Attraverso tecniche basate su dati da fonti digitali si può misurare l’impatto della ricerca sulle scelte politiche. Nel caso del cambiamento climatico, l’approccio permette di valutare l’influenza degli studi scientifici sulle politiche agricole.

Una nuova misura

La connessione tra scienza e politiche è un processo sociale non lineare, caratterizzato da una moltitudine di attori e da una co-produzione di conoscenza non sempre coordinata. Questi aspetti fanno sì che le tradizionali metriche di valutazione costruite sulle misure lineari e unidimensionali non riescano a catturare tutti i processi e le dinamiche sottostanti e quindi potrebbero non rilevare le forme meno convenzionali attraverso le quali la scienza influenza i cambiamenti nelle politiche.

Un nostro recente studio propone un approccio innovativo, attraverso l’analisi di dati inediti costruiti su fonti pubbliche disponibili sul web.

L’innovazione sta nell’utilizzo di strumenti digitali (social network e siti internet) e algoritmi innovativi (text mining e network analysis) per costruire metriche che aiutano a misurare l’impatto e l’influenza della ricerca sulla società. L’approccio quantitativo standard si basa su misure bibliometriche (ad esempio l’Impact Factor o l’H-Index) che hanno avuto sempre più successo e sono senz’altro preziose poiché permettono di tenere in considerazione non solo il numero di output prodotti in ambito accademico, ma anche il numero di volte in cui sono stati citati e quindi contribuiscono a creare nuova conoscenza.

Tuttavia, l’attività di produzione della conoscenza può essere paragonata a un iceberg, in cui la punta visibile è fatta di output come pubblicazioni, rapporti scientifici e altri prodotti formali di divulgazione, ma talvolta gli effetti più rilevanti della ricerca sulle politiche si nascondono sotto la superficie dove la conoscenza, i punti di vista e le idee si confrontano e sono messi in discussione quotidianamente. Misurare l’impatto della conoscenza solo sulla punta dell’iceberg potrebbe pertanto trascurare forme meno esplicite in cui la scienza influenza il processo decisionale.

L’idea della nostra analisi consiste nell’utilizzare l’attività sul web come proxy di impegno pubblico della politica, su cui è pertanto possibile misurare l’impatto e il coinvolgimento della ricerca scientifica attraverso le connessioni tra chi produce e chi utilizza la conoscenza. Considerando la pervasività di Internet nella società e la crescente ibridazione tra dimensioni online e offline delle relazioni sociali, le tecniche web-based rappresentano oggi strumenti preziosi per la ricerca sui processi culturali e sociali. I metodi digitali utilizzano big-data, che offrono grandi opportunità per la ricerca poiché disponibili su una scala più ampia, in grado di creare nuove variabili a basso costo, e poiché danno la possibilità di raccolta di dati in tempo reale, riducendo la distanza tra osservazione e analisi, tipica delle ricerche condotte mediante survey.

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Ricerca sul cambiamento climatico e politiche agricole

Il caso di studio riguarda l’impatto che la ricerca sui cambiamenti climatici ha sulle politiche agricole.

Diverse aree del pianeta subiscono sempre più spesso gli effetti del cambiamento climatico, attraverso eventi meteorologici estremi più frequenti, temperature medie più elevate e una maggiore variabilità. I sistemi agricoli sono particolarmente sensibili a questi effetti per via della loro estrema dipendenza dalle condizioni climatiche, che incidono sulla capacità produttiva, sulla qualità e sulla quantità dei raccolti. L’adattamento dei mezzi di sussistenza rurali ai cambiamenti climatici è pertanto cruciale per assicurare la resilienza sociale ed economica. Il processo coinvolge attori, pubblici e privati, che adeguano pratiche, processi, capitale e infrastrutture in risposta a shock climatici, per ridurre al minimo i rischi. Le organizzazioni di ricerca per lo sviluppo hanno notevolmente contribuito al processo attraverso la ricerca scientifica, ma la valutazione di questo impatto è rimasta un territorio inesplorato. 

La nostra idea di ricerca impiega l’epistemologia dei metodi digitali per esplorare il nesso tra ricerca scientifica sui cambiamenti climatici e adozione di politiche Climate Smart Agriculture (Csa). Lo studio propone di utilizzare dati pubblicamente disponibili da fonti digitali, come i social network e i siti web, per valutare l’influenza e la portata degli output della ricerca sugli attori che possono utilizzare e mettere in atto tali scoperte. A tal fine analizziamo l’impatto del programma di ricerca Ccafs (Climate Change, Agriculture and Food Security) di Cgiar (Consultative Group for International Agricultural Research) come caso di studio.

L’utilizzo di dati generati da Twitter, Google Trends e dai siti internet degli stakeholders ci ha permesso di valutare le dinamiche di diffusione della conoscenza a vari livelli. Algoritmi di network analysis e di text mining sono stati impiegati per valutare la centralità e l’influenza del Ccafs sulle politiche adottate dai partner. Tali tecniche hanno consentito di misurare lo scambio di concetti, la costruzione di relazioni interistituzionali e la capacità degli stakeholders di mettere in atto e promuovere pratiche di Climate Smart Agriculture sviluppate nell’ambito della ricerca Ccafs.

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I risultati mostrano che Ccafs influenza il dibattito sull’adattamento ai cambiamenti climatici e crea un interesse pubblico nelle pratiche di Climate Smart Agriculture. Attraverso analisi di text mining, è stato possibile misurare una correlazione del testo tra le tassonomie specifiche dei progetti Ccafs e i contenuti diffusi dai partner strategici, che aumenta di circa il 5 per cento su Twitter dalla data di inizio dei progetti. I partner governativi aumentano la diffusione di contenuti relativi ai progetti Ccafs in cui sono coinvolti del 10 per cento sulle loro pagine web dopo le date di inizio dei progetti. I risultati suggeriscono che il Ccafs ha influenzato ampiamente le agende istituzionali e governative.

Lo studio evidenzia un grande potenziale dei metodi innovativi per valutare le relazioni tra le scoperte scientifiche e le dinamiche politiche. Il nostro approccio mostra che è possibile far leva su metodi digitali per riproporre dati pubblicamente disponibili – come i media digitali – al fine di valutare le interazioni e stimare l’influenza di idee innovative. La valutazione dell’impatto della ricerca sulle politiche richiede l’istituzione di ulteriori indicatori che catturino l’influenza attraverso una prospettiva olistica, non solo sui numeri, ma anche in relazione alla comunicazione, alla visibilità, allo scambio e all’impiego della nuova conoscenza prodotta dalla ricerca.

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