Il successo di alcuni gruppi di estrema destra non sembra poter cambiare i destini dell’Ue. In Italia, gli elettori premiano Giorgia Meloni e i partiti di maggioranza. Buon risultato anche del Pd. Falliscono la rincorsa all’Europa sia Renzi sia Calenda.
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Sarà difficile formare una maggioranza nel Parlamento europeo. Anche l’indebolimento dei governi di Francia e Germania non è una buona notizia per l’Europa. Probabili passi indietro sul Green Deal e più incertezza nell’applicazione delle regole fiscali.
Una forte politica industriale verde europea può portare grandi benefici dal punto di vista economico, climatico e di sicurezza internazionale. Richiede però un sostegno finanziario che solo una politica economica e finanziaria integrata può garantire.
Ogni cinque anni, dal 1979, i cittadini europei hanno l’opportunità di influenzare il futuro dell’Unione europea con il loro voto. Le elezioni del 2024 si svolgono in un contesto di significativi cambiamenti globali e interni all’Unione, con temi come il cambiamento climatico, la migrazione e la regolamentazione dell’economia digitale che dominano il dibattito pubblico. In un momento di grandi sfide e opportunità, la partecipazione alle elezioni europee è più importante che mai.
In questo ebook abbiamo raccolto gli articoli più recenti pubblicati sul nostro sito che contribuiscono al dibattito europeo attuale, sperando possano fornire informazioni utili per portare a un voto consapevole.
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Tra il 6 e il 9 giugno, i cittadini dei 27 paesi membri dell’Unione europea voteranno per eleggere i 720 rappresentanti del Parlamento europeo. Con il loro voto, gli elettori avranno la possibilità di definire l’orientamento politico dell’Ue dei prossimi cinque anni. Queste elezioni rappresentano un’occasione per riflettere sulla percezione che i cittadini hanno dell’Unione e su quali potrebbero essere i futuri scenari politici internazionali.
In questa serie, proponiamo 10 grafici che analizzano nel dettaglio i dati relativi alle elezioni europee che si svolgeranno a breve: dalla composizione dell’europarlamento, all’affluenza alle urne registrata in passato, fino alle statistiche sulla rappresentanza e sull’influenza esercitata dai vari paesi membri a livello europeo. L’obiettivo è fornire sia un quadro complessivo della legislatura uscente e del ruolo che i parlamentari, anche italiani, hanno avuto in Europa sia illustrare le caratteristiche degli elettori che come noi andranno a votare in questi giorni.
Sulla partecipazione al voto europeo pesano due fattori: la situazione geopolitica e i giovani. Nei paesi dove la fiducia nell’Europa scende, sono ragazze e ragazzi a mantenere interesse per il progetto. L’Italia rischia la palma dell’euroscetticismo.
Se la nuova Commissione abbandonerà il Green Deal saranno traditi gli obiettivi ambientali. Ma sarà un danno anche per la parte più innovativa dell’industria dell’auto, già avviata verso l’abbandono dei carburanti fossili. Perché l’Italia ha un ruolo.
Il diritto di elettorato passivo di ogni cittadino è garantito dalla Costituzione. Per rispondere in modo equilibrato alle istanze di moralizzazione va attuato l’articolo 49 della Costituzione, senza affidarsi alla categoria di “impresentabile”.
Secondo Macron, l’Europa deve cambiare per sopravvivere. I cittadini europei sono invece più ottimisti, in particolare quelli degli ex “paesi Piigs”. Tra gruppi sociali favorevoli e gruppi contrari a una maggiore integrazione aumentano però le differenze.
È difficile proteggere i bambini quando navigano tra i contenuti di internet. Le grandi piattaforme ostacolano l’introduzione di limiti all’accesso e la regolazione si trova spesso a rincorrere le novità tecnologiche. Ma due interventi fanno ben sperare.