In Gran Bretagna l’incertezza economica creata dal voto del referendum di giugno è amplificata dalla totale mancanza di chiarezza nella politica del governo, che ha continuato a fare annunci contraddittori. Il partito laburista, diviso fra due anime, non riesce a condurre un’opposizione efficace.
Categoria: Unione europea Pagina 30 di 101
Nell’ultimo periodo di programmazione dei fondi europei l’Italia ha mostrato le consuete difficoltà di gestione. Alla fine, ci sono stati anche risultati positivi, ma inferiori a quelli raggiunti negli altri paesi. Il nostro paese si deve dare più efficienti regole di programmazione e valutazione.
L’unione bancaria europea può essere completata solo se si riduce la quantità di debito pubblico in mano alle banche. Si potrebbe farlo imponendo un requisito di capitale agli istituti che detengono debito sovrano sopra una determinata soglia. Non sarà una discussione facile, ma è necessaria.
La Ue ha negoziato con il Canada l’apertura reciproca di gran parte degli scambi nel rispetto di standard elevati. Il Ceta è un’opportunità per l’Europa e dovrebbe essere un modello per altri trattati commerciali, a partire dal Ttip. Perché è stato osteggiato. Il potere di ricatto dei paesi.
La Commissione europea ripropone una direttiva sulla base imponibile comune per le imprese europee. A partire dal 2019, sarà un criterio unico obbligatorio a stabilirla, mentre l’aliquota applicabile resta quella del paese di sede. Per la base imponibile consolidata comune bisogna ancora aspettare.
Per ora la Brexit non sembra aver prodotto effetti negativi sull’economia britannica, al di là della svalutazione della sterlina. Problemi gravi possono derivare dalla posizione dura assunta dall’ala anti-europea dei conservatori sui temi del commercio e soprattutto su quelli dell’immigrazione.
In Europa, il sistema del divieto degli aiuti di stato proibisce ai paesi di sostenere le imprese. Negli Usa, il governo federale non esita a scendere in campo a fianco delle sue multinazionali, minacciando di fare carta straccia degli accordi internazionali. Il gioco è diventato molto pericoloso.
Le preoccupazioni sul Ttip sembrano ignorare gli strumenti di garanzia e tutela disponibili nella Ue. Infondate anche le critiche sulla scarsa trasparenza del negoziato. Un suo fallimento potrebbe privare l’Europa del ruolo guida nella identificazione degli standard di sicurezza su molte materie.
Il vice cancelliere tedesco Sigmar Gabriel ha annunciato il fallimento del Ttip. Le scadenze elettorali in America e in Europa minano la conclusione dei negoziati. Trasformando il progetto in un’occasione sprecata. L’interesse nazionale contro quello comunitario.
L’andamento dell’economia italiana ed europea è condizionato da molte incertezze, dalla Brexit alle questioni geopolitiche. Paradossalmente, però, l’aumento della volatilità sui mercati finanziari potrebbe favorire le riforme strutturali e un aumento delle liberalizzazioni. I risultati di uno studio.