L’indagine dell’Istat sulla violenza contro le donne permette di capire la vastità e le caratteristiche del fenomeno. Nonostante la maggiore consapevolezza, resta molto da fare. A subirne le conseguenze sono anche i bambini ed è urgente una politica seria per tutelare gli orfani di femminicidio.
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In un mondo ideale senza ostacoli per le carriere delle donne, le leggi sulle quote di genere sarebbero superflue. Ma nel mondo reale non solo sono necessarie per aumentare la presenza femminile nelle posizioni di vertice. Permettono spesso di ristabilire il criterio del merito, a beneficio di tutti.
Per aumentare la natalità nel nostro paese non basta una campagna pubblicitaria o una ridefinizione del bonus bebè. Servono risorse e misure strutturali che creino condizioni più favorevoli alla scelta di fare figli. Occupazione femminile, investimenti per la prima infanzia e ruolo dei padri.
Le quote di genere non sono la formula magica contro l’illegalità . Per combattere la corruzione e agevolare la parità tra i sessi bisogna incentivare le libertà individuali, contrastare le discriminazioni e promuovere strumenti trasparenti di selezione nelle cariche politico-amministrative.
Finalmente una ministra ha ricevuto la delega alle Pari opportunità , mettendo fine a un periodo in cui il responsabile politico di un tema così cruciale e delicato per il nostro paese era di fatto assente. Gli interventi necessari sui primi tre temi da affrontare: lavoro, istruzione e politica.
L’Italia è uno dei pochi paesi che nel governo non ha un referente per le pari opportunità . È anche un paese dove la partecipazione delle donne al mercato del lavoro rimane bassa. Se i differenziali di genere sono ancora un elemento così critico, spetta al governo studiare soluzioni efficaci.
Le donne cambiano e cambiano la società . È quanto emerge da uno studio dell’Istat. Ma proprio per questi mutamenti è sempre più difficile parlare di donne in generale. Differenze di coorte, di classe sociale, di collocazione territoriale disegnano anche importanti diseguaglianze di opportunità .
La presenza di donne in posizioni di vertice contribuisce a ridurre il pregiudizio di genere in modo diretto e indiretto. Mentre le politiche di pari opportunità dovrebbero intervenire sui differenziali retributivi, ma anche sulle modalità di organizzazione del lavoro. I risultati di uno studio.
I risultati delle elezioni comunali del 2013 dimostrano che gli elettori usano il voto di preferenza. E se la preferenza è legata al genere, eleggono le candidate donne. Le scelte sulla composizione del nuovo Senato rappresentano una opportunità per il riequilibrio della rappresentanza di genere.
Impedire ai gay di donare sangue è una precauzione sensata o è una discriminazione frutto di pregiudizio? Il divieto permanente colpisce infatti chiunque si dichiari omosessuale. I progressi della scienza su Hiv e test e le ragioni che hanno portato Francia e Stati Uniti ad abolire la proibizione.