Lavoce.info

Categoria: Unione europea Pagina 41 di 101

Una flessibilità che non supera la stupidità

La Commissione europea ha messo nero su bianco le condizioni per utilizzare la “flessibilità” prevista dalle regole del Patto di stabilità e crescita. Già le molte clausole previste potrebbero annullarne l’efficacia. Ma soprattutto non è così che si risolvono i problemi dell’Italia e dell’Eurozona.

Il dilemma della Bce

Il Quantitative easing non è probabilmente lo strumento migliore per stimolare la domanda nell’Europa di oggi. Non avrebbe gli stessi effetti apprezzati negli Stati Uniti e anzi potrebbe causare pericolose bolle nella valutazione degli asset. Però è anche l’unica cosa che la Bce può fare.

Atene, crocevia d’Europa

Le prossime elezioni politiche in Grecia sono un passaggio delicato per tutta l’Unione. Si aprono scenari diversi, che potrebbero condurre a una nuova politica economica per l’euro, con l’interpretazione meno restrittiva dei vincoli di bilancio. Oppure al rinnovarsi dei rischi di crisi finanziaria.

Non è un’Eurozona per giovani

L’aumento della disoccupazione giovanile determinato dalla crisi negli Stati del Sud Europa è stato drammatico. Restare disoccupati a lungo può rendere difficile la ricollocazione, anche per i cambiamenti nella struttura produttiva dei paesi. La bolla immobiliare e i lavoratori a bassa istruzione.

Perché il Quantitative easing potrebbe funzionare

Non è vero che il quantitative easing è destinato a fallire in un sistema finanziario dominato dalle banche, come quello della zona euro. È una strada da percorrere, anche se da solo non basta. E il suo obiettivo non è abbassare lo spread, ma contribuire al sostegno della domanda aggregata.

Datemi un’anatra d’appoggio e solleverò l’Europa

Il piano Juncker prevede investimenti pubblici da 300 miliardi. Come riesce il nuovo Presidente della Commissione europea a far saltare fuori questi soldi? Attraverso una leva finanziaria cinque volte superiore a quella che viene generalmente usata nei piani di investimenti pubblici.

Quei soldi da Bruxelles in attesa di essere spesi

Sui fondi strutturali ci sono due possibilità: si può accettare l’incapacità di spesa delle amministrazioni e riprogrammare le risorse destinate a coesione e sviluppo. Oppure si possono mettere in atto vari strumenti che riescano almeno migliorare la situazione. Cosa prevede la Legge di stabilità.

Per la crescita vera ci vuol di più

Le stime preliminari del Pil per il terzo trimestre migliorano leggermente il quadro per l’Europa, ma non per l’Italia. Il sentiero di crescita per la nostra economia rimane stretto. Serve una riforma fatta e finita che ridia fiducia a famiglie e investitori.

Perché la crisi complica la stima del Pil potenziale *

La crisi ha avuto un impatto negativo sulla capacità produttiva, ma il modello usato in Europa tende a sovrastimarlo, per l’Italia e per il resto dell’area euro. Con la persistente carenza di domanda aggregata, è un limite di questo tipo di approccio metodologico.

Il rischio sovrano negli stress test

Gli stress test dicono molto anche per quanto riguarda il legame tra rischio sovrano e rischio bancario. La scelta di maggior trasparenza delle banche italiane si è rivelata penalizzante. Perché la Bce non ha concesso la facoltà di sterilizzare le variazioni delle “riserve availble for sales”?

Pagina 41 di 101

Powered by WordPress & Theme by Anders Norén