Le password sembrano avere i giorni contati: il corpo è la chiave che la tecnologia usa per sostituire i codici alfanumerici. Entro il 2020 l’industria biometrica varrà 33 miliardi di dollari. Verso un metodo di autenticazione universale, sicuro e semplice da utilizzare. I problemi di privacy.
Autore: Rosamaria Alibrandi
Rosamaria Alibrandi, PH.D. in Storia delle Istituzioni Giuridiche dell’Età Medievale e Moderna presso l’Università di Messina, ha conseguito un ulteriore dottorato internazionale in Storia e Comparazione degli Ordinamenti Politici e Giuridici Europei. Si occupa di storia del diritto e delle istituzioni e di legislazione sanitaria. E' autrice di monografie e di saggi apparsi su riviste nazionali e internazionali; collabora con vari periodici. Tra le sue pubblicazioni, In salute e in malattia. Le leggi sanitarie borboniche fra Settecento e Ottocento (Franco Angeli); Germs of Revolutions, Germes de Liberté (La Città del Sole).
Le tecnologie di raccolta e trattamento dei dati biometrici sono sempre più diffuse. Se da una parte rendono più semplici i rapporti con le amministrazioni pubbliche e private, dall’altro aprono problemi di rispetto della privacy dell’individuo. Dal Garante un quadro di riferimento unitario.
Pur senza avere miniere aurifere, l’Italia è diventata un paese esportatore d’oro. Succede grazie al boom dei negozi che acquistano oro dai privati cittadini. E non è una buona notizia. Perché fotografa come la crisi abbia ormai colpito molte famiglie, che guardano al futuro con preoccupazione.
Il successo del cartone animato britannico, sbarcato anche in Italia, ha ormai assunto dimensioni mondiali. Viaggio nel mondo dei cartoon. Un business che continua a fruttare milioni. E dove, accanto alle novità, la Disney continua a ritagliarsi la sua fetta. Ricca.
Un giro d’affari da oltre 25 miliardi e margini di crescita impressionanti: l’app economy può costituire un’occasione di rilancio per l’Europa. Anche l’Italia potrà dire la sua, a patto che aumentino gli investimenti e le start-up. Altrimenti sarà un affare solo per gli altri.
Nei primi sei mesi del 2013 il fatturato presunto di maghi, cartomanti e simili avrebbe raggiunto gli 8,3 miliardi. In crescita netta rispetto a solo pochi anni fa. Un fenomeno che potrebbe essere collegato alla crisi economica. Eppure anche i tedeschi dimostrano una certa passione per l’occulto.