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Categoria: Conti Pubblici Pagina 14 di 102

I veri numeri del Mes

La politica ha strumentalizzato la discussione sul Fondo salva-stati. Uno degli argomenti contro la riforma è che servirà a salvare le banche tedesche. È così? Qualche calcolo su quanto l’Italia ha contribuito agli aiuti finiti alle banche francesi e tedesche durante il salvataggio della Grecia.

Essere promossi dall’Europa e dai mercati non è tutto

Dopo aver scampato una nuova bocciatura dei conti e pur continuando a beneficiare di una luna di miele con i mercati, il governo prima o poi dovrà spiegare come vuole rilanciare l’economia. Per farlo non basta certo una miriade di piccole tasse.

Il colore politico della responsabilità di bilancio

I governi orientati a sinistra fanno scendere il rapporto debito-Pil più di quelli conservatori, in Europa e in Usa. Ma il riconoscimento che l’indebitamento di oggi ha un costo per le generazioni future è messo in dubbio dal successo dei populisti.

L’economia ristagna ancora e non ripartirà molto in fretta

I dati del terzo trimestre confermano che l’economia italiana non riesce a uscire dalla stagnazione e presenta scarse prospettive di rapida accelerazione per i prossimi trimestri. Ma scorciatoie alternative sarebbero rischiose.

La manovra rassicura ma non basta per crescere

Con la sua prima legge di bilancio il governo giallorosso sfora un po’ sui conti per rassicurare i cittadini, mentre rinvia al futuro l’attuazione di più ambiziosi piani di investimento. Sperando in una riforma delle regole Ue.

Nella Nadef cambia il linguaggio, non la sostanza

La Nadef non cambia i contenuti dell’azione di governo: più deficit per finanziare la manovra, quasi nulli gli interventi sulla spesa, scarsa la rilevanza delle privatizzazioni. E nessuna sottolineatura dell’importanza di diminuire il debito pubblico.

Far pace con l’Europa vale, ma non basta

Nei conti pubblici italiani il meglio deve sempre venire domani o dopodomani. È probabile che anche la legge di bilancio del governo Conte bis non faccia eccezione a questa tradizione consolidata. Con i soliti rinvii delle scelte difficili.

Conte gialloverde

La crisi di governo ha prodotto la nascita di un nuovo esecutivo, espressione della maggioranza Pd e M5s. Ma quale paese si trova a dover amministrare dopo 15 mesi di governo gialloverde? Un’Italia ferma, che non cresce, piena di incertezza e iniquità e con più immigrati irregolari da gestire.

Vietato sprecare il dividendo dell’uscita dei no-euro

Ai mercati è bastato che i no-euro fossero messi alla porta perché calasse la percezione di rischiosità del debito pubblico italiano. Il nuovo governo deve non sprecare questo regalo, resistendo alla tentazione di fare più deficit e impostando una manovra di qualità, contenendo la spesa pubblica corrente.

A cosa serve un governo ora

Un nuovo governo in carica potrebbe predisporre una legge di bilancio nei tempi prescritti dalle regole Ue. Potrebbe valutare se disattivare gli aumenti Iva preventivati e ridurre l’incertezza nel mezzo di un periodo di instabilità internazionale.

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