Nei prossimi anni il divario Nord-Sud potrebbe aumentare anche a causa di una crisi demografica che sembra penalizzare di più le regioni meridionali. Gli investimenti previsti dal Pnrr sono un’occasione unica per accrescere produttività e occupazione.
Autore: Marta de Philippis
Lavora come ricercatrice presso la Banca d'Italia dal 2014. Dopo la laurea in Discipline Economiche e Sociali presso l'Università Bocconi, ha conseguito il Ph.D. alla London School of Economics nel 2016. I suoi principali interessi di ricerca riguardano l'economia del lavoro e dell’istruzione.
La chiusura delle scuole durante la pandemia potrebbe avere conseguenze di lungo periodo sui divari di genere. Disoccupate o in smart working, sono state quasi sempre le donne a occuparsi dei figli in Dad. Anche l’aiuto dei nonni è stato rilevante.
L’aumento delle dimissioni ha acceso i riflettori sulle scelte dei lavoratori nel mondo post-Covid. Nel nostro paese la crescita è determinata da una ripresa della domanda di lavoro. Mentre per ora non si vedono segnali di ricollocazione settoriale.
Per le famiglie le conseguenze della chiusura delle scuole sono state notevoli. Anche perché la Dad può essere svolta in varie modalità. I rischi sono l’aumento dei divari negli apprendimenti e la minore partecipazione delle donne al mercato del lavoro.
Gli effetti dell’innalzamento dei requisiti minimi di pensionamento non toccano solo i lavoratori più anziani. Riguardano l’intero arco di vita. E interessano soprattutto le donne, innescando cambiamenti anche nelle scelte occupazionali dei loro partner.
La crisi innescata dal Covid-19 rischia di aggravare le disuguaglianze. I provvedimenti del governo hanno attutito l’aumento della dispersione del reddito da lavoro nella prima metà del 2020. Ma nel lungo periodo la situazione può essere molto diversa.
I tempi di viaggio per raggiungere il posto di lavoro aumentano e possono scoraggiare la partecipazione al mercato del lavoro. Una ricerca mostra che particolarmente penalizzate sono le donne, anche quando gli spostamenti più lunghi riguardano gli uomini.
Ridurre le vacanze estive aiuterebbe le famiglie meno abbienti e l’istruzione dei loro figli, riducendo divari di apprendimento causati dalle lunghe pause. Ma i continui tagli alla scuola, il clima e le infrastrutture inadeguate renderebbero difficile una riforma del calendario scolastico.
Lettera aperta al sindaco di Milano, Letizia Moratti. Che qualche giorno fa ha proposto un’equazione tra immigrati clandestini e criminalità. Parole che non sembrano suffragate da analisi e studi approfonditi. Perché i dati di una ricerca della Fondazione Rodolfo Debenedetti su otto comuni del Nord Italia e il primo censimento dei senzatetto a Milano offrono una lettura ben diversa della situazione. A partire dal fatto che quasi tutti gli immigrati passano per una condizione di irregolarità prima di ottenere il permesso di soggiorno.