Lavoce.info

NÉ BISCOTTO NÉ BISCOTTINO

.

 

Per giorni molti italiani hanno temuto il famigerato‘biscotto’vale a dire un pareggio con almeno due goal tra Spagna e Croazia che avrebbe eliminato automaticamente l’Italia dalla competizione per il titolo europeo, così come avvenuto alla nazionale azzurra nel 2004, con un 2 a 2 annunciato tra Svezia e Danimarca .
Anche questa volta, alla luce dei risultati della seconda giornata del torneo, che davano la possibilità a Croazia e Spagna di qualificarsi eliminando l’Italia accordandosi su un 2-2 o altro pareggio con più reti, indipendentemente dal risultato di Irlanda Italia, le principali agenzie di scommesse hanno inizialmente dato il 2-2 (risultato improbabile calcisticamente parlando ) tra Spagna e Croazia 5 a 1. Nel sito di Betfair, una sorta di mercato azionario in tempo continuo delle scommesse calcistiche, la probabilità che la partita finisse con un pareggio 2 a 2 è rapidamente aumentata da meno del 6 per cento al 20 per cento. Si noti che lo stesso risultato tra Francia e Svezia (dove non potrebbe avere la stessa funzione) viene dato 20 a 1, oppure 17 a 1 fra Inghilterra e Ucraina. Anche 8 anni fa Il pareggio per 2 a 2 tra Danimarca e Svezia agli europei veniva dato 5 a 1 dai bookmakers inglesi. Le quotazioni cambiarono dopo la seconda giornata. Allora i più maliziosi (e razionali) furono gli italiani: la Snai quotava il pari 2 a 2 a 3,5.
Ma questa volta la quotazione di 5 a 1, che preannunciò il biscotto scandinavo, è durata poco, e su Betfair la quotazione era rapidamente risalita fino a portarsi ad un più sereno 12,5 ad 1, ovvero una probabilità pari all’8%. Le dichiarazione dei giocatori spagnoli, campioni d’Europa e del Mondo, e di quelli croati sulla loro ferma volontà di vincere sul campo sono evidentemente risultate credibili, ben più di quelle di otto anni fa dei calciatori scandinavi, con buon pace delle teorie sull’importanza del capitale sociale.
Alla fine della partita, siamo stati contenti di constatare la credibilità, almeno calcistica, di Spagna e Croazia. Ma alzi la mano chi, nei pochi minuti tra il goal del vantaggio spagnolo e la fine di Spagna Croazia, non ha temuto un ‘biscottino’, ovvero un pareggio per 1 ad 1, che avrebbe nuovamente qualificato Spagna e Croazia.

Leggi anche:  Fin dove arriva la responsabilità delle piattaforme

Lavoce è di tutti: sostienila!

Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!

Leggi anche:  Le istituzioni chiave della prosperità nel Nobel per l'Economia 2024

Precedente

GRECIA, UN’OCCASIONE DA NON SPRECARE

Successivo

UNA NUOVA ORGANIZZAZIONE PER LA SALUTE GLOBALE

  1. Piero

    Se Monti fosse corretto con gli italiani, la Merkel con gli europei, Draghi prendesse la giusta posizione sulla moneta unica, oggi la situazione sarebbe cambiata, ci raccontano solo storie false, tendenti al raggiungimento dei loro obiettivi, leggo sul Il sole 24ore l’articolo di Bastasin, dove il passato governo aveva minacciato la Merkel che l’Italia sarebbe uscita dall’euro, si stava attuando una linea dura con la Germania per fargli cambiare l’idea che ogni paese doveva fare i compitini a casa propria, dopo che loro con l’euro hanno avuto solo dei vantaggi a scapito dei restanti paesi dell’Unione, ma Napolitano ha mandato a casa il governo e ci ha messo Monti che fino all’elezione di Hollande ha lodato la Merkel. E’ piu’ serio il calcio.

  2. Piero

    Lo sport e’ troppo serio rispetto ai politici, non poteva permettersi nè il biscotto nè il biscottino all’Italia, cosa che invece la Merkel con l’aiuto di Napolitano e Monti hanno provveduto a fare un biscottone all’Italia, spero che con Hollande la musica cambi e vi sia una presa di posizione forte contro la politica tedesca per salvare l’unione europea.

  3. Piero

    Da diversi mesi commentando gli articoli, affermo che la soluzione della crisi avviene risolvendo il problema alla radice: la causa della crisi e’ la mancanza di fiducia nei debiti governativi dei paesi euro causata dalla privazione degli stessi della politica monetaria, quindi o si fa ritornare la fiducia nei debiti governativi o gli stati si riappropriano della politica monetaria uscendo dall’euro oppure cambiando i compiti della Bce. Finalmente si parla di utilizzare il fondo per l’acquisto dei titoli statali sotto attacco della speculazione, si dovrebbe osare di piu’, a mio avviso con una manovra estesa in un decennio si dovrebbe acquistare almeno il 50% dei debiti statali dei paesi euro con tale fondo, nel decennio il fondo si potrebbe alimentare con un’aumento delle aliquote IVA dell’intera ue; in tale modo la speculazione cessa automaticamente, i tassi ritornano nella normalita’, allora si si possono fare ognuno i compitini a casa propria.

  4. AM

    Spagna e Croazia hanno dato una lezione di etica sportiva. Almeno nello sport i PIGS si sono mostrati più corretti degli scandinavi. Anche la combattività della Grecia desta ammirazione e penso che molti europei tiferanno per la squadra ellenica nella partita con la Germania.

  5. SAVINO

    Sulle macerie politico-economico-sociali italiane è in atto un’operazione di sciacallaggio. Alfano, Bersani e Casini (che pensano di stare in maggioranza quando, in realtà, sono commissariati) danno l’ultimatum alla Fornero su riforme strutturali attese da una vita; Bossi dichiara apertamente di non aver pagato l’IMU (confido nel pronto intervento delle Fiamme Gialle); Grillo parla di democrazia 2.0 manipolando gli italiani smemorati. Il biscotto è servito.

  6. marco

    Visto che non c’è una visione solidaristica e unitaria a livello europeo mi piacerebbe fare un bel salame alla Merkel e tornare a una bella moneta svalutata che ci permetta di aumentare le esportazioni (specialmente in Germania) e di tornare ai nostri stipendi anni 90′ in lire.

Lascia un commento

Non vengono pubblicati i commenti che contengono volgarità, termini offensivi, espressioni diffamatorie, espressioni razziste, sessiste, omofobiche o violente. Non vengono pubblicati gli indirizzi web inseriti a scopo promozionale. Invitiamo inoltre i lettori a firmare i propri commenti con nome e cognome.

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén