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Autore: Niccolò Cusumano

niccolò cusumano Associate Professor of Practice in Government, Health and Not for Profit presso SDA Bocconi School of Management.
Coordinatore del programma di perfezionamento Masan, management degli acquisti e dei contratti in sanità, Direttore del Corso Executive Fondi Comunitari.
Ricercatore dell’Osservatorio Masan
Professore a contratto di Project Management and Funding of International Programs, Università Bocconi.

Al piano vaccini servono competenze e collaborazione

La strategia Ue ha assicurato a tutti gli stati membri la disponibilità del vaccino contro il Covid-19. Ma la somministrazione richiede capacità organizzative coordinate, a livello nazionale e regionale, tra cui un procurement sanitario più efficace.

Consumi di elettricità, uno specchio della crisi

A marzo 2020 i consumi di energia elettrica in Italia sono scesi del 10 per cento. Il calo è conseguenza dei decreti che, per frenare la diffusione del coronavirus, hanno fermato le attività produttive. Ma peggio di così era andata solo nell’aprile 2009.

Energia da fonti rinnovabili: il sorpasso è storico

A giugno l’energia elettrica generata in Italia da fonti rinnovabili, idroelettrico incluso, ha superato quella da fossili. Un sorpasso ottenuto anche grazie ai bassi consumi, ma che potrebbe segnare l’inizio di una nuova epoca. Riusciremo a governare il cambiamento? E che fine ha fatto il Green act?

I consumi elettrici ripartono da casa

Da tempo i consumi italiani di energia elettrica segnano il passo. E non basta la crisi a spiegare il fenomeno, che coinvolge terziario e utenze domestiche oltre all’industria. Come la riforma della struttura tariffaria per i consumatori finali dovrebbe portare a un incremento della domanda.

Sanità: si fa presto a dire “tagliamo la spesa”

È davvero possibile tagliare la spesa sanitaria senza compromettere i servizi erogati ai cittadini? Negli ultimi anni si è fatto ricorso a diversi strumenti, ma sono mancate le azioni strutturali e la capacità di investire sui processi di cambiamento e le competenze dei funzionari pubblici.

Il taglio alla bolletta elettrica spegne gli aiuti al fotovoltaico

Per tener fede all’impegno di alleggerire la bolletta elettrica delle Pmi, il Governo Renzi vara un taglio retroattivo agli aiuti concessi ai grandi impianti fotovoltaici. Peccato che la misura aumenti il carico burocratico, sollevi dubbi giuridici e abbia contraccolpi reputazionali certi.

Rinnovabili e crescita

La crescita di energia prodotta con fonti rinnovabili, tanto rapida quanto non prevista, sta generando tanto clamore, specie tra gli addetti ai lavori. Le rinnovabili infatti sono accusate di guadagnare spazio a discapito delle altre fonti.
sileo cusumano
Il grafico mostra la produzione mensile espressa in GWh di energia da idroelettrico, da fotovoltaico più eolico e la quota di produzione delle fonti rinnovabili (idroelettrica, geotermoelettrica, fotovoltaica ed eolica) sul totale della produzione mensile (linea arancione).
Almeno tre sono le considerazioni che si possono fare:
–          La quota mensile di produzione da rinnovabili sul totale segue strettamente l’andamento della produzione di energia idroelettrica, cosa che si verificata anche in passato. Questa relazione sembra rafforzarsi a partire dal gennaio 2012.
–          La produzione mensile di idroelettrico appare più variabile nella sua dinamica, rispetto alla somma della produzione di eolico e fotovoltaico. Ai fini di gestione della rete è più importante la variabilità “quotidiana”, e la programmabilità della produzione. La produzione di di idroelettrico appare più variabile rispetto alla somma di eolico e fotovoltaico in quanto ad energia totale prodotta. Ai fini della gestione in tempo reale della rete è però più importante la variabilità oraria nonchè la programmabilità della produzione.
–          Nei primi due mesi del 2013 si assiste all’emergere di un andamento divergente tra quota di produzione rinnovabile sul totale (in crescita) e della produzione complessiva di rinnovabili (stabile/in diminuzione). La diminuzione della domanda e la conseguente contrazione della produzione termoelettrica sono state più marcate della diminuzione della produzione rinnovabile (che beneficia dell’obbligo di ritiro).
Le polemiche sulle rinnovabili da parte dei produttori di energia da fonti tradizionali non potranno quindi che rafforzarsi, tuttavia il problema vero è l’assenza di domanda di energia elettrica che, come sappiamo, dipende anche dalla crescita economica.

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