Una proposta di direttiva europea introduce doveri di diligenza su ambiente e diritti umani applicabili sia alle società, sia ai loro amministratori, lungo l’intera catena del valore. Rischia di non essere ben calibrata nei contenuti e negli effetti.
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La Banca centrale europea ha dichiarato che è allo studio un nuovo strumento per evitare la “frammentazione” del mercato del credito nell’Eurozona. Un esplicito controllo del livello degli spread potrebbe avere vantaggi rispetto al Quantitative easing.
La Bce deve essere liberata dal compito di ridurre gli spread, per concentrarsi sul suo mandato principale. L’istituzione di una Agenzia europea del debito, insieme a regole fiscali equilibrate, potrebbe garantire stabilità senza causare recessione.
L’Eurozona non ha ancora un vero scudo anti-spread. Il nuovo strumento annunciato dalla Bce è avvolto nel mistero. Basterà la flessibilità nel riacquisto dei titoli? Intanto l’Omt è andato in soffitta.
In un precedente articolo, abbiamo proposto un’architettura per la creazione di un’Agenzia europea del debito (Eda), simulando poi la sua efficacia nel caso in cui fosse stata istituita già nel 2002. In questo contributo analizziamo un caso specifico e i benefici generali dell’Eda.
Se un’Agenzia europea del debito fosse già stata presente nel 2002, si sarebbe probabilmente rivelata uno strumento utile per assorbire il debito europeo e creare un safe asset senza mutualizzazione del debito.
L’Europa ha risposto alla crisi umanitaria causata dalla guerra in Ucraina in modo unitario e solidale, con un piano in dieci punti per la gestione dei rifugiati. Ora tocca al sistema di accoglienza far sì che l’emergenza si trasformi in integrazione.
L’opposizione della Ue alle politiche espansionistiche di Putin ha un punto di debolezza: la dipendenza dalla Russia per le forniture di gas. Liberarsene non sarà semplice, almeno in tempi brevi. A renderlo chiaro è il funzionamento dei mercati.
La spesa per la difesa dei paesi Ue è in costante crescita. Ma rimane per lo più gestita su base nazionale, con inefficienze e duplicazione di progetti e costi. Una frammentazione che la guerra in Ucraina potrebbe accentuare invece di risolvere.