Il numero degli scaglioni e delle aliquote non determina la progressività dell’Irpef. Lo dimostra il confronto fra l’imposta di oggi e quella di quaranta anni fa. Il problema è l’erosione, con le tante agevolazioni che riducono la base imponibile.
Autore: Massimo Baldini Pagina 3 di 13
Professore di Politica Economica presso il Dipartimento di Economia "Marco Biagi" dell'Università di Modena e Reggio Emilia. Membro del Capp, Centro di Analisi delle Politiche Pubbliche, dello stesso dipartimento, del comitato scientifico della Fondazione Gorrieri e del comitato editoriale di Politica Economica - Journal of Economic Policy. Fa parte della redazione de lavoce.info.
Le riforme dell’Irpef degli ultimi dieci anni, inclusa quella che entrerà in vigore nel 2022, hanno un effetto distributivo marcatamente progressivo. Se però si considera anche il passaggio all’assegno unico per i figli, il discorso in parte cambia.
La legge di bilancio 2022 introduce alcune modifiche alla normativa sul reddito di cittadinanza. Riguardano il finanziamento della misura, le procedure di controllo e i correttivi per ridurre i possibili effetti di disincentivo alla ricerca di un lavoro.
I milioni di cittadini stranieri residenti in Italia contribuiscono sostanzialmente alla tenuta non solo del tessuto produttivo del paese, ma anche del suo sistema di protezione sociale. Lo dimostrano i dati su imposte pagate e prestazioni ricevute.
La mancanza di strumenti di sostegno al reddito non contributivi per i lavoratori poveri espone molti di loro a una condizione di forte disagio economico e sociale. Una riforma sul modello francese ridurrebbe anche i costi del reddito di cittadinanza.
Appena si parla di riforma del catasto, si levano gli scudi. Si teme un aumento delle imposte sugli immobili, molto impopolare in un paese dove la maggioranza delle famiglie è proprietaria di casa. Ma la revisione è necessaria, per equità ed efficienza.
Nell’ultimo anno e mezzo alle misure redistributive preesistenti si sono affiancati, per fronteggiare le conseguenze della pandemia, interventi emergenziali appositi. Con quali effetti sulla riduzione delle disuguaglianze? I risultati di alcune simulazioni.
L’Isee ha un ruolo sempre più importante nella selezione dei beneficiari delle prestazioni sociali e nella compartecipazione al costo. Lo si vede bene con l’assegno temporaneo per le famiglie con figli. Gli errori da evitare con la misura definitiva.
Presentato il documento conclusivo della proposta di riforma del sistema tributario. Una sintesi apprezzabile per un documento che rimane molto sbilanciato sull’Irpef e in cui non mancano i nodi irrisolti. A partire dalle coperture delle misure.
L’assegno unico per le famiglie è stato salutato come una riforma epocale. Ora il “decreto ponte” rischia di ridimensionarne la portata e di farne una replica dell’esistente. Ma c’è tempo per correggere le criticità nel disegno della misura a regime.