Ad aprile, il mercato del lavoro americano è cresciuto meno del previsto. Eppure, sempre più imprenditori lamentano mancanza di personale disposto a lavorare. Questa apparente contraddizione si spiega con le difficoltà di aggiustamento dell’economia.
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I rapporti diplomatici tra Unione europea e Cina sono tesi. Ma le relazioni economiche e commerciali continuano a crescere, anche in virtù della posizione della Germania sul mercato cinese. E della questione dei diritti umani si fa un uso strumentale.
Pechino ha subito meno contraccolpi dalla crisi pandemica rispetto al resto del mondo ed è tornata a correre, grazie soprattutto agli stimoli fiscali e alla domanda esterna. Ma preoccupano il calo della produttività e l’invecchiamento della popolazione.
Investire in infrastrutture fisiche e sociali: è l’obiettivo del piano da 4 mila miliardi dell’amministrazione Usa. I programmi di Joe Biden si fondano su idee economiche nuove o trascurate da molto tempo. Sarà interessante vedere con quali risultati.
Due paesi liberali come Usa e Gran Bretagna attuano politiche protezioniste sui vaccini. L’Europa invece si è affidata ai principi del libero scambio e al rispetto dei contratti. Intanto, non decolla il progetto Covax. Ma nessuno si salva da solo.
La Turchia è un paese in crescita e con ambizioni di egemonia, anche nell’anno della pandemia. Ma l’avversione del suo presidente a tassi di interesse alti la espone al rischio di una pericolosa spirale di svalutazione, inflazione e fuga dei capitali.
Le famiglie americane hanno risparmiato molto più del normale con la pandemia. C’è chi teme che tanto risparmio possa alimentare un’impennata della spesa quando la crisi sarà finita. Ecco perché probabilmente è una preoccupazione eccessiva.
Il piano firmato da Biden non guarda solo all’emergenza, ma contiene elementi per una riforma del sistema di welfare statunitense, per ridurre povertà e diseguaglianze. Certo con alcuni rischi. Ma dopo quattro anni l’America torna a essere un esempio.
Le esportazioni del Regno Unito verso l’Unione europea sono scese in modo netto. Pur tra mille cautele, il motivo sembra essere la Brexit. Per le importazioni dalla Ue, il calo è minore grazie al regime speciale in vigore fino a luglio. Ma dopo?
Tra Russia e Cina si è sviluppata una alleanza finanziaria. Detronizzare il dollaro come valuta internazionale di riserva per ora è impensabile. Ma è certo possibile svincolarsene. Nel lungo periodo ciò potrebbe erodere la supremazia degli Usa.