Il ritorno di Trump è una pessima notizia per il clima. Il presidente eletto ha promesso di revocare molte norme ambientali dell’amministrazione Biden. Mentre riprenderà le trivellazioni e favorirà la produzione e l’export di combustibili fossili.
Autore: Valeria Zanini
Valeria Zanini è ricercatrice presso la Fondazione Eni Enrico Mattei, dove studia gli scenari di transizione energetica per i paesi del Mediterraneo. Laureata in filosofia e in scienze politiche e sociali, si è poi specializzata in transizione ecologica ed energetica. Ha lavorato sul Green Deal e la povertà energetica presso lo European Anti-Poverty Network a Bruxelles. I suoi interessi di ricerca includono, tra gli altri, le politiche di transizione energetica e i loro effetti macroeconomici e distributivi.
Il secondo mandato di Trump avrà conseguenze sulle politiche del clima a livello internazionale. Molto probabilmente gli Usa usciranno dall’Accordo di Parigi e forse abbandoneranno anche l’Unfccc. L’Europa deve tornare a esercitare un ruolo di leadership.
Le conclusioni della Cop28 possono apparire deludenti. Ma riuscire a far convergere 197 paesi su ambizioni condivise in un contesto geopolitico teso come quello attuale era tutt’altro che scontato. E c’è più attenzione alla finanza per il clima.
L’accordo per rendere operativo il fondo Perdite e Danni arriva in avvio di Cop28. È un successo dopo le tensioni che hanno accompagnato il negoziato e in una Conferenza che si preannuncia comunque interlocutoria. Gli altri temi in discussione.