Una proposta di direttiva europea obbliga le grandi imprese a introdurre sistemi per identificare e prevenire rischi ambientali e violazioni dei diritti umani dei lavoratori, lungo la catena di fornitura. È una svolta che colma un vuoto normativo.
Autore: Marianna Peroni
Si è laureata a pieni voti presso l’Università di Roma Tre nel marzo del 2021, discutendo una tesi in Diritto internazionale dell’ambiente dal titolo “Le città globali nella lotta al cambiamento climatico: contributo nello sviluppo e nell’attuazione del diritto internazionale dell’ambiente”. Opera presso lo Studio RP Legal & Tax nel dipartimento di Impact & Sustainability, fornendo consulenza giudiziale e stragiudiziale in materia di sostenibilità, impact economy, imprenditoria sociale e tutela dei diritti umani. Supporta in tali ambiti società ed enti del terzo settore