Le opposizioni e una parte della maggioranza (M5s) sono contro il Mes e per i coronabond. Che sono comunque debito da restituire. Ci vorrà tempo per predisporre strumenti di indebitamento comune nella Ue come il Recovery Fund di cui discute l’Eurogruppo. Intanto, sotto i colpi della crisi in Europa vacilla il tabù del divieto di aiuti di stato. Oggi consentiti ma con alcuni rischi di distorsione concorrenziale. La recessione si legge chiaramente nei dati dei consumi di elettricità: crollati nel mese di marzo come non succedeva dal 2009.
In vista della “fase 2” con la riapertura graduale di varie attività, bisogna cominciare a formare i lavoratori in base a procedure si sicurezza precise. Inoltre ci vuole una strategia di uscita dall’emergenza che tenga in considerazione differenze territoriali, di settori di attività, di età delle persone, dell’esposizione al contagio.
Gli italiani hanno perso le prime posizioni tra i popoli risparmiatori. Alle famiglie serve un sostegno per far fronte alla crisi da pandemia. A questo servono il bonus di 600 euro distribuito in questi giorni e le prossime misure allo studio. Sarebbe meglio però creare un sussidio permanente da attivare nelle emergenze. Tra le rinunce dei cittadini, anche quella alla privacy, per tracciare spostamenti e frequentazioni e individuare le infezioni. A condizione che sia temporanea.
Continuano le puntate de lavoce in capitolo, il podcast de lavoce.info. Questa settimana: “La recessione che verrà“, con Francesco Daveri.
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