Lavoce.info

Grecia al voto tra risultati incoraggianti e problemi irrisolti

Il 21 maggio la Grecia elegge il nuovo Parlamento. Il paese si è lentamente ripreso dall’austerity e ha ottenuto buoni risultati economici negli ultimi due anni. Ma le condizioni di vita dei greci non sembrano aver fatto grossi passi avanti.

I greci alle urne

Le elezioni politiche in Grecia, in programma per il 21 maggio, rappresentano un momento di grande importanza per il futuro politico ed economico del paese. Dopo un periodo di significative sfide e cambiamenti, gli elettori greci si apprestano a decidere il corso che il loro paese prenderà nei prossimi anni.

Le elezioni si terranno in base al nuovo sistema elettorale approvato nel 2020. Il primo turno applicherà un sistema proporzionale, ma nel caso in cui non si riuscisse a mettere insieme una stabile maggioranza parlamentare, è previsto un secondo turno, maggioritario, per il 2 luglio 2023, in cui il partito più votato si assicura un bonus di 50 seggi.

Il vero problema si presenta nel rapporto tra i vari partiti e le loro intenzioni post-elettorali. I conservatori di Nuova Democrazia, guidati dal primo ministro Kyriakos Mītsotakīs, cercano di ottenere la maggioranza assoluta, concentrandosi sul secondo turno, per formare un governo monocolore, anche se per ora la loro quota attuale nei sondaggi è del 36 per cento. Al contrario, Syriza, il principale partito di opposizione, che si è avvicinato nei sondaggi a Nuova Democrazia, si mostra aperto a coalizioni progressiste con i socialisti di Pasok e altre piccole forze politiche. Tuttavia, i numeri e i disaccordi interni creano incertezza, con il leader di Pasok che si candida come possibile primo ministro della coalizione, suscitando però tensioni con Syriza.

Dall’austerity al cauto ottimismo

L’austerity in Grecia è stata un periodo di politiche economiche assai rigide imposte al paese per affrontare la crisi finanziaria del 2009. In seguito al default, Atene ha accettato un pacchetto di misure che includeva tagli alla spesa pubblica, riforme strutturali, aumenti delle tasse e riduzioni delle pensioni. Queste politiche hanno causato tensioni sociali e critiche per l’impatto negativo sulla popolazione.

Tuttavia, dopo anni di austerità e riforme, la Grecia ha fatto progressi nella stabilizzazione economica. Nel 2018, ha concluso il terzo programma di salvataggio e nel 2021 ha completato l’uscita dalla sorveglianza rafforzata dell’Ue. Ciò significa che il paese è ora in grado di finanziarsi autonomamente sui mercati finanziari internazionali, senza bisogno di sostegno esterno. La fine dell’austerity e l’uscita dalla sorveglianza rafforzata hanno rappresentato un punto di svolta, consentendo al paese di riprendere il controllo delle sue politiche economiche e perseguire una strada di sviluppo.

Negli ultimi due anni, l’economia greca ha ottenuto buoni risultati, superando molti altri paesi europei. La crescita economica è stata elevata, il debito si è ridotto e gli investimenti sono aumentati.

Secondo le previsioni di primavera pubblicate il 15 maggio 2023 dalla Commissione europea, l’economia greca è pronta a vivere un anno di crescita solida nel 2023, alimentata dall’attuazione del Piano di ripresa e resilienza e da un mercato del lavoro resiliente. L’attività economica dovrebbe aumentare del 2,4 per cento durante l’anno, grazie alla combinazione di una robusta domanda interna ed estera. Tuttavia, c’è un segnale di cautela poiché si prevede un rallentamento significativo della crescita del consumo privato rispetto alla ripresa post-pandemica dello scorso anno. Lo si può attribuire alla perdita di reddito disponibile reale delle famiglie causato dall’alta inflazione del 2022, pari al 9,3 per cento, e a un tasso di risparmio negativo. Ciononostante, il paese sta facendo progressi nel ridurre il deficit del bilancio del settore pubblico con buone previsioni relative al calo del debito pubblico. L’economia greca si trova quindi di fronte a una sfida importante: mantenere la crescita mentre affronta i cambiamenti nei modelli di consumo e le problematiche economiche globali.

