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Autore: Battista Severgnini

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Professore Associato presso la Copenhagen Business School. Ha conseguito un Ph.D. in Economics alla Humboldt Universität di Berlino ed il Master in Economia presso la Pompeu Fabra di Barcellona. Ha svolto attività di consulenza per la Commissione Europea per studiare gli effetti delle nuove tecnologie sull'occupazione. I suoi interessi scientifici sono principalmente lo studio di nuove misurazioni per la produttività, l´economia dello sport e la storia economica medievale.

Il commercio è alleato dei virus, lo dice la storia

La storia lo insegna: le grandi epidemie si diffondono lungo le rotte commerciali. Accadeva ai tempi della peste nera e accade ai nostri giorni. E la soluzione migliore è sempre la quarantena. Anche a costo di gravi sacrifici per l’economia.

La teoria dei giochi dei calci di rigore

Il salto alla Fosbury del calcio. Così alcuni commentatori si sono azzardati a definire la portata innovativa della scelta fatta dal tecnico olandese Louis Van Gaal durante la partita Olanda-Costa Rica. Questa partita, disputata durante i quarti di finali della Coppa del Mondo, verrà molto probabilmente ricordata nei prossimi anni per quanto successo nell’ultimo minuto del secondo tempo supplementare: con una decisione mai vista prima in un campionato internazionale, la panchina olandese sostituisce per la lotteria dei calci di rigore il portiere titolare Cillessen con la riserva Krul.

NON DIMENTICHIAMO CALCIOPOLI

Tra qualche giorno prenderà il via la nuova stagione del campionato di calcio. A due anni di distanza, nessuno parla più degli scandali scoperti durante l’inchiesta di Calciopoli. Ma quell’intreccio di fattori che ha generato la corruzione nel calcio italiano è ancora presente e non sono stati attivati quegli anticorpi che potrebbero ridurre il rischio di nuovi episodi di illecito. Di più, molti dei protagonisti continuano ad avere un ruolo importante. Insomma, è davvero troppo presto per dimenticarsi di Calciopoli.

Euro 2012, quanto costa la bocciatura dell’Italia

I dati sembrano indicare una correlazione positiva tra organizzazione degli campionati europei di calcio e una maggiore crescita dell’economia. Poiché nel nostro paese il turismo ha un ruolo molto importante, la perdita in termini di mancata crescita del Pil può essere quantificata in circa 0,8-2,25 miliardi di euro. E la sconfitta è doppia perché ancora una volta è parsa chiara la mancanza di strategie coerenti in un settore, quello calcistico, che continua a essere governato con logiche che appaiono sempre più inadeguate ai tempi.

Il goal non segna la crescita

L’Italia ha vinto i campionati del mondo di calcio. La banca olandese Abn-Amro aveva accreditato l’Italia di uno 0,7 per cento in più di crescita in caso di vittoria ai mondiali. Ma lo scenario non ha nulla di reale. Infatti, lo studio non cerca di isolare l’effetto della vittoria sul Pil dopo aver tenuto in considerazione tutte le altre variabili che determinano la performance di un’economia. Se poi si guardano i dati, si scopre che chi vince va peggio dal punto di vista economico rispetto all’anno immediatamente precedente e al successivo. E che il paese vincitore cresce meno in media dell’altro finalista.

Quando l’Europa può darci un fischietto*

Quale potrebbe essere stato il risultato delle partite oggi al centro delle indagini della magistratura? Perchè proprio quelle?  Hanno davvero alterato l’esito del campionato? E che rapporto c’e’ tra il condizionamento degli arbitraggi e il crescente divario fra grandi e piccoli clubs? Proviamo a fornire alcune prime risposte a tali quesiti, sulla base di un’analisi dei risultati degli ultimi campionati. Una superlega con selezione delle terne arbitrali a livello europeo potrebbe risolvere al contempo diversi problemi e ridare credibilità al calcio.

La partita della diseguaglianza

La compravendita dei diritti televisivi per la trasmissione delle partite di calcio della serie A si dimostra sempre più sbilanciata a favore delle grandi squadre di calcio, penalizzando così la posizione finanziaria delle società medio-piccole. Un livello di disuguaglianza facilmente quantificabile dalle tecniche della teoria economica. Gli inviti a utilizzare criteri di mutualità non risolvono la situazione. Meglio sarebbe istituire una superlega europea, riservata ai club più forti. Permetterebbe di far rispettare salary cap e vincoli di bilancio.

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