal modello tedesco dell’università professionale?
L’evasione fiscale in Italia nasce da un atteggiamento culturale avverso alle tasse e indulgente con chi non le paga. Ma i maggiori controlli fiscali -dice una ricerca- possono anche cambiare queste percezioni. E, naturalmente, occorre che chi evade non sia condannato a espiare girando per talk show.
Ci ha lasciati Gary Becker, brillante uomo di scienza, premio Nobel per l’Economia nel 1992. Lo ricordiamo con il suo intervento al Festival dell’Economia di Trento del 2007.
Il nostro amico e collega Giuseppe Pisauro è stato nominato presidente dell’Ufficio parlamentare del bilancio, il nuovo organismo indipendente di vigilanza creato per ottemperare al Fiscal compact. Com’è consuetudine de lavoce.info, rimane membro della redazione in aspettativa. A Giuseppe, ad Alberto Zanardi -nostro assiduo collaboratore- e a Chiara Goretti che lo affiancheranno, i nostri migliori auguri di buon lavoro!
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Piero
Non è vero che prima era il marco la valuta di riferimento, si aveva l’ECU, tutti gli italiani si ricordano il regalo che ci fu fatto con i mutui in ECU.
Piero
Complimenti a Pisauro per l’incarico, dovrebbe vigilare sull’ottemperanza al rispetto del fiscal compact, ma serve sono costi in più, chi obbliga tale organismo?
In ogni caso riepilogo il fiscal compact, è stato firmato il 1/3/2012 da tutti gli stati Ue ad eccezione di Regno Unito e Repubblica Ceca, prevede:
– norme costituzionali sul pareggio del bilancio, la norma costituzionale è stata approvata dopo due mesi, il 17/4/2012 legge n.1/2912 ( quando si vuole la legge costituzionale si approva con due mesi).
-se debito/Pil è superiore al 60%, vi deve essere l’impegno a ridurlo in venti anni, noi dobbiamo ridurre 1000 miliardi in venti anni, ossia 50 miliardi all’anno.
L’Italia ha ratificato il fiscal compact con la legge 114 del 23/7/2012.
Assumere tali impegni solo con la politica interna di bilancio è impossibile, penso che chiunque sappia ciò, la realtà è semplice, abbiamo un debito pubblico che di può affrontare con una politica monetaria espansiva che preveda un po’ di inflazione e con una svalutazione dell’euro sul dollaro, almeno la parità, per fare voi dobbiamo stare ancora nell’euro oppure uscire, deve deciderlo la Germania, sarebbe preferibile che uscisse la Germania dall’euro.