La Giornata mondiale dell’acqua dà l’occasione per fare il punto della situazione sullo stato del settore idrico in Italia. Dal miglioramento della qualità delle reti all’aumento degli investimenti, il sistema di gestione dell’acqua si è messo in moto.
Categoria: Energia e ambiente Pagina 30 di 60
Per le forniture di energia molte famiglie italiane restano sotto il regime di maggior tutela. Se scelgono il libero mercato, a volte sbagliano contratto e finiscono per pagare di più. Sarebbero utili offerte su misura per alcune categorie di consumatori.
Una infrastruttura molto discussa per trasportare un greggio particolarmente inquinante e difficile da estrarre. Che sarebbe utile solo se il prezzo del petrolio aumentasse di molto. Così l’oleodotto Keystone XL, bloccato da Obama e autorizzato da Trump, può rivelarsi un investimento rischioso.
Il governo prepara una nuova Strategia energetica nazionale. Al di là delle polemiche suscitate dalla notizia, è importante concentrarsi sugli elementi imprescindibili che dovrebbero costituirne la base. E far tesoro delle esperienze del passato, come i limiti della pur ambiziosa Sen del 2013.
L’Epa ha accusato Fca di aver truccato i controlli sulle emissioni di migliaia di veicoli. Se vero, la multa potrebbe arrivare a 4,6 miliardi di dollari. Un quarto del valore di mercato di Fca. Che potrebbe non mantenere la promessa di nuovi posti di lavoro negli Usa. Da vedere se Trump lo permetterà.
La Cop22 di Marrakech non ha preso decisioni storiche e si è limitata a ribadire gli impegni sottoscritti lo scorso anno con l’Accordo di Parigi. Però, ha fatto emergere il ruolo crescente dei governi sub-nazionali e dei soggetti privati nel perseguire le azioni di mitigazione e adattamento.
Le tasse sui carburanti coprono ampiamente i costi sociali generati dalle auto in termini di emissioni di CO2. Il settore risponde perfettamente al principio del “chi inquina paga”. Non si capisce allora perché Europa e Italia continuino a destinare ingenti risorse al trasporto ferroviario.
La fragilità del territorio italiano rende cruciale l’adattamento ai cambiamenti climatici. Già le risorse, per lo più fondi europei, non sono sufficienti. Ma il vero problema è la frammentazione degli interventi. Perché per il Titolo V Stato e Regioni hanno poteri legislativi concorrenti sul tema.
Giusto evidenziare le responsabilità storiche dei diversi paesi e la loro quota attuale di emissioni di CO2. Ma va considerato anche il contributo alla crescita del benessere collettivo. La situazione degli stati europei e di Usa, Cina e India nell’ultimo articolo della “trilogia del carbonio”.
Lo spauracchio del possibile mutamento di rotta dell’amministrazione Usa sul cambiamento climatico ha reso la Cop 22 di Marrakech un esercizio che sarà subito dimenticato. Nessun passo avanti sulle questioni rimaste aperte dopo l’Accordo di Parigi. Intanto la temperatura continua ad aumentare.