Peggiora la situazione finanziaria delle squadre di serie A italiane. Se fossero normali imprese private molte di loro avrebbero già portato i libri in tribunale. Le misure di contenimento dei costi sono insufficienti e soprattutto non accompagnate da un aumento e da una diversificazione dei ricavi. Nel frattempo i vertici del calcio, sotto i quali si è prodotto il dissesto, vengono riconfermati. Da solo il sistema non è in grado di autoriformarsi.
Fonte: rapporto Arel 2013
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Federico
Indubbiamente in tale ambito (non a caso uno degli svaghi preferiti) si annidano patologie dalla A alla Z: stadi vecchi (non di proprietà delle squadre, salvo l’eccezione Juventus), ben magri ricavi dai diritti televisivi, sopravvalutazione di giocatori a bilancio e. infine, il decreto salvacalcio, ossia come svalutare il patrimonio calciatori, riducendo gli ammortamenti, senza essere costretti a ricapitalizzare o fallire (pratica, discutibile sotto vari profili). Dimenticavo: sono spesso un driver, politico. di voti/volano per l’immagine, cominaire da un management vero e dalla possibilità di fallire non sarebbe male….