In una fase di recessione economica, il Rdc è riuscito a contenere la disuguaglianza e le situazioni di più grave indigenza economica. La valutazione per il mercato del lavoro in Toscana mostra però che la misura non ha aumentato le opportunità di impiego.
Autore: Nicola Sciclone Pagina 1 di 2
Irpet (Istituto Regionale per la Programmazione Economica della Toscana)
L’Assegno di inclusione e il Supporto per la formazione e il lavoro sono le due nuove misure istituite per sostituire il Reddito di cittadinanza. Cosa cambia e quali sono gli effetti nel contrasto alla povertà? Quali sono le possibili alternative?
Perché l’apprendistato di primo livello non si diffonde in Italia come in Germania? Neanche gli incentivi economici sono bastati. I problemi sono infatti legati alla sua organizzazione complessiva e alla sua collocazione nel sistema d’istruzione italiano.
Per le imprese, l’apprendistato professionalizzante ha il vantaggio della flessibilità e del costo più basso. Per i lavoratori, è una opportunità di lavoro potenzialmente stabile e adeguatamente tutelata. E dà più certezze del tirocinio extracurriculare.
Il Rem nasce per correggere i difetti di un sistema basato su misure categoriali. Ma prevede una molteplicità di criteri di accesso e di esclusione. Un trasferimento mensile basato sul numero di componenti della famiglia avrebbe dato risultati migliori.
Nel lungo periodo, quando per tutti varrà il regime contributivo, la legge 26/2019 consentirà un’uscita più flessibile dal lavoro. Ma nel breve periodo, i tanti che andranno in pensione con il regime misto determinano un aumento significativo della spesa previdenziale.
Bassa natalità e carichi fiscali sono due temi sentiti dalla classe media italiana. Ma una riforma basata sull’introduzione del quoziente familiare non risolverebbe i problemi. avvantaggerebbe i più ricchi e avrebbe effetti negativi sul lavoro delle donne.
Da maggio 2015 è in vigore la Naspi. Come cambia la platea dei potenziali beneficiari, la durata e l’importo complessivo del sussidio? Le modifiche introdotte avvantaggiano i giovani e penalizzano chi alterna spesso periodi di lavoro e periodi di disoccupazione, come ad esempio gli stagionali.
Quali sono stati gli effetti della legge Fornero? Sembra aver ridotto le distorsioni e gli abusi nell’utilizzo di alcuni contratti atipici. Ma anche disincentivato le imprese ad assumere nuovi lavoratori o a rinnovare i contratti in scadenza, per l’incertezza del ciclo economico.
Il costo della staffetta generazionale
Di Maria Luisa Maitino, Letizia Ravagli e Nicola Sciclone
il 27/05/2013
in Commenti e repliche
Il lavoro è diventato un’emergenza nazionale. Specie per i più giovani. Lo certifica la flessione osservata in questi anni di crisi degli occupati in età tra 15 e 29 anni: 727 mila individui in meno dal 2008. E, ancora più crudamente, lo dimostra l’aumento del tasso di disoccupazione, salito per i 15-29enni al 25,2 per cento, dal 15,3 per cento che era appena cinque anni prima.
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