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Autore: Franco Mostacci Pagina 1 di 2

mostacci Laureato in Scienze Statistiche ed Attuariali all’Università La Sapienza di Roma. Ricercatore senior all’Istat, esperto di prezzi al consumo, autore di lavori e analisi su inflazione, povertà assoluta, consumi e redditi.

Sulla riforma delle pensioni c’è una via di uscita *

Una possibile soluzione per arrivare a una riforma previdenziale senza pesare sui conti pubblici è sostituire le pensioni di vecchiaia e di anzianità con un assegno calcolato sul montante contributivo versato, integrata per i lavoratori in regime misto.

Reddito e voto: le preferenze di Milano e Roma zona per zona *

Le scelte elettorali dei cittadini dipendono da molti fattori e non solo dall’appartenenza a un ceto sociale. Ma il reddito ha comunque un ruolo importante. Ecco cosa dicono i risultati dei partiti alle Regionali nelle diverse zone di Roma e Milano.

Lombardia e Lazio: quando la sanità pubblica cede il passo ai privati*

Lombardia e Lazio destinano una quota importante di risorse finanziarie a operatori privati invece che alla sanità pubblica. Ma non sempre la scelta comporta una maggiore efficienza del sistema, come testimoniano i livelli essenziali di assistenza.

Bilancio dello stato nel 2020, il peso della pandemia

L’intervento dello stato per sostenere economicamente imprese, famiglie e governi locali nell’emergenza sanitaria era inevitabile. Ma forse le risorse a debito impegnate sono state eccessive. E non sempre sono andate a chi ne aveva bisogno.

Anche gli enti locali soffrono*

Le minori entrate dovute alle misure di blocco delle attività potrebbero causare un disavanzo generalizzato di tutti gli enti locali nel 2020. Mentre aumentano le spese per la sanità. Ecco cosa deve fare lo stato centrale per aiutare regioni e comuni.

Quale povertà per il reddito di cittadinanza

Al di là delle modalità pratiche di funzionamento, il reddito di cittadinanza richiede una attenta riflessione sul tipo di povertà – relativa o assoluta – che si vuole affrontare. Perché è da lì che derivano le scelte per raggiungere l’obiettivo.

Pensione a pezzi

Se riformare la legge Fornero è impossibile per i costi che ne deriverebbero, si può però pensare a una soluzione che separi parte contributiva e parte retributiva della pensione per chi vuole anticipare l’uscita dal lavoro. I vantaggi sarebbero diversi.

Tagli alle pensioni d’oro, tanto fumo e poco arrosto

Il taglio delle pensioni d’oro può essere una misura di equità. Ma a meno di provvedimenti draconiani, non garantirebbe una cifra tale da far migliorare in modo cospicuo i conti pubblici. Né sarebbe sufficiente per un’efficace politica redistributiva.

Dal passato un debito pubblico insostenibile

Il debito pubblico italiano ha raggiunto la cifra insostenibile di quasi 2mila miliardi di euro, mentre nel 1960 era di appena 4 miliardi(1)

I COSTI DELLA CRISI PAGATI DAI PIÙ DEBOLI

Se nel 2010 l’economia italiana ha dato un leggero segnale di ripresa, non altrettanto si può dire dei redditi delle famiglie, che hanno accumulato una pesante perdita del potere d’acquisto. Come era già accaduto nel biennio precedente, è soprattutto il reddito delle famiglie più povere a cadere. I dati mostrano che sono in larga parte nuclei familiari il cui il capofamiglia è donna, ha una scarsa istruzione, non ha lavoro, è single, monoreddito e risiede nel Meridione. Alla riforma del mercato lavoro va dunque chiesto di tutelare anche le fasce più deboli della società.

 

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