Notizie false, distorte o filtrate e incitamento all’odio sono considerati un pericolo per la democrazia. Per questo in molti paesi si studiano leggi per fermarli. Ma la soluzione migliore è rifarsi all’esperienza di Wikipedia, evitando censure preventive.
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Grazie anche a Donald Trump, il 2017 si annuncia come l’anno delle fake news. Ma bisogna distinguere tra il meccanismo di “distorsione” e quello di “filtro” che i media possono mettere in atto. E le più subdole potrebbero rivelarsi le notizie irrilevanti.
Anche sul referendum costituzionale i sondaggi non hanno azzeccato il risultato. Questa volta è stata la distanza tra “no” e “sì” a essere sottostimata. Le ragioni sono molte: le non risposte e la massa notevole di indecisi, certo. Ma anche alcune rilevanti leggerezze nella selezione dei campioni.
La difficile situazione del gruppo del Sole24Ore non è imputabile solo alla crisi generalizzata della carta stampata. Le perdite e la progressiva riduzione del patrimonio netto registrate negli ultimi cinque anni rendono necessaria la ricapitalizzazione. Ma anche un’opera di pulizia e chiarezza.
I giornalisti italiani si collocano politicamente più a sinistra dei cittadini. Ne consegue una scarsa fiducia dei lettori nella carta stampata. Perché i giornali non reagiscono? Perché a leggerli e comprarli sono coloro che hanno una posizione ideologica in media più vicina a chi li scrive.
Giusto fermare il cyberbullismo. Ma se è mal congegnata, la tutela di un diritto rischia di danneggiarne altri. Ed è quello che si prefigura con il disegno di legge approvato alla Camera. Le sanzioni potrebbero portare a forme di censura preventiva. Compiti e risorse del Garante per la privacy.
Per avere successo in un mercato in continua evoluzione, le compagnie di assicurazione devono sfruttare i big data. Però il loro utilizzo deve essere regolamentato a livello istituzionale e commerciale. Per evitare intrusioni nella privacy e discriminazioni nei confronti di gruppi di individui.
Il declino demografico non è solo una questione di calo della popolazione. È soprattutto un problema di squilibri tra generazioni, con implicazioni sociali ed economiche. Favorire la ripresa delle nascite non basta. Per salvaguardare il nostro benessere futuro, è necessario agire in tre direzioni.
Meglio tardi che mai, anche in Italia è stato introdotto l’accesso civico, il diritto a ottenere qualsiasi informazione detenuta dalla pubblica amministrazione e da altri soggetti, senza necessità di motivare la richiesta. Limiti all’esercizio del diritto demandati all’Anac. E mancano le sanzioni.
Che cosa succede se il più importante social network mondiale invece di selezionare le notizie con un algoritmo automatico utilizza un team interno per cancellare quelle politicamente sgradite e promuovere invece altri temi? Lo scoop del blog Gizmodo e il fatto che Facebook non è un giornale.