Per i lavoratori dipendenti la coalizione di centrodestra propone di tassare gli aumenti di stipendio con una flat tax del 15 per cento. L’obiettivo è spingere le persone a migliorare la propria posizione. Ma i risparmi di imposta sono troppo esigui.
Autore: Leonzio Rizzo Pagina 5 di 10
Si è laureato in Economia all'Università Cattolica di Milano. Ha conseguito il Master in Economics a Louvain-la-Neuve e il dottorato in Economia Politica all'Università Federico II di Napoli. E' stato Marie Curie post-doc fellow alla LSE. Si occupa di temi di economia pubblica e political economy con particolare riguardo alla finanza locale. Ha insegnato all'Università Cattolica di Milano e all'Università di Novara e Ferrara. E' professore ordinario di Scienza delle Finanze presso quest'ultima Università e research affiliate presso l'IEB dell'Università di Barcellona. Ha svolto e svolge attività di consulenza per vari enti pubblici. È stato membro del comitato direttivo della Siep (Società Italiana di Economia Pubblica) per il periodo 2015-2021. È redattore de lavoce.info. @leonziorizzo su Twitter.
Le proposte di flat tax di Forza Italia e Lega darebbero un gettito nettamente inferiore a quello attuale dell’Irpef, anche con un ottimistico recupero totale dell’evasione. A beneficiare del risparmio di imposta sarebbero soprattutto i redditi più alti.
Dal 30 giugno, gli esercenti saranno obbligati ad accettare pagamenti con bancomat e carte, pena una sanzione pecuniaria. È un passo avanti, ma gli incentivi per ridurre davvero l’evasione potrebbero non essere abbastanza.
Le nuove installazioni di impianti per energia da fonti rinnovabili si scontrano con le lentezze burocratiche. I progetti in attesa di valutazione permetterebbero già ora di raggiungere gli obiettivi fissati per il 2030. Serve un quadro normativo organico.
Approvato dal Parlamento il Documento di economia e finanza. L’indebitamento netto tendenziale sul Pil si riduce nel 2022 rispetto a quanto previsto dalla Nadef per differenti previsioni su entrate e spese. Lo scostamento di bilancio non è scongiurato.
Il conflitto in Ucraina ha un prologo nella guerra civile in Donbass del 2014. Il costo in termini di Pil è stato alto per tutto il paese, ma nella regione direttamente coinvolta nella crisi la perdita di ricchezza e reddito è stata molto più forte.
Il costante aumento del prezzo del gas si riversa su quello dell’energia elettrica. Un’analisi per fonti di produzione, termoelettrica o rinnovabile, mostra anche la notevole crescita dei margini di profitto. E suggerisce di utilizzarli per investimenti.
Introdotto a fine 2020 e abbandonato sei mesi dopo, il costoso cashback ha contribuito ad aumentare i pagamenti elettronici, ma ha avuto ben pochi effetti sull’evasione fiscale. Benché più utile allo scopo, anche la lotteria degli scontrini va ripensata.
La manovra 2022 prevede una revisione delle aliquote Irpef e una estensione del Superbonus per le ristrutturazioni. A conti fatti, entrambi gli interventi portano benefici maggiori alle fasce di reddito più abbienti.
Le amministrazioni comunali dovranno gestire 43 miliardi del Pnrr. Il rischio è che siano utilizzati per finanziare investimenti in viabilità e trasporti, particolarmente cari ai sindaci nell’anno pre-elettorale. Servono regole per evitarlo.