I salari al palo

Se negli ultimi anni l’economia ellenica ha registrato una forte crescita, i salari reali non hanno seguito un percorso simile. Anzi, in molti casi sono diminuiti, a causa dei continui aumenti dei prezzi: è una situazione che si riflette anche nel mercato del lavoro. Sempre più datori di lavoro affermano di avere difficoltà ad assumere personale, poiché i lavoratori ritengono che i salari non siano abbastanza alti. Migliaia di posti di lavoro rimangono vacanti in settori cruciali per l’economia greca, come i servizi di ristorazione, il turismo e l’edilizia. Allo stesso tempo, i consumatori locali sono costretti a tagliare gli acquisti anche di beni di prima necessità per far fronte all’ondata di continui rincari. Per fare un esempio, in Grecia nel quarto trimestre del 2022 il salario medio nominale è cresciuto del 3,3 per cento rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Tuttavia, durante lo stesso periodo, l’inflazione è stata dell’8,6 per cento. Di conseguenza, il salario reale medio è diminuito del 4,9 per cento. Alla vigilia delle elezioni, i cittadini greci affermano che l’inflazione è la loro principale preoccupazione e influenzerà la loro decisione di voto.

Forse anche in vista delle elezioni politiche di domenica 21 maggio, nel 2023 il governo di Mitsotakis ha deciso di alzare il salario minimo mensile lordo al livello attuale di 831,83 euro, mettendo in campo il massimo sforzo che l’apparato centrale poteva offrire e con la consapevolezza che i redditi delle famiglie vengono colpiti da un’inflazione decisamente elevata senza un aumento proporzionale dei salari nominali.

La turbolenta situazione politica degli ultimi mesi

Le elezioni politiche si svolgono in un clima molto teso per il governo. Si fanno sentire gli strascichi dello scandalo legato all’uso e all’esportazione dello spyware Predator – ossia un software scaricato, spesso inconsapevolmente, e programmato per registrare e trasmettere a terzi dati personali e sull’attività svolta online. Il governo è stato accusato di averlo utilizzato contro membri della società civile, giornalisti e oppositori politici. L’esecutivo è poi sul banco degli imputati, per responsabilità indirette, per il disastro ferroviario di Larissa dello scorso marzo, in cui sono morte 57 persone e molte altre sono rimaste ferite.

I giovani greci che voteranno per la prima volta in queste elezioni sono 440 mila, molti dei quali hanno di recente manifestato ad Atene e in tutta la Grecia chiedendo maggiori investimenti e un generico rafforzamento della sicurezza economica, mentre sullo sfondo permane il dato di una disoccupazione giovanile pari al 24,2 per cento, secondo solo a quello della Spagna.

Molti analisti prevedono che i giovani under 25 e i millennials influenzeranno pesantemente le elezioni politiche del 21 maggio. Si prevede che voteranno in maggioranza per il partito di sinistra, Syriza, indicato dai sondaggi al 29 per cento. È una percentuale lontana dal 36 per cento del partito attualmente al governo: senza opportune alleanze, Syriza difficilmente otterrà la vittoria.

Di fatto, l’economia greca è in crescita, ma le recenti turbolenze politiche e il forte aumento dei prezzi sono motivo di forte preoccupazione, soprattutto in un paese che non si è ancora risollevato dalla crisi scoppiata nell’autunno del 2009 e dalle politiche di austerità imposte dall’Europa.

Lavoce è di tutti: sostienila!

Lavoce.info non ospita pubblicità e, a differenza di molti altri siti di informazione, l’accesso ai nostri articoli è completamente gratuito. L’impegno dei redattori è volontario, ma le donazioni sono fondamentali per sostenere i costi del nostro sito. Il tuo contributo rafforzerebbe la nostra indipendenza e ci aiuterebbe a migliorare la nostra offerta di informazione libera, professionale e gratuita. Grazie del tuo aiuto!

Precedente

Il rischio di un Patto ancora più rigido

Successivo

Il Punto

  1. Ioli Liakakou

    Carissimo signpre ,non so da chi ha preso queste informazioni,ma io come medico che sono a contatto con le personeGreche ,sento solo dire che a meta del mese e finito lo stipendio.La crisi e terribile,peggio che negli anni di sorveglianza….
    E NESSUNO PARLA OGGI DELLA TRAGEDIA DEL ATTUALE GESTIONE POLITICA.

Lascia un commento

Non vengono pubblicati i commenti che contengono volgarità, termini offensivi, espressioni diffamatorie, espressioni razziste, sessiste, omofobiche o violente. Non vengono pubblicati gli indirizzi web inseriti a scopo promozionale. Invitiamo inoltre i lettori a firmare i propri commenti con nome e cognome.

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén