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Categoria: Energia e ambiente Pagina 22 di 59

Quante vittime del riscaldamento globale

La prestigiosa rivista Lancet pubblica ogni anno un rapporto sulla relazione tra riscaldamento globale e salute. Ne esce un quadro drammatico. Ma la mole di dati lì contenuta può essere uno strumento utile per spingere cittadini e governi ad agire.

Dagli scenari sul clima di domani una spinta all’azione

Il World Energy Outlook descrive alcuni scenari sull’evoluzione del consumo di energia da qui al 2040. Gli fa eco l’Emissions Gap Report. Per entrambi solo perseguendo obiettivi ambiziosi si può limitare l’aumento della temperatura a livelli accettabili.

Quanto è strategico il settore dell’acciaio?

L’industria siderurgica attraversa una fase di riconversione per ridurre l’eccesso di capacità produttiva e l’impatto ambientale. Servono però salvaguardie più efficaci per permettere ai produttori europei di competere ad armi pari con quelli stranieri.

Dai disastri naturali un conto salato in rapida crescita

I costi dei danni causati da fenomeni naturali sempre più estremi aumentano vertiginosamente. E lo fanno proprio nei paesi che un tempo erano considerati meno esposti: Europa e Stati Uniti. Anche in Italia è tempo di pensare a politiche di adattamento.

Ilva: è possibile una fabbrica sostenibile?

Il caso emblematico del dilemma tra tutela dell’ambiente e crescita economica è l’ex-Ilva di Taranto. I numeri su morti e malattie legate alle emissioni dell’impianto sono drammatici. Si può continuare a produrre, ma servono investimenti e tecnologie.

Il carbone? Inquina e non conviene

Investire nel carbone è dannoso dal punto di vista ambientale, ma anche economicamente sbagliato. Lo dicono i risultati delle utility a basse emissioni. Ma va garantita una decarbonizzazione ordinata. Intanto, in Italia entra in vigore il capacity market.

Molto fumo e poca sostanza nel decreto clima

Il decreto clima rimanda i tagli ai sussidi dannosi per l’ambiente e mantiene il “buono mobilità”, la cui efficacia è dubbia. Ma la portata del provvedimento è data dai 450 milioni di investimento, ben poca cosa rispetto ai 54 miliardi della Germania.

Il lato verde della legge di bilancio

La strategia per il rilancio dell’economia delineata dal Documento programmatico di bilancio ha come fulcro la realizzazione di un “green new deal” italiano. Positivo che le risorse per il “decreto clima” vengano dalle aste verdi. Ma resta un’ambiguità.

Misure serie per il clima o sosteniblablablà ambientale?

Uno dei primi atti del nuovo governo doveva essere un decreto per contrastare i cambiamenti climatici e promuovere l’economia verde. È stato bloccato per mancanza di coperture. Ma forse gli faceva difetto anche la riflessione sui problemi da affrontare.

E il Green deal europeo lo traina la Germania

Mentre a New York si svolge il vertice Onu sul clima, dove l’Europa punta a un ruolo da leader, la Germania approva un piano di riforme green da 54 miliardi. Anche il nostro paese si muove. Ma la transizione ecologica dovrà tutelare i ceti più popolari.

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